da Silvia Palombi
A proposito dell’avvilente vicenda del frate provolone vorrei dire solo una cosa, che esula del tutto dall’esito del processo. Il francescano avrebbe detto a dimostrazione della sua innocenza qualcosa come “ma l’avete vista?” riferito alla suora abusata che pare non sia proprio irresistibile. Qualunque aspetto abbia la suora violentata, di Tina Pica o di Brigitte Bardot, la sostanza non cambia nei confronti di alcuno, sia che abbia scelto la castita’, come e’ lecito aspettarsi da un religioso, sia che faccia professione di play boy: la violenza non si giustifica, punto e basta. Non si discute. Purtroppo invece la sostanza che non cambia e’ quella di chi ha testosterone nelle vene: anche Fra Provolone e’ infatti prima di tutto maschio, antifemminista e razzista. Che peccato.
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