Da quasi otto anni denuncio in ogni sede istituzionale che, nei miei confronti, è stato orchestrato e inscenato un processo fondato su accuse fantasiose e false, portato avanti, ad ogni costo, in totale violazione delle norma previste dalla legge.Tra gli innumerevoli abusi da me subiti, ricordo la soppressione di prove assolute della mia innocenza e dell?incompetenza territoriale e funzionale dell?Autorità giudiziaria milanese.In pratica, ho denunciato di essere stato accusato e quindi condannato ingiustamente sulla base di un processo truccato dall?inizio alla fine.Questa mia reazione giusta e doverosa rispetto ad una vera e propria persecuzione giudiziaria fondata su motivi ideologici o su interessi che non hanno nulla a che vedere con la giustizia, è stata, per anni, sbeffeggiata da molti ?soloni? e mercenari della comunicazione. Sono stato, quindi, accusato anche di volermi sottrarre alla giustizia con astuti marchingegni e incredibili cavilli.Sono stato ignorato dalle istituzioni preposte alla tutela del principio di legalità, giacchè nessuno di tali Autorità ha mosso mai neppure un dito per accertare se anche una sola delle accuse da me formulate fosse o meno fondata.Ma oggi, come emerge dalla relazione degli Ispettori del Ministro della Giustizia che hanno anche certificato il caos che regna negli uffici della Procura della Repubblica di Milano, vengono alla luce le prove documentali degli abusi e delle illegalità commesse ai miei danni.Infatti, viene finalmente dimostrato che due sostituti procuratori di tali uffici hanno illegalmente sottratto le prove della mia innocenza e dell?incompetenza territoriale e funzionale dell?autorità giudiziaria milanese, occultandole all?interno di un fascicolo altrettanto illegalmente segretato. Una simile incredibile condotta, indegna delle funzioni del magistrato che, in quanto custode della legalità dovrebbe essere il primo tra i servitori dello Stato, è stata realizzata ed è addirittura in questo momento persino reiterata attraverso una serie di ulteriori abusi quali, dichiarazioni non veritiere agli Ispettori del Ministro, sotterfugi vari, espedienti di ogni genere per impedire che la verità dei processi milanesi che mi riguardano, venga finalmente alla luce.Ma la mia battaglia non finisce qui; anzi, comincia proprio da questo momento, dal momento in cui emerge, cioè, la prova insuperabile delle illegalità che ho dovuto, mio malgrado, subire.Da questo momento in poi non mi fermerò finchè tutti coloro che hanno commesso reati ai miei danni siano essi magistrati o meno, rispondano delle loro condotte di fronte alla legge che in uno stato democratico deve essere uguale per tutti.
Ho chiesto a Marco Travaglio che cosa pensasse di questo comunicato dell’uomo solcato da rughe mediterranee. Mi ha detto che ha scritto un pezzo che uscirà domani sull’Unità. Domattina lo avrete sul blog. (csf)
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