da Gianni Guasto
Bisogna andarci cauti con i paragoni, cari ai pennaioli terzisti, tra PD e PPIL, tra Berlusconi e Veltroni: il primo infatti imbarca Storace e gli ultrà, che non brillano per moderazione, e che in un “grande partito dei liberali”, fanno uno strano effetto. Ci pensate che cosa sarebbe successo se Veltroni avesse rotto con la Margherita e stretto con Rifondazione, Comunisti Italiani e no-global? Tutti avrebbero gridato all’estremista, mentre, chissà perché, in questa Italia stralunata, il Cavaliere viene spacciato per l’omologo della Merkel, futuro traghettatore del Paese verso la Grande Coalizione. Ma poi Storace, che ha fondato un nuovo partito dieci giorni fa, ci starà a sciogliersi? Rinuncerà alla leadership (“meglio primo in un piccolo villaggio che secondo a Roma”, diceva Cesare) e al finanziamento pubblico, o si accontenterà di una mancetta più sostanziosa? Per adesso il Cavaliere sembra navigare a vista, tutto preso dalla sua incrollabile fede nella magia dello spot.
da Michele Sabatino
Teniamoci pronti,dopo il Dalemoni è in arrivo il Walteroni,edizione aggiornata e corretta del super inciucio che tanto nocque al primo governo Prodi…eccolo il senso dell’elezione plebiscitaria alle primarie di Walter Veltroni ovvero il perdente di successo all’azione… chi ci salverà questa volta dall’accordo con Berlusconi e soprattutto chi ne pagherà le pene?
da Pippo Mei
Come si fanno aumentare i voti? ecco come il berlusca fa 9 milioni di firme…!http://fr.youtube.com/watch?v=PKhfgAx_8Zc
da Pino Granata
Fondazione del nuovo partito, litigi con Fini e Casini: tutto un imbroglio. E’ una manovra per tenere l’attenzione dell’opinione pubblica sul centrodestra e sminuire la sconfitta della mancata caduta di Prodi. Non crediamo minimamente che ci possano essere litigi nel centrodestra. A loro preme solo ritornare a governare per il loro vantaggi personali. Ma come possiamo credere che Berlusconi decida di sciogliere Forza Italia per fondare un partito nuovo? Gli costerebbe troppo e perderebbe il vantaggio dell’avviamento commerciale. Non sorprenda l’uso di questo termine che mi sembra giustificato perchè Forza Italia è più un’azienda che un partito politico.
da Piergiuliano “Piero” Pusceddu, Cagliari
I Savoia chiedono all’Italia 260 milioni di €.’’E’ il risarcimento per 54 anni di esilio’’170 milioni per vittorio emanuele, 90 per emanuele filiberto (…)Ridere? Piangere (per il gran ridere)? Riaccompagnarli oltreconfine a dorso di mulo, coperti di pece e piume, al suono di una fanfara di corni? Personalmente, la terza che ho detto.
da Federica Pirrone, Milano
Anche se Granata non sembra essersene accorto, alla presentazione di “A piedi”, a Milano, c’ero anch’io. E sì che ero in prima fila, seduta vicino a Silvia, e Sabelli mi ha pure mezionato! Granata, Granata…
E’ vero, Federica c’era e guardava i piedi di Giorgio con libidine (csf)
Marco Travaglio sull’Unità
E’ davvero seccante, per chi sognava di inaugurare il Pd con un bell’inciucio, che le intercettazioni Raiset abbiano riportato alla ribalta lo scandalo del conflitto d’interessi. Tant’è che, al solito, il problema sono diventate le intercettazioni e non il loro contenuto. Claudio Petruccioli, divenuto presidente della Rai in seguito a una visita a casa Berlusconi, addita il vero pericolo che incombe sul servizio pubblico, anzi sul servizietto privato: “i professionisti dell’anti-inciucio”. E subito le mosche e le vespe cocchiere gli van dietro. SEGUE
da Massimiliano De Simone, Roma.
Mi sono sempre chiesto come mai la divisa d’ordinanza del magistrato penale debba contemplare una specie di lunga palandrana nera, pomposamente definita toga, e un singolare copricapo da tenere un pò sulle ventitrè, altrimenti detto tocco. Quando si parla di giudici di cassazione, poi, si sfocia nei territori del kitsch. Costoro, oltre al tocco, indossano infatti una specie di pelliccia di ermellino su toga rossa. Così addobbati, gli arzilli vecchietti potrebbero, senza sfigurare, balzare d’un sol colpo da piazza Cavour direttamente nel cuore del gay pride.
L’ho letto. E’ un bellissimo libro. Come quasi tutti quelli di Fini. Fa riflettere. Dovrebbero leggerlo soprattutto quelli che vecchi non sono. Per evitare di fare quegli errori che poi fanno sembrare brutta la vecchiaia. Fini pensa che la vecchiaia sia brutta. E argomenta. Io non condivido praticamente nulla delle cose che Fini scrive. Ma è proprio il suo libro che mi ha convinto che la vecchiaia può essere bella. Basta viverla con spavalderia e con atteggiamento intrepido. La mia vecchiaia è bella. Ma avrebbe potuto essere ancora più bella se l’avessi preparata meglio (csf)
da Pier Franco Schiavone
La richiesta dei Savoia s’inquadra nel clima di revisionismo che in Italia imperversa da quando Berlusconi ha sdoganato i fascisti. Se oggi un Mazza del TG2 si permette di riscrivere la storia come farebbe Bossi al bar, è colpa sostanzialmente di Berlusconi. La mossa dei Savoia è anche politica perché una clamorosa richiesta di danni all’Italia li espone mediaticamente e quando Emanuele Filiberto si presenterà alle elezioni (perché si presenterà) qualche voto dai nostalgici monarchici lo racimolerà, perciò siederà al tavolo delle trattative con Berlusconi (ancora lui). Infine, bene ha fatto Prodi a dire che sarà l’Italia a chiedere i danni ai Savoia, vili responsabili, con Mussolini, della morte di 443.000 Italiani e della distruzione di mezza Italia.