da Massimo Mai
Un signore anzianotto si aggira per questo paese, convinto di essere un grande seduttore, millanta rapporti con prostitute come grandi conquiste in virtù delle sue capacità di ammmaliare il gentil sesso. Finchè se ne stava al bar a raccontare le sue immaginifiche avventure era considerato un tipo estroso ma simpatico, ora però gli è presa la smania di telefonare insulti a diverse trasmissioni televisive. Nessuno ha mai capito bene cosa faccia di mestiere, stando ai suoi racconti ha fatto di tutto dall’operaio al cantante, gli manca solo la carriera ecclesiastica.
da Claudio Urbani, Roma
Brutto segnale quello di mettere al bando i libri. Tipico delle dittature di ogni epoca e colore, oltre un modo di censurare, significa anche di voler limitare il libero arbitrio di ognuno di noi di voler leggere quello che vogliamo, oltre ad indirzzarci verso letture volute o gradite al regime: ma a volte il fine vero è quello di voler nascondere verità scomode. http://tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2011/01/23/news/preganziol-mette-all-indice-saviano-3242944?ref=HREC1-1
da Vincenzo Rocchino, Genova
Ai Magistrati che osano indagarlo, il cavaliere risponde con la sua inesauribile fabbrica di “leggi ad personam” : http://www.repubblica.it/politica/2011/01/24/news/aaaa-11593816/?ref=HRER3-1 Comunque la mettano, i PM troveranno sempre una nuova legge “costruita contro di loro e con effetto retroattivo di cinque anni”. Salvo parere contrario della Consulta naturalmente. Campa cavallo …
da Carla Bergamo
Il problema non è se abbiano fatto sesso o no. Il problema è che un signore di oltre settant’anni passa le serate circondato da ragazzine, peraltro molto ciarliere, a cui palpare le natiche o qualcos’altro, insieme ad altri amici più o meno della stessa età, convinti di stare agendo in perfetta legalità… dimenticando che il signore in questione è il primo ministro di uno Stato di diritto e che è stato eletto per risolvere i problemi del paese e non per apparire sui giornali a causa dei suoi pruriti senili. Bill Clinton ha rischiato l’impeachment per molto, molto meno. Ma l’Italia, si sa, terra di masculo è…
Mi ha colpito l’atteggiamento di Cuffaro, condannato in via definitiva a sette anni di carcere, che ha accettato la decisione dei giudici con stile e dignità. Aveva cinque giori di tempo per costituirsi, ma si è presentato immediatamente. Non ha inveito né gridato al colplotto contro le toghe: come sarà stato giudicato dai suoi colleghi politici: un buon esempio o un pessimo esempio da non seguire mai? Un politico così non può che essere stimato per il suo comportamento, indipendentemente da come la si pensi politicamente. http://palermo.repubblica.it/cronaca/2011/01/22/news/cuffaro_processo_in_cassazione_giudici_riuniti_in_camera_di_consiglio-11521021/?ref=HRER1-1
da Vittorio Grondona – Bologna
Innocente fino al terzo grado di giudizio… Sono assolutamente d’accordo con questa opportuna e civile garanzia… Nel contempo ritengo che sia fortemente di cattivo gusto una situazione in cui un rappresentante del popolo, condannato in primo e secondo grado fosse ancora al suo posto istituzionale fino al possibile responso di condanna definitiva nel terzo grado. E’ mio personale parere che essere costretti ad incarcerare un parlamentare in attività istituzionale sia una sconfitta per un Paese. Le dimissioni date per tempo sarebbero sempre le benvenute in ogni situazione politica che coinvolge la legalità. Si dovrebbero pretendere in via precauzionale già al momento del rinvio a giudizio proprio per gli effetti della variazione dell’art. 68 della Costituzione che non prevede più l’autorizzazione della Camera competente per il procedimento penale e per l’arresto in esecuzione di una sentenza irrevocabile di condanna di un membro del Parlamento. In sostanza voglio significare che per l’iter e il relativo triste epilogo del caso dell’ex Senatore Salvatore Cuffaro sono rimasto molto amareggiato per la carenza di etica istituzionale nel complesso dimostrata fin dall’inizio.
Sembra che i solerti cortigiani di B. abbiano presentato una proposta di DDL contro le intercettazioni. La chicca di questa proposta di legge, oltre a varie sanzioni disciplinari contro i PM, è che nelle norme transitorie avrebbe una retroattività di cinque anni. Se dovesse passare arriveremmo all’assurdo giuridico che B. si è salvato dal “falso in bilancio” perché al momento della sentenza non era più reato, per una legge ad personam, ma all’epoca dei fatti lo era. Mentre i PM verrebbero condannati per un fatto che diventa reato con il DDL ma al tempo dei fatti non lo era! http://www.repubblica.it/politica/2011/01/24/news/aaaa-11593816/?ref=HRER3-1
Quando vedo Ghedini o Pecorella uscire dal Parlamento o farsi intervistare in tv mi domando sempre quale sia il lavoro di questi signori. Perchè se fanno l’avvocato del premier a tempo pieno debbo pagargli io lo stipendio da parlamentare? Adesso me lo domando anche quando vedo la Minetti.
Davvero mi sento confuso dal fatto che non si riesca a reagire da parte di molti cittadini italiani e della politica di governo, in particolare delle donne del PDL e della Lega Nord, con la necessaria grinta di fronte ad un Presidente del Consiglio che, secondo le accuse, sembra essere abituato a cedere ai propri istinti sessuali senza il minimo rispetto appunto per le donne in primo luogo e poi per l’etica dovuta, e soprattutto attesa dalla carica pubblica rivestita, sbrodolando senza ritegno nel vizio a suon di spudorati quattrini ed in bella vista del popolo, fra l’altro vantandosene pure. Capisco che ci siano problemi impellenti di guerra, della morte che essa tragicamente produce, di lavoro, di crisi generale, ma ritengo che per la concreta e buona risoluzione di tali anomalie sociali e per essere credibili sia molto importante accertare al più presto possibile l’effettiva esistenza di un corretto stile di vita di chi è stato eletto per ben governare. Io sono fra quelli che si indignano ancora…