da Gianluca Freda
Dunque: Natalino inveisce contro i comunisti che “fanno aggio all’odio” in un post che trasuda rancore più di mia suocera verso l’ex marito; si ritiene una grande penna satirica, ma non sa ridere nemmeno di se stesso, il che è grave per un umorista; promette vendetta; si ritiene censurato ogni volta che non gli si permette di usare un luogo di pubblico dibattito come se fosse il suo salotto; grida al complotto perchè non si permette, a lui solo, di violare la regola delle 500 battute che vale per tutti gli altri; incolpa i comunisti di questi ed altri suoi terribili drammi esistenziali. Dove ho già visto un temperamento così?
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