da Marco Marchisio -Netro
Caro Claudio, ogni cambiamento è benvenuto. Fai solo in modo, possibilmente, di non privarmi degli interventi dall’Alto Veneto del Sig. Gasparini e dal Profondo Sud dell’avv. Arena. E’ una piccola dose di adrenalina che mi viene scaricata dalla rete direttamente in vena, e che mi costringe ogni giorno a tornare sul tuo blog. Non so come farei a disintossicarmi.
da Paolo Beretta
…ma un figlio che mi parla di “anziano” e “lucidità relativa” lo mando a letto senza cena. O no ?
da Gianni Guasto Come rimanere insensibili al grido di dolore che si leva dal petto di un giovane ansioso di allietare il mesto declino dell’anziano genitore? Non noi certo, che come un sol uomo accorriamo. Ma siccome neppure noi siamo più degli sgarzolini, non chiederci o giovane, la parola che mondi possa aprirti. Quindi, tu proponi e noi ti seguiremo. Come un sol uomo.
da Carla Bergamo
Il sovversivo George W Bush disse una volta che l’uomo che si tinge i capelli perde l’anima. Beh, io non arrivo a tanto, ma ritengo che una persona troppo preoccupata con il suo aspetto fisico ha come minimo qualche insicurezza, oppure è oltremodo vanitoso, oppure… Se poi si vanta di essere un gran sciupafemmine, macho che è macho non ha bisogno di spennellarsi i capelli, usare il fondotinta e farsi il botox. Io penso che l’eroe di metà del popolo italiano è ridicolo, anche per questi motivi. Avversari politici? Quanti petit premier ci sono?
da Massimo Mai
Ma perchè per Sofri lo sputatore è “un povero cristo locale” ? Per me è una testa di cavolo che non è in grado neppure di riconoscere l’umanità dell’altro che ha di fronte.
da Isabella Guarini, Napoli
Caro Giovanni SF, dialogare con un giovane su conservazione e innovazione è un vero caso fortuito. Penso che nella società de temporeale l’obsolescenza è uno stato sostanziale, specialmente per tutto ciò che di temporeale si nutre.In questa liquidità la sfida è il riuscire a permanere. Ciò è capitato al blog di tuo padre CSF. Innovare, certo. Ma il problema è innovare e conservare allo stesso tempo per far permanere ciò che ci identifica. Stamane sono passata per una nota strada di Napoli, spogliata delle palme mangiate dal punteruolo rosso. Non la riconoscevo più!
L’idea di essere mangiato dal punteruolo rosso mi terrorizza (csf)
da Armando Gasparini, Veneto Alto
Guasto è troppo intelligente ed, evidentemente, fa finta di non capire il senso “c’é troppa tolleranza!” del Maroni. Provo io: le leggi sull’immigrazione ci sono, basta applicarle…non interpretarle come fanno certi magistrati bianchi o rossi! Se uno è clandestino va espulso, e non trovare cavilli (poverino…ruba si, ma non ha di che mangiare, non ha casa, non ha lavoro ecc.). Non occorre usare il napalm…basta applicare le leggi che tutti i Paesi, senza se e senza ma, applicano dall’America all’Australia! Accoglieremo chi ha un contratto di lavoro in mano, dando ospitalità, diritti (e doveri) e una vita dignitosa. Lei è daccordo su questo? Questo vale anche per Urbani.
da Giovanni Sabelli Fioretti
Cara Isabella Guarini, cambiare un blog non significa annullarne l’identita’. Anzi, forse lo si cambia proprio per farlo crescere, perche’ ci si e’ accorti che ha un potenziale inespresso. Perche’ per te innovare vuol dire cancellare la memoria? Non seguo la consecutio. Le tue parole mi ricordano quelle dell’iperempirista seicentesco David Hume, che arrivo’ a dubitare della certezza che il giorno dopo sarebbe sorto il sole come tutti gli altri giorni, o che un individuo fosse sempre lo stesso nello scorrere del tempo. Forse no, effettivamente, perche’ le nostre cellule non sono mai le stesse, ma forse si, perche’ siamo tenuti insieme da un ‘principio’ unificatore. Accettate la sfida dell’Anziano. Soprattutto, lasciategli vivere gli ultimi anni di questa sua lucidita’ relativa, ricca di piccoli grandi cambiamenti che lo fanno sentire vivo. Sostenete il cambiamento del blog, vedrete che lui ascoltera’ i vostri suggerimenti. Se, poi, il risultato non sara’ di vostro gradimento, venite a trovarmi sul mio nuovo videoblog (brand new!): studio28.tv.
Ecco la nuova pecora che ci ha portato Giampaolo Osele dalla Val Gardena