da Claudio Urbani, Roma
B. ripete con irritazione che il refeferendum sul nucleare è perfettamente inutile, ma che lui, da vero democratico, si rimetterà alla volonta del popolo. Poi, tanto per sottolneare il suo stare “nel pallone”, incarica l’avvocatura di stato ad intervenire nella decisione finale della Consulta, che si terrà martedi, chiedendo di non permettere il referendum. Notare che lunedi si insiederà il nuovo presidente della Consulta, di cui sono fans quelli del centrodestra. Sempre più necessario andare a votare!
da Gianni Guasto
Ferrara, estroso fanciullo, piega versicolori ossimori e ne trae navicelle che affida alla fanghiglia mobile d’un rigagnolo; vedile andarsene fuori. Sii preveggente per lui, tu galantuomo che passi: col tuo bastone raggiungi la delicata flottiglia, che non si perda; guidala a un porticello di sassi.
da Carla Bergamo, São Paulo
“Se Strauss-Kahn è colpevole, sospetto sapere cosa sia successo. Deve aver scambiato la cameriera per un paese povero in difficoltà finanziaria. I capi del FMI sono stati autorizzati a violentarli per anni, sempre impuniti” (Johann Hari, The Independent). Ha ancora senso questa istituzione esistere nei termini in qui è esistita finora? Il Brasile si è liberato dal giogo del F.M.I. durante il governo Lula, permettendoci di dichiarare finalmente la nostra indipendenza. Ma e gli altri? Penso che sarebbe giusto darla finalmente in mano a qualche rappresentante di paesi meno coinvolti negli intrighi di potere mondiali.
Come gabbieri appollaiati sui pennoni di maestra e parrocchetto, molti osservatori politici spiano l’orizzonte in cerca non di soffi di balena o di profili di terra, ma del dopo che ci aspetta in un tempo difficile da predire. Non è soltanto malevolenza politica quella che aguzza il loro sguardo; li aiuta l’età dei capodogli che occupano da tempo immemorabile la scena del mare. Bossi e Berlusconi, a differenza degli Andreotti e dei D’Alema hanno bruciato la loro fragorosa esuberanza e consumato le loro forze nel tentativo di essere padroni assoluti di un oceano troppo grande per loro. Per questo, al di là del mesto declino che si presagisce, si possono indovinare i destini di coloro che ne raccoglieranno l’eredità.
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da Dan Galvano, Basilea
Trovo stupefacente il silenzio della nostra Daniela Santanchè dopo le elezioni. Dov’è finita? Nulla mi toglie dalla testa che qualcuno nell’entourage berlusconiano l’abbia zittita. Eppure ci aveva deliziato con delle uscite piu’ che gloriose. Se ve lo siete perso, eccola giusto due settimane fa su Radio 24. Da morir dal ridere.
da Vittorio Grondona – Bologna
Trovo assolutamente spregevole, diseducativo, antidemocratico che un parlamentare, seppure di questo inverecondo regime di nominati dove ogni politico di fila conta in ogni caso come il due di coppe con briscola bastoni, dichiari apertamente in pubblico che non andrà a votare ai prossimi referendum.
da Giuseppe Giusti (via Gianni Guasto)
Al Re Travicello piovuto ai ranocchi, mi levo il cappello e piego i ginocchi.
da Vincenzo Rocchino, Genova
http://www.repubblica.it/politica/2011/06/01/news/cassazione_refe-17056857/?ref=HREA-1
da Giorgio Goldoni
A dottò, ai voja de dà tutti ‘sti milioni ai ribelli. Er petrolio non te lo dannooooo! ci anno messo le zampe inglesi e francesi, e quando lo mollano? mai più. Tu, dottò, accontentate de ‘sti profughi.