da Primo Casalini, Monza
Concerto d’arpe al Maestoso pieno di brianzoli (a gratis). Promesse cento arpe, in realtà ventidue, fra grandi e piccole. Però cornamuse, fisarmoniche e tamburi come se piovesse. Il presentatore sembrava un gatto grassoccio ed imbranato, ma le arpiste se le baciava tutte. Una rosa e un bacio, una rosa e un bacio, gran bel mestiere. Dopo un’ora e mezzo di musica sono uscito per la sigarettaccia delle 22.30. Ma non c’è stato verso di rientrare. Noi politeisti selettivi ci accorgiamo ancora delle sere di maggio. Temperatura giusta, un venticello lieve lieve, verde e fiori dovunque, zanzare inesistenti. Vorrei solo che ‘sti monoteisti rompiballe, tutti parenti fra loro, se ne accorgessero. Per loro niente arpe, niente maggio solo urlacci e livore.
Nessun commento.
Commenti chiusi.