da Antonio Leonforte, Roma
Non capisco cosa intenderebbe provare Freda con il riferimento alla foto tratta dal sito della NASA. Il LEM fu commissionato dalla NASA con una regolare gara il cui bando uscì il 25 luglio 1962 (sette anni prima dell’allunaggio). Alla gara parteciparono undici delle più importanti aziende che operavano nel settore aerospoaziale (nomi come Lockheed, Boeing, McDonnell, Douglas, General Dynamics, Martin- Marietta, etc.) e convolse molte centinaia di persone. Il LEM era ricoperto di una pellicola d’oro (che forse a Freda sembra cuki alluminio) esattamente come lo sono ancora oggi tutti i satelliti che vengono lanciati e che non hanno necessità di rientrare nell’atmosfera. La pellicola serve a schermare dalle radiazioni e dallo stress termico sensori e componenti del telaio (nello spazio se prendi un tubo di alluminio e lo esponi al sole puoi avere 300 gradi su un lato e -150 gradi sul lato in ombra. (…) Ed infine, sarà un caso che chi continua a dar fiato sul web a questa bestiale stronzata del “fake moon landing” è spesso esponente di una certa sinistra pregiudizialmente anti-americana ? Una sinistra che confonde la equità dei diritti e delle opportunità (sacrosanta) con una inconfessabile e vigliacca avversione per il genio, il coraggio e la intraprendenza individuale (in una parola, per il cosiddetto sogno americano) ?
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