di Furio Colombo – L’Unità
Cittadini attenzione. Il giorno 24 gennaio, il coordinatore nazionale di Forza Italia Sandro Bondi ha lanciato al Paese il seguente messaggio: «Prodi e gli altri non devono scherzare col fuoco. Esiste un limite oltre il quale un equilibrio democratico si può rompere. E al punto di rottura siamo quasi arrivati. Allora sono guai per tutti. Perché con Forza Italia al 32 per cento, come dicono tutti i sondaggi anche quelli commissionati dal centrosinistra sarebbe pericoloso tirare troppo la corda. Potrebbe provocare reazioni nel Paese, sommovimenti. Tutto ciò può determinare reazioni molto gravi della gente». (La Stampa, 24 gennaio 2007)Siamo di fronte a un ultimatum: o rinunciate a governare o ci saranno rivolte nel Paese. Considerato il ruolo politico dell’autore di queste parole, è naturale immaginarsi una reazione giornalistica immediata, una serie di quelle tormentose interviste che seguono di solito una frase pronunciata dentro l’Unione sui Pacs, sul testamento biologico, sulla pretesa dei gay di non essere esclusi dalle unioni legittime. Invece (e forse persino Bondi si sarà meravigliato) silenzio. CONTINUA…
da Isabella Guarini
Caro Csf, effettivamente è facile registrarsi e scrivere commenti su BlogBook, ma per me che sono una persona diffidente è stato un po’ difficile perché non cliccavo sull’accettazione delle norme per la privacy ed evitavo l’anteprima.Ma CSF legge nel pensiero
da Paolo Beretta
Che Wikipedia sia un’enciclopedia dove chiunque può scrivere è vero. Che chiunque scriva quello che gli pare, lo è di meno. Ogni articolo viene vagliato dagli amministratori tramite dei forum specifici. In ogni caso, non ho ancora riscontrato inesattezze nei suoi contenuti (e la uso da parecchio), cosa che non si può dire di alcuni testi monografici ben più quotati. Sono anche spiacente di far notare che proprio chi ha un minimo di confidenza col dibattito politico sa benissimo che il termine “regime” è spesso utilizzato in maniera assolutamente neutra, e per forme di governo anche diverse dalle dittature militari (mi viene in mente, ad esempio, la Bielorussia di Lukashenko). Visto, però, che qualcuno mette in dubbio la definizione di regime di Wikipedia, ricorriamo al De Mauro: “Regime (s.m.): sistema di governo di stampo autoritario e repressivo, indipendentemente dalla sua forma di legittimazione”. A meno che, anche sul De Mauro, chiunque scriva quello che gli pare.
da Vincenzo Rocchino, Genova
24 ore, forse meno. Tanto è durata l’investitura di Fini. Come sempre non abbiamo capito una mazza di quello che ha detto, o che voleva dire. Dov’è la novità?
da Valeria Gandus
Questo articolo di Emanuele Fiano, deputato Ds e figlio di Nedo, sopravvissuto ad Auschwitz, mi pare un utile contributo alla discussione sul negazionismo e come contrastarlo.
da Antonio Leonforte, Roma
Segnalo a Gian Paolo De Tomasi un sito dove persone di tutto il mondo descrivono le cose che vorrebbero fare. Attraverso un meccanismo di commenti incrociati è possibile mettersi in contatto con chi le ha già fatte. Piuttosto divertente. http://www.43things.com. Per nuotare con i delfini mi risulta sia possibile in Mar Rosso, ad Eilat (Israele). Per volare nel silenzio su una natura incontaminata, hai alternative meno costose della mongolfiera sul Serengheti: puoi volare in parapendio sui monti Sibillini. A Castelluccio di Norcia trovi anche una ottima scuola di volo. Per andare con le figlie a Eurodisney (costosissimo) ti consiglio la bassissima stagione perché altrimenti farai ore di coda ovunque. Per parlare con un operatore premere 4.
da Arianna Ciccone, Perugia
L’Enciclopedia Britannica può unanimamente essere considerata una fonte attendibile? Se sì, vediamo cosa ci dice della parola regime: Main Entry: re gimeVariant(s): also ré gime /rA-‘zhEm, ri- also ri-‘jEm/Function: nounEtymology: French régime, from Latin regimin-, regimen1 a: REGIMEN 1 b: a regular pattern of occurrence or action (as of seasonal rainfall) c : the characteristic behavior or orderly procedure of a natural phenomenon or process2 a: mode of rule or management b: a form of government : a socialist regime> c : a government in power : predicted that the new regime would fall> d : a period of rule (…) Inoltre secondo il Vocabolario Etimologico della Lingua Italiana di Ottorino Pianigiani”regime” viene da regimen > règere ossia dirigere, governare. Azione o maniera di governare, di dirigere, di amministrare. Concludo rammentando l’espressione “regime democratico”. Perdonatemi una opinione: Berlusconi ha sfiorato un regime da televendita. E non so proprio cosa ci facessero alcuni noti esponenti del centrosinistra alla cena dei Telegatti.
di e da Sebino Dispenza
da Silvia Palombi
Ci ho pensato, 10 cose non bastano, sono ingorda, e siccome “mejo morí in bona salute” come Petrolini docet, allora staró benissimo e al primo posto assoluto c’è il bagno coi delfini, poi fare un viaggione nella grande mamma Africa in lungo e in largo, guerre permettendo, senza orologio, scadenze, agenda, appuntamenti e soprattutto col biglietto di ritorno open, infine ecco, un desiderio fatuo: avere la pelle scura e la faccia magra, che a me il sole mi brucia e la vita non mi scava. Saluti da Brasilia, tra pappagalli che chiacchierano sulle palme davanti allo studio del mio editor e pioggia e sole e caldo. Tiè.
da Alessandro Ceratti
Effettivamente l’obiezione del signor Perfetti alla validità del mio criterio per individuare una dittatura in 11 punti appare piuttosto motivata: se Hitler totalizza gli stessi punti di Berlusconi non deve essere un buon criterio. Ma come avrete notato ho usato la parola “appare”. Perché quell’affermazione sembra di ovvio buon senso solo nel momento in cui si è già deciso che Berlusconi è una brava persona e il suo non è un regime, proprio per questo motivo se l’analisi dà un certo responso, allora è sbagliata l’analisi. A me piacerebbe invece che il signor Perfetti analizzasse i miei 11 punti per dire magari che bisognerebbe togliere il 6 e il 9 (così a caso) e aggiungerne altri che lui propone, il tutto al fine di migliorare lo strumento di indagine. Finisco con due notazioni: anche Fidel Castro prende 9 punti (e anche la sua dittatura è ben differente da quella di Hitler) e uno dei punti che manca a Berlusconi per raggiungere il massimo punteggio è proprio il 10°- Uso della violenza fisica.