Dopo tutte le leggi vergogna, quale altra legge poteva essere più utile agli interessi immediati dell’ inventore del partito del predellino, se non quella contro le intercettazioni? Lui ha sempre avuto in mente la dissoluzione della magistratura. I risultati delle intercettazioni, oggi sotto gli occhi del mondo, dicono che lo stato della corruzione in Italia è tale che siamo in una nuova tangentopoli. Con una differenza notevole però: a quel tempo, ricordo, la gente era sgomenta; oggi sembra indifferente: gran brutto segno. Siamo alla notte della Repubblica.
Caro Claudio, tu che conosci tutti; tu che riesci per radio o per televisione a raggiungere tutti. Potresti fare in modo che l’elenco di Anemone si infoltisca del mio nominativo? Dovrei ristrutturare casa. E la cifra dovrebbe essere ben più bassa di quella mediamente spesa per politici, affaristi, ecc. Chissà se lui non sarebbe disposto di occuparsi anche di me! I lavori di ristrutturazione potrebbero iniziare da subito …
Mi domando di quali guerre e quale terrore parli il pastore di anime tedesco. Perché, adesso non ce n’è abbastanza? O l’apparizione parlava solo del mondo “occidentale”? Forse che spera di recuperare un po’ di pecorelle seminando paura? Comunque ‘sta Fatima è un po’ vaga, oppure il sant’uomo è in ritardo sui tempi.
Dov’è finito Zapatero? Mi sembra che il film apologetico della Guzzanti non abbia portato fortuna agli Spagnoli. Speriamo che Draquila sia il contrario per noi Italiani!
Caro Stucchi, di sicuro c’è che in Francia non c’è rischio che, su un autobus, ad una persona di colore venga detto “negro, torna a casa tua”, salvo poi scoprire che il negro in questione è regolare cittadino francese, ovvero europeo, con conseguente figura di palta. In Francia no, ma a Milano è successo. La realtà è che, purtroppo, i coglioni non votano centro sinistra, ma girano sugli autobus a Milano. Per quali partiti votino, poi, lo lascio indovinare a voi.
Per una volta sono (quasi) interamente d’accordo con Gasparini: anch’io credo che la crescita troppo veloce dell’Europa sia stata un grave errore. Essendo federalista europeo da epoche immemorabili, ho sempre desiderato uno stato federale europeo da far crescere con gradualità, facendo seguire all’unione monetaria di un piccolo nucleo originario la realizzazione di un’entità statuale, destinata ad estendersi ad altri stati solo dopo aver consolidato la propria identità. Invece abbiamo oggi un’unione monetaria a sedici paesi, cui non corrisponde un governo centrale capace di sostenere le scelte della BCE: il passo più lungo della gamba. Tuttavia la mia critica differisce da quella di coloro (e forse il padanista Gasparini é fra questi) che oggi si scagliano contro gli euroentusiasti non avendo mai creduto all’Europa.
E pensare che pochi mesi fa, il sommo nano dichiarò di sognare addirittura Israele nell’Unione Europea, proponendo addirittura che si cominciasse l’iter per la sua ammissione.
Il sindaco Moratti ne è convinto: “I clandestini senza lavoro delinquono”. Non è per caso che anche certi uomini politici e funzionari pubblici si sentono clandestini, e gli immigrati irregolari sono solo dei pessimi imitatori, convinti della non certezza della pena?
Parlando di emerite cazzate, mi piacerebbe che Gasperini ci dicesse dove ha letto che Ciampi ritiene un errore l’allargamento dell’UE. Se si riferisce alla Grecia, poi, è nella comunità dal 1981 (e son quasi trent’anni), mentre Spagna e Portogallo dall’86 e l’Irlanda addirittura dal 1973, quindi Prodi e Ciampi c’entrano ben poco. Se proprio vogliamo trovare dei paralleli, converrebbe parlare di Simitis, Karamanlis e dei loro equivalenti da noi. Ma anche qui Prodi e Ciampi non c’entrano niente.
Leggo dal Sig. Gasparini, così come su Il Giornale, che l’ingresso della Grecia nell’Euro è frutto della volontà della sinistra italiana di allargare (sbagliando, dicono) a est l’Unione Europea. Con questa bizzarra tesi si vorrebbe attribuire all’Italia un peso decisivo nelle scelte europee, peso che purtroppo non ha. E si dimentica che i Paesi forti, tipo la Germania, volevano che restassero fuori sia la Grecia sia l’Italia. Prodi e Ciampi hanno ottenuto l’ammissione nostra e della Grecia fin dall’inizio (l’allargamento a est è un’altra cosa, la Grecia non c’entra niente). Senza quelle scelte ora saremmo nettamente più poveri.