LA D’ADDARIO SI VENDE
Panorama dedica la terza copertina di seguito a Patrizia D’Addario. Strillo: “Tutto quello che non sapete sulla D’Addario”. C’è ancora qualcosa che non si sa sulla D’Addario? Italia Oggi scrive che da quando mette la D’Addario in copertina Panorama raddoppia le vendite. La D’Addario svela che andrà a Sanremo a fare “passerella”. E a presentare il suo Cd in cui canta in inglese. Mi viene da pensare: l’ha registrata da sola? Di nascosto? Si sente anche il rumore della doccia?
NUCLEARE: FUORI DAL MIO GIARDINO
Zaia ha detto: “Sì al nucleare, ma non in Veneto”.Polverini ha detto: “Sì al nucleare, ma non nel Lazio”.Io dico: “No al nucleare e comunque non a Salina”.Ho una proposta: il primo firmatario della legge che reintrodurrà il nucleare in Italia si becca i reattori nel suo giardino.Pensiero: ma non c’è stato un referendum?
da Vincenzo Rocchino, Genova
Il Decreto del governo, che intende rendere più agile il funzionamento della protezione civile, pare che abortirà. L’acronimo S.p.A. nel Codice Civile prevede varie figure responsabili, e di soci, che nel caso in esame, siamo noi; il che vuol dire : partecipare agli utili prodotti dalle sciagure prossime venture. Oltre che scandaloso, è diabolico sperare e pensare di trarre utili dalle sciagure. Da intercettazioni telefoniche riportate in questi giorni dalla stampa, sembra che qualche personaggio, finito in galera, ci abbia lucrato davvero!
da Paolo Beretta
Oddio, anch’io penso che la Turchia in Europa sia quantomeno una forzatura, almeno dal punto di vista geografico, ma è una mia personalissima opinione. Resta il fatto, però, che se deve entrare pure Israele nell’UE, allora prima ci devono entrare Siria, Libano, Giordania e l’eventuale stato palestinese. Poi magari tiriamo dentro pure la Russia, la Cina, l’India ed il Giappone. Pensate che bello, poter andare dal Dalai Lama senza bisogno del passaporto.
da Camillo Lanzinger, Trento
Ci sono delle cose che bisogna fare perché di sì, in prospettiva, per il futuro, per costruire un ambiente culturale favorevole, anche se nessuno può dire con certezza cosa succederà anche fra solo pochi mesi. Per la tecnologia, in generale, è sempre andata così. L’evoluzione è stata spesso figlia dell’evoluzione stessa, partita su basi talvolta più fideistiche che razionali.E’ difficile pensare ad altoforni funzionanti ad energia eolica, come pure a riscaldare le case, d’inverno e di notte, con l’energia solare, o far girare i treni con l’energia tratta da pannelli generatori posti sui tetti dei vagoni. Ma se pensiamo al potenziale insito anche solo nella micro-razionalizzazione dei consumi (computer a basso consumo che vanno velocemente in stand-by se non utilizzati, illuminazione che si abbassa se non c’è presenza di utenti, utilizzo di acqua riscaldata dai pannelli solari per il lavaggio a bassa temperatura nella lavatrice, etc. arriviamo a non-dover produrre una quantità di energia non trascurabile, per via della consistenza numerica dei micro-risparmi. Idem se con produzione e consumo locale evitiamo le perdite energetiche sul trasporto.Il supporto finanziario pubblico ad attività private, vedi gli incentivi per le energie alternative, va nella direzione di un effetto complessivamente positivo per tutti, e questo è un argomento che va affrontato in modo multi-culturale e multi-specialistico, senza nascondersi la complessità della gestione a livello economico, sociale e – quindi- politico. Sembra che in tutta Europa le malversazioni sui contributi all’installazione delle pale eoliche non si contino.Però non possiamo pensare di non assicurare continuità di funzionamento agli altoforni, ai treni e a non riscaldare le case d’inverno. Quindi la questione della grande generazione elettrica, idroelettrica, a gas, nucleare, etc, va affrontata in modo razionale. Gli strumenti ci sono. E non sono argomenti di destra o di sinistra: ci riguardano tutti.
da Alessandro Ceratti
L’intervento di Genchi al congresso di Italia dei Valori io ero lì ad ascoltarlo dal vivo. E per pensare che fosse una grossa sciocchezza non ho dovuto aspettare le reazioni dei commentatori, il mancato appoggio di Di Pietro e le smentite dello stesso Genchi. Me lo sono detto appena finito l’intervento. La cosa che mi spiace di più è che è stato uno più applauditi. Genchi sarà senz’altro una brava persona, ma il suo modo di parlare è ancora più sgangherato di quello di Di Pietro (che in questo congresso ci ha dato dentro di brutto) e non capisco proprio perché abbia suscitato tanto entusiasmo. Tutto questo per dire che non è necessario sospendere il proprio senso critico per continuare ad affermare che l’Italia dei Valori è il migliore partito politico italiano.
da Massimo Puleo
Mi dispiace di non esserci potuto esserci. Posso venire un altro giorno a caso?
LAMENTELE EOLICHEda Massimo Mai
Gente che si lamenta delle pale eoliche se ne trova senza problemi. E se si comprende che possano essere fastidiose se visibili e/o udibili dai luoghi di residenza diventa più difficile comprendere l’opposizione che molti fanno a impianti in luoghi disabitati e pressochè fuori dal mondo. Ad esempio al progetto di costruzione di quattro pale nei pressi del Passo San Marco, luogo disabitato tra Bergamo e Sondrio, sono insorti comuni, comunità montane, il CAI e persino un politico locale del PDL attualmente in regione Lombardia.
da Emilio Pierini
Lasciatemi fare un pò di sano populismo, peruna volta.Quelli che alle 03,32 del 6 Aprile, appreso del terremotoinAbruzzo, ridevano sui loro letti, non potrebbero esserelasciatipasseggiare liberamente per il centro de L’Aquilanon prima di averavvertito la popolazione della loro presenza ?Ah dimenticavo.Ovviamente senza scorta…
da Francesco Falvo D’Urso – Lamezia Terme
Caro pastore, avevi annunciato che pascolare il gregge ti avrebbe portato via molto tempo. Per cui post fuori ordinanza (più di 500 battute) li avresti buttati giù direttamente dalla rupe. Mi pare, però, che la quantità giornaliera sia ridotta all’osso: troppi che intasano? tutti post lunghi? O il gregge è numeroso, i campi sono quello che sono, i km tanti e alla fine un pediluvio ce vò, e non ci si può mica distrarre da altro?
da Bruno Stucchi
Caro Urbani, a me consta. Qualche anno fa, passando dalle parti di Livermore (CA), se non ricordo male, il rumore del parco eolicopiu’ o meno sperimentale si sentiva a km di distanza in macchina coi finestrini chiusi. Comunque, a me le pale piacciono,anche se fanno un po’ di casino.Per quanto riguarda il cambio tra un mulino a vento e un reattore nucleare, beh, non saprei scegliere, visto che da casa mia,nel raggio di circa 30 km ci sono ben tre reattori: Ispra, Milano e Pavia.