da Carla Bergamo, S. Paulo
Il Belpaese sta tornando indietro a passi da gigante. La scuola elementare, che si salvava dallo sfascio generale, ora torna a 30 alunni e un maestro unico (e qui a S. Paulo fanno un passo avanti, mettendo due insegnanti per classe). Poi dobbiamo sorbirci la crisi isterica di Cossiga che fa un’interpellanza in !carattere d’urgenza! a vari ministeri per chiarire la posizione della Granbassi, secondo lui in “indecoroso abbigliamento” (ma dove?). Meno male che i giovani italiani sono risultati migliori dei loro politici, vedasi sondaggio inglese sui giovani italiani e inglesi: http://www.corriere.it/cronache/08_settembre_25/sondaggio_giovani_italiagb_ab230e12-8b3d-11dd-b62d-00144f02aabc.shtml
da Isabella Guarini, Napoli
Caro CSF, non condivido il pensiero di Francesco Cossiga, che trova indecorosa la presenza di un maresciallo dei Carabinieri in una trasmissione televisiva. Ho apprezzato la Grambassi per il suo abito scuro senza scollatura. In ciò consiste la diversità di chi si sente appartenete a una istituzione in qualunque situazioni si trovi. Non credo proprio che una donna carabiniere possa presentarsi con le tette e l’ombelico al vento di fronte al grande pubblico televisivo. Le veline invece lo fanno ed è questa la sostanziale differenza: essere o non essere veline, come essere o non essere fedele, nei secoli.
da Biagio Coppola, Golfo di Napoli
Se ci fosse un oscar per i titoli giornalistici lo darei senz’altro al Manifesto. Quello di oggi è paragonabile quasi al “Pastore tedesco” col quale salutava l’avvento di Ratzinger. Ebbene i nuovi capitani coraggiosi hanno preso possesso dell’Alitalia e nell’immaginario collettivo va a finire che passeranno per salvatori della patria! Telecom docet e in Lussemburgo c’è il “codice Colaninno” ( capisce a mè)
da Rita Rosati
Anche Porta a Porta dell’altra sera con la Gelmini verteva sul quanto stavamo bene con il maestro unico e il grembiule. Ma i tempi sono cambiati come i diritti degli alunni disabili che non devono essere lasciati a se stessi e avere le stesse opportunità degli altri. Invece vengono tagliate le ore di sostegno, tanto c’è la maestra unica che pensa anche all’educazione civica, all’inglese, alla storia (no quella meglio di no) ecc. E se tagliassimo l’ora di religione visto che chi vuole può mandare i figli a catechismo nelle parrocchie? (gratis)
da Gianni Guasto
E così, se la Gelmini rivuole il grembiulino, il cappello con le orecchie d’asino, le bacchettate e il sette in condotta, io rivoglio Gronchi presidente, Sivori alla Juve, e Mario Riva il sabato sera.
da Armando Gasparini, Veneto Alto
Sarò controcorrente, capisco l’odiens…ma a me sembra inopportuno che un maresciallo carabiniere faccia la velina ! A quando due carabinieri ballare sulla scrivania di Striscia ?
da Grazia Sampietro, Vigevano
Mi auguro che le cose stiano come spiega la Signora Guma, altrimenti c’è veramente da piangere. Quante volte ho sentito anche io quella frase nella mia classe, dalle elementari alle superiori, eppure a nessuno di noi è mai venuto l’esaurimento nervoso, ci abbiamo ‘dato dentro’ e, punto più, punto meno, siamo arrivati tutti alla fine. Ma a quei tempi, la mia maestra aveva 35 alunni, si andava anche di pomeriggio e non era tempo pieno, si imparava a chiedere ‘per favore’ e a dire ‘grazie’, ci insegnavano ‘educazione civica’ e il rispetto per gli altri e il mio professore di diritto amministrativo ed economia politica se facevamo o dicevamo cazzate ci tirava il Codice Civile(quello piccolo), cosa che ha affinato la nostra prontezza di riflessi.Ma erano così brutti questi tempi?
da Claudio Urbani, Roma
Sembra fatta, AIR FRANCE entra in CAI con circa il 25% , cioè un quarto di AZ e AIR ONE prive assolutamente dei debiti, che pagheremo noi contribuenti. Entro 3-4 anni i generosi industriali della cordata si sfileranno con un buon guadagno e con i succosi appalti pubblici che riceveranno come gadeau da questo governo. La faccia è salva, AIR FRANCE contenta, 3520 esuberi come si voleva.