da Andrea Marchesi
Mentre noi in questo blog si discute di massimi sistemi e di enormi boiate, il Grande Fratello, discretamente, ascolta, osserva e consiglia: avete fatto caso alle pubblicità nel riquadro sulla destra?
da Paolo Beretta
Non so se il giudice Forleo abbia o meno commesso irregolarità. La mia impressione è che le richieste siano del tutto legittime e che, coerentemente (caro Pierini) con le posizioni sempre sostenute, i DS siano favorevoli ad autorizzare l’uso delle intercettazioni. Quello che stona non è tanto il lato burocratico, ma una dichiarazione dello stesso giudice Forleo che pubblicamente parla di “consapevoli complici di un disegno criminoso di ampia portata”. Ora, posso capire che un pubblico ministero abbia anche opinioni personali, ma non le è consentito esprimerle pubblicamente nell’esercizio delle sue funzioni, che dovrebbero essere la ricerca attenta ed imparziale della verità (non siamo negli USA dove c’è l’Attorney General, il cui scopo è far condannare e basta). Quanto meno, la cosa pone dei dubbi sulla sua serenità di giudizio. Questo ha, alla fine, seccato Fassino (anche se più secco di così…), e su questo posso anche dargli ragione. Per il resto, as usual, tanto rumore per nulla.
da Pino Granata
Mi fa molto piacere scatenare polemiche e, strano ma vero, anche essereinsultato. Tu Claudio, e molti altri, ritieni Travaglio un ottimogiornalista, io no. Io diffido di quelli che passano da destra asinistra e viciversa con facilità. Detesto Il Giornale, e Libero, e lodetestavo anche quando lo dirigeva Montanelli al quale la Sinistra hadato la patente di progressista solo perchè , per motivi suoi, eracontro Berlusconi. Travaglio è uno che cerca il marcio a tuti i costi edio sono manicheo. Quando mi toccano la Sinistra, mi incazzo. Io credonella Sinistra,anche quando sbaglia. Che ci vuoi fare, in qualcosabisogna credere.In quanto a Franco Vota, o a chi si cela sotto questonome, devo dire che non mi sembra proprio che dopo Mani Pulite le patriegalere si siano riempite. Al contrario, in galera ci sono andati alcuniSocialisti, chissà perchè poi solo i Socialisti, sì Claudio con lamaiuscola, e basta. In quanto a Freda, se a lui sta bene che la nuovaclasse politica sia fatta di Previti, Berlusconi, Borghezio, Bossi etc,buon per lui.
da Antonio Leonforte, Roma
Nota a margine: quella di Scalfaro sull’operato della Forleo non è neanche classificabile come opinione. Una opinione esprime una propria personale convinzione e comporta anche una assunzione di responsabilità in merito alla correttezza di tale convinzione. Molto più comodo dubitare. Se poi saltasse fuori che la Forleo era nel giusto, beh… in fondo non aveva mica espresso alcuna certezza, il nostro furbo Oscar, lui aveva soltanto dubitato. Occorre però che qualcuno spieghi a Scalfaro che come ex-capo di stato e politico di primo piano non gli è concesso di dubitare pubblicamente ed in modo vago dell’operato di Magistrato, ma solo (se del caso) di denunciarlo pubblicamente sulla base di accuse precise. Ma siccome Oscar queste accuse precise non ce le ha, lui si limita a dubitare. A qualche milione di Pino Granata questo basterà come se fosse un fatto, il Magistrato scomodo sarà comunque screditato, ed anche nel caso in cui tutto si risolvesse in una bolla di sapone, beh… in fondo era solo un dubbio. Chi è che non ha mai avuto dubbi nella vita?
da Isabella Guarini
Quando si parla di Travaglio bisogna distinguere tra indipendenza in assoluto e indipendenza di parte. È certo che si tratta di un giornalista che scrive su un giornale di partito, da pars ovvero parte.
