ds Mauro Mauri
Ieri siamo andati a trovare l’amico zaratustriano: dopo l’ottima cena, alla faccia del Ramadan iniziato da pochi giorni, c’e stata la degustazione di un altrettanto ottimo liquore di produzione casalinga, dopodiche’ ci ha tenuti a dormire a casa sua, una bella e confortevole abitazione. Ha raccontato che il bisnonno era zaratustriano mentre il nonno, dopo esersi convertito all’Islam ne divenne un rigido praticante. Nella loro citta’ suo padre fu’ uno dei leader della rivoluzione islamica: banale aggiungere che tra i due, seppur tra le mura domestiche, ci furono grossi scontri ideologici-filosofici-religiosi. Meglio non menzionare nomi o riferimenti, per lui sarebbe troppo rischioso se i Mullah sapessero che si e’ convertito alla fede zoroastriana, autoctona dell’Iran, una specie di filosofia di pensiero dai contenuti assai simili a quelli buddisti. Alla pari di altre persone nelle medesime condizioni deve vivere il proprio credo di nascosto visto che sui documenti risulta essere musulmano ed esclusivamente come tale puo’ presentarsi alle istituzioni.Il problema e’ che per sposarsi deve incontrare una ragazza che la pensa in modo analogo, dunque nelle medesimi condizioni, con il coinvolgimento di entrambe le famiglie che devono acconsentire all’unione. Ovviamente la coppia dovra’ fingersi musulmana. Purtroppo la situazione non e’ semplice, perche’ l’interpretazione dell’Islam non consente di abbandonare la religione imposta dal padre, pena la vita, cosi’come l’amico mi indica chiaramente sfregandosi il pollice al collo.
Rivoluzione islamica: riusci’ anche perche’ molti studenti ideologicamente di estrema sinistra, sostanzialmente atei, appoggiarono Khomeini. Gli interessati non possono confermarlo poiche’ dopo pochi anni furono fatti sparire. Desapparecidos persiani. L’unico fattore che li accomunava ai Mullah era il profondo odio verso l’America capitalista. Sono indicazioni che dovrebbero far riflettere la sinistra radicale che quasi simpatizza o comunque fornisce impalpabili ed assurde scusanti ai terroristi islamici.
Attuale situazione politico-istituzionale: ha dei paradossi mostruosi che confondono le idee di chi conosce la situazione solo in modo superficiale. Ai rappresentanti delle istituzioni non e’ consentito indossare la cravatta, sinonimo di simpatie occidentali, ecco perche’ Ahmadinejjad si veste sempre con la sua bella sahariana.Barba: chi vuole lavorare per lo stato deve averla, poi deve indossare completi neri od al massimo grigi scuri. Fuori da una moschea c’era un incontro tra funzionari governativi locali: pareva di essere a Salo’per l’anniversario della morte della buonanima: solo pantaloni giacche e camicie nere.Come detto non e’ che non usano la cravatta per darsi quel tono d’ informalita’ da compagno barbuto, una fattispecie di Bobo iraniano: per gli uomini non e’ consentito indossarla sulle foto ufficiali. Da parte loro i laici si rasano sempre bene e spesso, sopratutto in occasione delle festivita’ sfoggiano la cravatta. Le donne invece sulle foto dei documenti devono obligatoriamente mettersi il chador nero e, sopratutto se lavorano per le istituzioni, nascondere qualsiasi ciuffo che possa sconvolgere gli ormoni maschili dell’interlocutore.
Tra un paio di giorni andro’ nel deserto accompagnato da un’amico ecologista, uno che prenderebbe tutti i mullah e ne farebbe mangime per squali. A risentirci.
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