da Massimo Mai
Forse il problema è mio che non capisco che il signor Ceratti provoca sostenendo idee sconvenienti per il gusto di farlo. Però a leggere certe cose non resisto. Dunque, a nessun bambino sano si chiede di fare volontariato per un piccolo disturbato. Gli si chiede solo di essere se stesso. Chi l’ha detto che ai piccoli disabili fa più bene stare insieme agli altri bambini che stare in un luogo protetto, solo tra loro? Va bene coltivare l’arte del dubbio sempre e comunque, ma non essere capaci di riconoscere l’autorevolezza di chi passa la propria vita su questi temi denuncia più che altro una personalità di tipo paranoideo. Non le elencherò gli autori universalmente riconosciuti che sostengono il valore dell’esperienza sociale per lo sviluppo di qualunque uomo, che è tale solo nell’incontro con l’altro.Le lascio il piacere di cercarseli.E’ vero che andiamo in ospedale per curarci ma se veniamo colpiti da una malattia dove parte della cura è il contatto sociale che facciamo?
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