da Vincenzo Rocchino, Genova
Chi decidesse di mettersi in politica dovrebbe, a mio parere, prima mondarsi di tutti i peccati che potrebbe malauguratamente avere commesso nel corso della sua precedente attività; nel nostro Paese è notorio, le elezioni si susseguono come le stagioni. E perciò se non si è provveduto “prima” a mettersi in regola con la giustizia, è inevitabile che la chiamata a risponderne arriverà “dopo”, magari proprio alla vigilia di una delle numerose chiamate alle urne. Parlare di “giustizia ad orologeria”, è semplicemente ridicolo.
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