da Vincenzo Rocchino, Genova
Entrambi convocati in Pretura per una presunta frode fiscale di dieci milioni di euro, non si sono presentati; Feltri, Belpietro e Sallusti staranno sicuramente preparando il pezzo del caso. Uhè, che succede? Vedo un sacco di facce sconcertate … Davvero pensate che sbaglio?
da Gian Paolo De Tomasi (Busto Arsizio)
In primis ben ritrovati a tutti: è da un po’ che non intervengo. Ho comprato da poco un IPad. Vado sull’applicazione per comprare libri e – orrore e raccapriccio – di testi italiani ce ne sono una miseria. Scopro che è uscito l’ultimo di Sandro Veronesi, ma non si tratta di “XY” ma di “Caos calmo” di 5 anni fa, ora in edizione multimediale. Cinque anni fa, ma vi rendete conto?! Il panorama è veramente da latte alle ginocchia.
da Massimiliano De Simone
La Lega conferma la propria strategia politica, che è quella di sfruttare l’onda lunga del successo elettorale dei partiti della destra neonazista europea.
da Claudio Urbani, Roma
A quando un bel succoso e corposo “dossier” sulla Milena Gabanelli di Report?
da Vittorio Grondona – Bologna
Questa settimana a Prima Pagina abbiamo l’onore di avere il direttore di Sole 24 Ore Gianni Riotta… Nulla da dire sulla lettura dei giornali, ma quando interloquisce con i radio ascoltatori trasecolo pensando alla sua reazione, tipica dei direttori “so tutto”, alla domanda del malcapitato di turno. Oggi sono state ben due le risposte che non mi sono piaciute, ne cito solo una per mancanza di “spazio”. Questa era la domanda: può uno Stato impedire la delocalizzazione della produzione con un decreto?… Ecco in sintesi la repentina risposta: no!… Per evitare la delocalizzazione occorre creare nel Paese di produzione le condizioni di convenienza… Io penso invece che uno Stato come si deve abbia fra i suoi primi doveri quello di evitare l’uscita della produzione nazionale. Non si tratta di limitare la libertà, ma semplicemente di buon senso e buona amministrazione.
Un altro “lodo” avvelenato, in continuo progress, è stato stoppato preventivamente da Napolitano; dietro “la sovranità del popolo” si nasconde una voglia matta di golpe, di disarticolare la Carta Costituzionale e, nell’immediato, esautorare il Presidente della Repubblica; l’ultimo lodo Alfano, è una polpetta avvelenata destinata a far morire la Repubblica Parlamentare. Berlusconi fa un gran parlare della “sovranità del popolo”, salvo fottersene allegramente, quando lo stesso popolo chiede, e da tempo, interventi mirati per la soluzione dei problemi di tutti i giorni in continuo aumento; la soluzione non possono essere le manganellate, queste si, distribuite senza alcuna parsimonia.
da Giorgio Goldoni
Tutti i programmi TV di commento e discussione sociopolitica nella fascia oraria di maggiore affluenza sono monopolio della sinistra: personaggi strapagati, arrivati sul piccolo schermo non per meriti intrinseci ma solo per essersi schierati. Ci si prepara così all’offensiva per le prossime elezioni politiche. Comunque, data la assoluta mancanza di idee vitali provenienti da sinistra, Berlusconi può dormire sonni tranquilli sino a quando garantirà lotta alla immigrazione clandestina (con annessa criminalità importata) e nessun aumento sul versante delle tasse. Il marketing è dare alla gente secondo le necessità della gente.
http://www.corriere.it/spettacoli/10_ottobre_22/franco_spinello_dormire_meglio_75892e52-ddb2-11df-a41e-00144f02aabc.shtml