da Walter Vanini, Carona (Bergamo)
Non si può certo dire che il leader radicale Marco Pannella sia uno che si sottrae alle sue responsabilità. Ha fondato il partito Radicale, ne è stato l’ideologo, il presidente e il segretario. Come fosse una sua proprietà, ha allontato i politici a lui sgraditi, promuovendo quelli muti e a lui devoti purchè non gli facessero ombra. Senza che nessuno ne capisse il motivo ha voluto che il partito diventasse transnazionale quando era a malapena nazionale. A seconda dei suoi umori ha legato il partito al centrodestra e poi flirtato con il centrosinistra. In un eccesso di modestia ha presentato i radicali alle elezioni come lista Pannella. Ora sostiene che è indispensabile che un radicale sia candidato alla guida del Partito Democratico. E guarda caso, alla faccia del rinnovamento, quel candidato è proprio lui. Rifiutato dai maggiori esponenti del PD, il prode Marco urla all’antidemocrazia, all’antipolitica e al regime. Non c’è niente di più ridicolo di un dittattore che urla al regime.
da Biagio Coppola
A sinistra dove? Il diafano Fassino, caro Granata, dovrebbe avere il pudore di dimettersi per il sol fatto che sotto la sua segreteria i DS hanno dimezzato i voti, altro che “leader carismatico”. Nella diatriba seguita all’apparizione televisiva del presidente della camera nella quale, Bertinotti, esprimeva un parere più che legittimo affermando che gli inquisiti non si devono sentire “casta protetta” il diafano segretario pro tempore, nella sua reazione scomposta, mi ha riportato alla mente Craxi quando, all’inizio del bubbone tangentopoli, riferiva con piglio minaccioso che “stava compilando la lista dei detrattori e dei calunniatori” . Diciamo che si è risentito in maniera alquanto sospetta, dalle mie parti si dice che forse “ha la coda di paglia”. Con Granata mi trovo d’accordo sul fatto che la classe politica che ha sostituito la gang di tangentopoli ce li fa , forse, rimpiangere ma se è vero che al peggio non c’è mai fine chissà cosa ci riserva il futuro dopo Fassino, D’Alema, Bassolino…
Oscar Luigi Scalfaro “dubita” che l’iniziativa della Forleo sia legittima. A Pino Granata tanto basta. Ha voglia il povero Travaglio ad affannarsi cercando inutilmente quale legge la Forleo avrebbe infranto. A nulla vale che lui dimostri al contrario, con dovizia di riferimenti, come la Forleo si sia mossa nel pieno rispetto formale e sostanziale della legge. Travaglio si attarda sui fatti, con occhiuta e noiosa pedanteria, quando basterebbe rifarsi assai più comodamente alle opinioni di Scalfaro. Che sciocco.
da Vincenzo Rocchino, Genova
Sono convinto che solo passando per le armi (sul posto) gli incendiari, possa salvarsi quel poco che resta di questo Paese; qualche anno fa, ho conosciuto un giovane della protezione civile che mi confessò di avere sorpreso un suo collega appiccare il fuoco sulle alture di Genova e di non averlo denunciato. Se la mia proposta ti pare troppo radicale, chiedi cosa ne pensano a quelli che sono scampati dall’inferno del Gargano. Le regole di civiltà, in questi casi, credo che sarebbero da escludersi.
da Gianluca Freda
Ciò che Pino Granata teme (la scomparsa di una classe politica di intrallazzieri per mano di una magistratura che faccia finalmente il proprio dovere) è ciò che io auspico per la salvezza del paese, pur senza molte speranze. Non siamo più nel 1992 e per far fuori i corrotti servono appoggi internazionali, che il potere bancario americano offrì volentieri ai magistrati di Mani Pulite ma che oggi, per evidenti motivi, non è disposto a fornire. La corruzione non è più solo politica, è in un modo di pensare diffuso in cui ciascuno considera normale l’intrallazzo politica/banche/industria purché sia la sua parte politica a perpetrarlo. Ciò rende ormai indistinguibili i berlusconiani dai loro presunti avversari, almeno riguardo a ciò che conta davvero. E’ il motivo per cui, da oggi in poi, mi rifiuterò ; di distinguerli.