da Luca Serpieri
La sentenza nel processo Knox è sconcertante. Non tanto perché hanno assolto invece che condannare. Ma perché testimonia un incredibile livello di degrado (o quanto meno di confusione) nella giustizia italiana. Con l’assoluzione adesso ci troviamo di fronte due giovani che hanno trascorso quattro anni, dicesi quattro!, innocenti in carcere, con un altro giovane, di colore, condannato in via definitiva a 30 anni per avere aiutato i due ragazzi a compiere un omicidio che non hanno commesso, con una giovane ragazza assassinata senza che sia stato possibile rintracciare il colpevole. Allora dico, a tutti i giustizialisti di sinistra che ce l’hanno con Berlusconi, forse il cavaliere tutti i torti non li ha quando si lamenta dei giudici italiani. O mi sbaglio?
da Giulio Bulgarelli, Correggio
Fra tutti i commenti che rimarcano la sentenza “politica” che ha mandato libera Amanda, non una parola, non un ricordo di Rocco Bernabei, il ragazzo italiano condannato A MORTE in Virginia qualche anno fa, senza diritti, senza difesa, molto, molto probabilmente innocente dall’accusa che gli era stata imputata, altro che Amanda. Servi, servi schifosi. E’ possibile essere servi ma conservare dignità. In aggiunta a tutte le altre zozzerie, anche questo mi sento di imputare ai nostri governanti, averci ridotto a questa specie di Gollum internazionale.
da Gianni Guasto (Bogliasco, Liguria meridionale)
La leggenda leghista si nutre soprattutto di ipnosi collettive rivolte ad un pubblico sempre più striminzito, man mano che i leaders romanizzati si mostrano sempre di più amici e difensori di “ladroni” centralisti e di mafiosi senza virgolette. Dicendo quello che ha detto, Napolitano ha toccato un nervo scoperto: la secessione si potrebbe fare soltanto per via violenta, perché un referendum, a parte ogni altra considerazione di legalità costituzionale, dovrebbe chiedere il voto a tutti gli Italiani, isole comprese. Per questo, Bossi e Calderoli, che sono illetterati ma non fino a questo punto, cianciano di “diritto di autodeterminazione dei popoli” (definizione che allude alla condizione dei popoli colonizzati e occupati da potenze straniere), e di sovranità popolare. Ma se anche si dovesse chiedere il parere di tutti i cittadini del Nord (precisando i confini, naturalmente: cosa non semplicissima), a giudicare dai flussi elettorali, una vittoria della secessione sarebbe molto improbabile. Quindi: di che cosa parla la Lega? Di niente, come sempre. Ha solo bisogno di tenere alto il morale di quel che resta delle truppe. Alla faccia di chi ci ha creduto.
da Dan Galvano, Basilea
Questo avrebbe dovuto essere il titolo della Padania. Ora lo scopo è quello di smarcarsi da Berlusconi e distrarre l’attenzione dei propri (e)lettori da quanto la Lega ha fatto in 10 anni quasi ininterrotti di governo. Cioè quasi nulla, continuando a blaterare contro Roma ladrona, ma avvinghiati alle poltrone romane, eh. Io vorrei vederlo all’opera questo popolo padano, armato di fucili e forconi. Sono sicuro che almeno l’altra metà dei “padani” non leghisti li prenderebbe a bastonate prima che raggiungano il Po.
da Domenico Astuti
Dopo 46 anni chiude il Bagaglino di Pingitore, allora probabilmente per ancora vent’anni trasmetteranno Striscia la notizia. Riflettete bene, cosa preferite l’ironia di Pippo Franco o la sagacia umoristica di Ezio Greggio? Martufello o Enzo Iacchetti? La Hunziker o Valeriona Marini? I Tapiri o le torte in faccia? Ai poster la diversamente ardua sentenza.