da Vittorio Grondona – Bologna
Ho dato un’occhiata alle foto di Salina di Fabio Campi. Proprio non sento alcuna invidia per chi si ritira volontario in un’isola quasi deserta simulando inconsciamente, salvo godere di poche, ma costose comodità, il più odioso dei reality. Del resto se ci aggiungiamo un milione di moto in sosta, un centinaio di taxi nella piazza principale, diverse baracce (dehors) davanti ai bar per ampliarne la superficie utile a scapito della strada e dei marciapiedi, muriamo gli ingressi delle sale cinematografiche e dei teatri, sostituiamo i migliori negozi con filiali di banche e, infine, al posto delle lampadine ci mettiamo modernissime macchine fotografiche per spiare la gente che gira per strada, Salina e il centro di Bologna potrebbero tranquillamente paragonarsi come identici. Unica differenza è il mare… E non è mica poco!… Davvero stupendo quello di Salina… Almeno così pare in fotografia.
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