di Silvia Palombi
Noi, di fronte al maschio vocabolario, ci ritiriamo in dignitoso silenzio, offesissime, in attesa di ritornare al nostro mare preferito. E di Ginostra parli solo chi sa, e lo faccia nell’orecchio di pochi perche’ altrimenti i barbari piombano tra noi in un’aria pulitissima per la mancanza centenaria di motori, in un’acqua cosi’ limpida che puoi fare il bagno anche al porto (tempo 5 anni e cambiera’), nel benefico silenzio che avvolge ristoratore in ogni momento del giorno e della notte e che solo la voce del mare (e di iddu e dei ciuchi) spezza, arrivano a mangiarci i dolcissimi fichi d’india, le more, i fichi, il finocchietto e l’uva selvatici, la nepitella, le pere e le mele e a schernire berciando il maestro che suona il mandolino sotto alla luna piena, vengono a stanarmi dentro all’ogliastro centenario che mi protegge. E adesso taccio che altrimenti arriva certa gente e addio pace.PFUI.
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