da Barbara Melotti
…quella che organizzava manifestazioni delle quali gli operai approfittavano per “fare festa” e per una gita a Roma a spese del sindacato, quindi delle politica, quindi alla fine fine nostre (solo di noi contribuenti, certo: un altro buon motivo per gli elettori del banana per non pagare le tasse), con grande scandalo del Berlusca e di FI? E ora invece, per la manifestazione di sabato prossimo a Roma “alcune regioni, tra le quali la Campania, offrono a chi chiama un numero dedicato, oltre al trasbordo gratuito su pullmini Ducato, anche il cestino da picnic con panini, bevande e tutto il necessario per affrontare la lunga giornata in piazza.” E pensare che la CGIL di Cofferati non aveva nemmeno il problema delle bandiere, una rossa qualsiasi andava bene, e invece al comitato organizzatore della minfestazione a FI “uno dei pacchi prenatalizi, inviato con il corriere Bartolini, contiene la sorpresa: dentro ci sono ben 1.500 bandiere sulle quali campeggia un simbolo antico e moderno: lo scudo crociato. Al centro del logo, l’immortale scritta «Libertas». Bandiere, insomma, dell’Udc. Ma che ci fanno 1.500 bandiere dell’Udc, nella sede di un Comitato che organizza una manifestazione alla quale l’Udc non aderisce e che non sono state ordinate dall’Udc?“Come si dice in questi casi: la trave nel tuo occhio e la pagliuzza nel mio? Tutto l’articolo.
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