da Alberto Veneziano
Perché prima o poi l’eterna assemblea di istituto deve pur finire. Per me dura dal ’74. Demagogia, populismo, emozioni a palate, dati fasulli e contraddittori, teorie economiche da bar, baruffe, utopie … scemenze adolescenziali spacciate per cultura mentre si distribuisce ignoranza a go-go. Adolescenti con la pancia e la canizie, radicalscic, popolo arcobaleno, popolo viola, … Pagare per togliersi di torno il cazzeggio, triste, sarebbe più giusto un calcio nel sedere o una nota sul registro, ma, anche se il 20 per cento vuole fare assemblea (è più divertente) prima o poi bisogna ricominciare a studiare.
da Carla Bergamo
Si, la domanda che non vuole calare è: che ci fa il nostro guru in una trasmissione il cui titolo già è irritante? (non riesco neanche a scriverlo).
da Gianni Guasto
L’altra sera, a cena, un’amica mi fa: “tu che sei tanto intimo (???!!!) con il tuo amico Sabelli Fioretti, ma lo sai che lui ormai partecipa alla Pupa e il Secchione? E io: “che cazz’é?” “Ma si, una trasmissione di quelle …” “Non una parola di più, ho capito: é lo sguardo glaciale e impavido del giornalista di frontiera che non disdegna di confrontarsi con l’orrido e il puteolente, sacrificando se stesso e le sue narici pur di portarci un grumo di Verità dalla frontiera con il subumano …. Come quando intervista Gasparri e la Santanché, insomma”.
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da Vittorio Grondona – Bologna
Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta è uscito suo malgrado dall’omba del ruolo di suggeritore per annunciare agli italiani che bisogna salvare Italia dal rischio Grecia con “una serie di sacrifici pesanti”. Noi che siamo abituati a vedere il sultano ridente col casco del pompiere/minatore, col berretto del ferroviere, col fazzoletto del partigiano pronto sempre a godersi qualsiasi organizzato bagno di folla, questa volta siamo rimasti proprio male.
da Massimo Mai
Ognuno di noi ha le sue priorità, per il ministro dell’Istruzione sono le vacanze.
da Massimo Puleo, Porticcio
Perché Massimo Cirri e Sergio Ferrentino si separarono nel 2002? Lo voglio sapere, anche se non sono fan di Caterpillar (Un giorno da Pecora è mooooolto meglio). Insomma, su cosa litigarono? PS Non so perché, ma sono convinto che Csf ne sappia qualcosa
da Walter Vanini, Carona (Bergamo)
Evidentemente il TG5 di Clemente J.MImun ha a cuore il buonumore degli italiani. Solo così si spiega la completa assenza di notizie vere, e purtroppo attualmente poco confortanti, nel notiziario più seguito di casa Mediaset. Ecco la sequenza dei servizi di qualche sera fa dopo un rapidissimo accenno alla imminente manovra economica del governo:
da Francesco Falvo D’Urso – Lamezia Terme
Tutto sommato è gradevole il sobrio restyling del blog. I titoli arancio sulle bandine celesti soddisfano lievemente quel principio di complementarietà fra il blu e appunto l’arancio. La lettura, dopo il primo approccio mi pare abbastanza fluida. Una critica la si può muovere verso quel gusto un po’ retrò nei confronti di quei vermoni blu che salgono e scendono sulla sinistra per ottemperare alla funzione dello scroll! Bastavano due sobrie freccettine per far scorrere gli amati titoli di Sabelli Fioretti e non solo. Gradita la possibilità di condividere i post, assai gradita.
da Luciana Lafratta
E se Santoro avesse pensato di sganciarsi per fare un FATTO QUOTIDIANO televisivo? Quanto prima non dovrebbe partire la famosa EUROPA 7 ? Lavorare e essere seguiti senza dar conto a nessuno e una bella conquista.
da Massimo Mai La tv, tutta la tv, dalla Pupa e il Secchione fino ad Anno Zero, altro non è che intrattenimento. Da una parte si intrattiene con ragazzotte avvenenti dall’altra con il racconto di quella che dovrebbe essere politica. Non c’è spazio per altro, la cosiddetta informazione è ormai completamente ibridata con l’intrattenimento formando quell’oscenità che è l’infotainment. La differenza tra i programmi pomeridiani della Setta (vomitevoli) e quelli di Santoro stà solo nel pubblico diverso che mirano a interessare. Credere che la tv sia un mezzo di “lotta” mi sembra quanto meno ingenuo. Quindi come ogni intrattenitore il buon Michele punta all’incasso.