da Massimo Mai
Fiero delle mie radici da montanaro bergamasco resto sempre perplesso quando veniamo citati dall’Umberto:”Ci sono trecentomila bergamaschi pronti a imbracciare il fucile” “Se toccano la provincia di Bergamo è la rivoluzione”. Non solo non imbraccerei un fucile per una causa del genere, ma neppure conosco nessuno disposto a farlo (neppure tra i leghisti). Dove diamine sono questi fantomatici bergamaschi rivoluzionari?
da Vittorio Grondona .- Bologna
Signor Alberto Veneziano, non c’era bisogno che lei spiegasse quello che ha scritto, ma visto che insiste a parlarne, meravigliandosi pure di non essere stato capito, permane, almeno in me, la curiosità di sapere perché ha avvertito il bisogno di scrivere “scemenze” (anche questa volta ho ripreso il brutto termine usato sempre da lei). Del resto in fatto di scemenze c’è chi si diverte a scriverle e chi invece le dice a ruota libera, peraltro senza nemmeno divertirsi, a meno che, in fondo in fondo, riesca a godere sadicamente del dolore altrui.
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da Vincenzo Rocchino, Genova
La nostra, finirà per diventare “una repubblica padronale”; la cosa, per quanto possa sembrare assurda, prende forma ogni giorno di più, e quello che è più preoccupante, è che troppa gente non vede, o finge di non vedere, quello che ci succede attorno; curiosando in internet, ho scoperto addirittura, che quello passa per il più intelligente della sinistra, Massimo D’Alema, è favorevole alla “legge intercettazioni”. Mi accorgo solo oggi, purtroppo, quanto mal riposta sia stata la mia fiducia nei nostri politici.
da Alberto Veneziano
Signor Vittorio Grondona, io sono serissimo e scrivo scemenze. La verità è che: non ho idea di che macchina abbia Cossutta, né di come siano le vele di D’Alema o i sigari di Diliberto ma soprattutto sono convinto che Fassino non superi i 70 chili vestito. Men che meno mi frega qualcosa di quanti soldi prenderà o non prenderà Santoro, ma, non sentendo parlare d’altro mi sono inserito nel dibattito. La maestra Dal Col non era mai perplessa, o sorrideva o bastonava, un mito.
da Gianni Guasto
Da Fazio, Sabina Guzzanti ha raccontato che, grazie alle leggi emergenziali pro Cricca a l’Aquila fu sospesa la democrazia: senza il permesso del Capo Campo non si poteva tenere un’assemblea né distribuire un volantino. Insomma, la nostra é ormai una democrazia a pelle di leopardo o a intermittenza: ieri la Diaz e Bolzaneto, oggi la limitazione di fondamentali diritti garantiti dalla Costituzione; ma durante le emergenze e in occasione delle grandi opere, la Costituzione é sospesa. E le opposizioni non hanno niente da dire?
da Paolo Beretta
Veneziano, quando saranno grandi, come tutti i ragazzi, troveranno la loro strada e la seguiranno. Cominciamo però a permettergli di diventare grandi in maniera quanto più possibile civile, con un’istruzione ed una parvenza di vita normale. Eviteremo che muoiano o diventino bambini soldato, e quale dei due sia peggio giudicatelo voi.
da Vittorio Grondona – Bologna
La nostra Costituzione garantisce l’innocenza fino alla sentenza definitiva del terzo grado di giudizio. Sarei curioso di sapere quanti sono in Italia i poveracci che non riescono ad arrivare al terzo grado per questione di soldi o per altro. Gli avvocati ed i processi, infatti costano tantissimo. E allora? Normalmente chi garantisce si sottopone all’adempimento di un obbligo, quindi in ogni caso giudiziario lo Stato dovrebbe garantire il terzo grado per tutti. Invece i garantiti nel nostro paese sono solo coloro che possono permetterselo, cioè i soliti ricchi, spesso diventati tali perché proprio tanto innocenti non lo sono mai stati.
da Bruno Stucchi
Caro Guasto, forse non ha capito lo spirito della mia osservazione sulla fesseria detta da De Magistris. (…) Quello che volevo notare e’ che, se la fesseria e’ detta da un sinistro o dall’opposizione non se ne parla. Se la bischerata e’ detta da uno della maggioranza, allora la si sbatte in prima pagina e se ne parla per una settimana. Esempio: che ridere quando il Cav. parlo’ di Romolo e Remolo… Altro esempio piu’ fresco di un uovo bio: oggi B. ha detto “gogol” invece di Google. Ah che ridere! Quasi meglio di una barzelletta uso sacrestia di Franceschini.. E’ gia’ in prima pagina e ne parleremo a lungo.
Mi scusi signor Alberto Veneziano se ritorno sull’argomento. Io penso che il suo “cazzeggio”, uso questo brutto termine solo perché lei stesso l’ha definito tale, sia comunque una corrente di pensiero. Mi spiego meglio citando Pulcinella: ridendo e scherzando si dice la verità. O per lo meno nel suo caso, mi è sembrato che volesse, in qualche modo rimescolando le carte, ricordarci il pensiero comune verso la dirigenza di sinistra del popolino credulone. Quello che mi sfugge è il perché ha sentito il bisogno di ricordarcelo, soprattutto in questo momento di vergognosa “cricca”. Ne rimarrebbe perplessa perfino la sua ex maestra Dal Col…