da Gianluca Freda
Non metto in dubbio che chi vive in un regime dittatoriale farebbe la fila per poter vivere nell’Italia di Berlusconi; così come chi non ha da mangiare farebbe la fila per un tozzo di pane secco. Io che, da cittadino di una democrazia, di pane ero abituato ad averne a sufficienza, e fresco, non posso fare a meno di considerareBerlusconi un terribile preludio alla carestia. E, caro Morini, non mi vergogno affatto di dire che se la carestia di diritto è ancora circoscritta non è certo grazie al governo che Lei evidentemente ama, ma a chi, nonostante le intimidazioni, non si è mai vergognato di denunciarne la pericolosità. Ceratti compreso.
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