da Gianluca Freda
Caro Arienti, anche a me capitò anni fa un’esperienza come la sua. Un italianissimo vecchietto mi speronò la portiera dell’auto facendo marcia indietro in un parcheggio del supermarket. Dopodiché si allontanò, strillando dal finestrino che così imparavo a metterla tra i piedi (era regolarmente parcheggiata negli appositi spazi). Gli presi la targa, andai dai vigili, ottenni il suo nominativo, gli telefonai a casa invitandolo, con tono gentile ma intransigente, a denunciare il sinistro all’assicurazione per evitare fastidi ad entrambi. Ottenni il risarcimento. Che dio mi fulmini se capisco perché sto raccontando questa storia e che diavolo ha a che fare con gli stranieri. Misteri del razzismo.
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