da Isabella Guarini
C’è molto da discutere sulla denominazione PD di un partito che aspira a essere nuovo rispetto a quelli che lo generano. In che consiste la novità?. Nel Democratico? Allora potrebbe sorgere il sospetto che i genitori non lo fossero. Oppure Democratico è un richiamo a quello americano nella prospettiva “global”. Se no, perché usare definizioni pleonastiche dal momento che la democrazia è consolidata nel nostro paese e in Europa? Boh! Per i vecchi democratici cristiani, il problema è semplice. Basta eliminare i “cristiani”.Considerazioni un po’ severe, in un paese nel quale nessuno sussulta per un partito che si chiama “Forza Italia”.
da Antonio Pedna
E’ bello seguire questo blog, ma è al di sopra delle mie capacità. Poche 500 battute e troppo lo sfasamento temporale del batti e ribatti. Sembra di essere nella melassa. Con un solo intervento ho paura di avere offeso il signor Masri e non mi sono spiegato col signor Beretta. E’ troppo. Scusatemi, torno a fare il lurker.
da Pier Franco Schiavone
Ho letto l’articolo di Rocca, mi sembra che Guasto sia stato un po’ severo. Rocca, dicendo che il caso non può essere liquidato come il gesto di un folle, non giustifica affatto la società Americana, anzi, scrive proprio il contrario, dice che le spiegazioni sono altrove e cioè nella violenza atavica degli americani. In fondo è ciò che pensiamo in molti. È proprio sulla base di questa cultura violenta che la maggioranza degli americani ha appoggiato all’inizio le guerre di Bush, non intravedendo gli interessi economici di una lobby criminale. È altresì vero che il possesso delle armi è collegato ad un principio di libertà, malinteso, senza dubbio, come malinteso è il principio di democrazia. Che la vendita facile delle armi non basti a spiegare l’accaduto mi sembra altrettanto vero. Rocca fa una concessione agli Stati Uniti quando dice che si fanno carico anche del nostro futuro, in fondo scrive sul Foglio, mica su l’Unità.
da Bruno Stucchi
La lobby americana delle armi: per la strage in Virginia, l’arma usata e’ una Glock. Austriaca.
da Gianluca Freda
Caro Ceratti, non ho travisato il suo pensiero e non sono per niente “d’accordo” con lei. Lei ha detto che i poveri sono necessari alla società perché svolgono lavori umili. Io sostengo che sono sì necessari, ma per alimentare la criminalità, che è indispensabile ai governi (non certo ai cittadini) per mantenere potere e controllo sulle masse. Non mi ringrazi per averle risparmiato la “sparata antiamericana”. Non l’ho fatto. Gli americani sono i massimi maestri mondiali nel creare e strumentalizzare la criminalità per finalità di controllo politico ed egemonia economica. Dopo tutto l’11 settembre l’hanno inventato loro ed è stata solo l’ultima di una lunga serie di mirabolanti invenzioni.
da Vincenzo Rocchino, Genova
Se Marco Papi fosse stato il responsabile per la valutazione delle bufale sul “Niger gate”, sicuramente l’ invasione dell’Iraq non ci sarebbe stata. Evidentemente, però, certe garanzie vanno ricercate, valutate e se del caso confermate, ma solo se fanno comodo a qualcuno. Sul “complotto” si è già detto molto. Una cosa è certa: l’edificio n.7, sede della Cia, non può essere venuto giù per simpatia. Basta un breve giro in internet per convincersi (è sufficiente essere critici al punto da valutare i fatti obiettivamente, cosi come si sono verificati).
da Oreste Tappi, Roma
Claudio, forse fra i bloggisti ci sono insegnanti di latino, genitori (che hanno ruolo consultivo in merito) e cultori della materia. Il miglior libro (di testo scolastico) per capire la lingua, la letteratura e il mondo latini è naturalmente il mio recente “Europa genetrix”, Cappelli 2006, Euro 19. Dieci percorsi dedicati ad altrettanti episodi/temi della storia romana, correlati ad altrettali di quelle greca ed ebraica (per es. il già qui menzionato tema dell’”eletto divino”, da Romolo a Mosè ad Alessandro a Scipione a Gesù ad Augusto). Testi in latino da Livio alla Vulgata biblica (molto rappresentata), sui quali fare esercizi e ricerche di lessico, morfo-sintassi e soprattutto contenuti interculturali (fra civiltà antiche e fra queste e la moderna) e codici intersemiotici (compresi cinema e arti figurative). Poi testi latini sui quali fare esercizio di traduzione, secondo le indicazioni e le competenze acquisite con appositi esercizi (per es. analisi di traduzioni date e confronti fra traduzioni diverse). Grazie.
La domanda è: esistono ancora i partiti? La mia impressione è che, in questa fase della nostra storia, si siano trasformati in centri di potere privi di contenuti e che pertanto esista il rischio che nuove formazioni consistenti, senza un progetto serio, possano produrre qualche pericoloso populista, a destra ce n’è già uno. Il PD sarà il risultato della somma di due partiti già esistenti. Al PD non parteciperanno i socialisti, forse ne resterà fuori Di Pietro (meglio per il PD date le idee fascistoidi espresse da alcuni suoi iscritti), Mastella e pezzi dei DS. Ma la logica non vorrebbe che si bloccasse tutto e se ne riparlasse più in là, dopo, magari, aver ascoltato gli elettori?
da Silvia Palombi
Scusa Mauri, fammi capire, mi esprimo in modo becero perché ho adoperato roba forte come ‘fottendosene’ e ‘stronzata’? Chiedo venia per l’eloquio un po’ licenzioso, nevero. Detto questo però permetti: perché dobbiamo sempre fare la gara a chi sta peggio? Come quelle persone alle quali dici che ti fa male qualcosa e invariabilmente rispondono con aria lugubre: sapessi a me… La tua domanda-proposta-provocazione retorica se trasferirei papà e le sue gambe malferme sopra la moschea ottiene due risposte: la prima è che in famiglia abbiamo da generazioni più confidenza con gli arabi che coi cinesi e quindi forse staremmo più a nostro agio a via Jenner e poi, scusa, la casa di Sarpi la vendo per andare a vivere al mare. Che è quel che sono in procinto di fare.
da Paolo Beretta
Evidentemente il Cav. ha fatto scuola. Adesso Ceratti si scopre “travisato” da Freda, poi rimarca che, in fondo, Freda stesso gli dà ragione e si augura che fornisca argomenti più consistenti. Premesso che l’intervento più efficace in questa storia l’ha fatto, come spesso accade, Schiavone, mi suona molto difficile definire inconsistenti gli argomenti nelle repliche di Freda, vista la ancor maggiore evanescenza di quelli che le hanno generate.