da Feliciano Bechelli
Sull’Unità di oggi Cesare Salvi dice che “bisogna molto concentrarsi sulla costruzione di un processo unitario”: pertanto, ha pensato bene di uscire dal correntone. Anzi, no: non è lui a uscire dal correntone, è il correntone che “si è diviso”.Mi ricorda Recoba che si giustificò dopo un’espulsione affermando che non era stato lui a fare un fallaccio sull’avversario, ma l’avversario che aveva messo una gamba sotto il suo piede.
Opuure quello che diceva: “Non sono io che sono razzista. E’ lui che è negro”. (csf)
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