da Claudio Urbani
Sorvoliamo su l’elezione dei senatori a vita, refuso involontario, essendo designati. L’ultima calderoliana legge elettorale non prevede preferenze, quindi chi siede in Parlamento è designato dai partiti, i senatori a vita, tranne gli ex Presidendi della Repubblica, sono anche loro designati e l’imparzialità è solo richiesta in sede presidenziale. Pretenderla anche ora mi sembra questa si una funzione umiliante. Poi, personalmente, mi sento più umiliato da chi designa , come parlamentari, persone giudicate ree e da loro che accettano!
da Gianluca Freda
Caro Arienti, anche a me capitò anni fa un’esperienza come la sua. Un italianissimo vecchietto mi speronò la portiera dell’auto facendo marcia indietro in un parcheggio del supermarket. Dopodiché si allontanò, strillando dal finestrino che così imparavo a metterla tra i piedi (era regolarmente parcheggiata negli appositi spazi). Gli presi la targa, andai dai vigili, ottenni il suo nominativo, gli telefonai a casa invitandolo, con tono gentile ma intransigente, a denunciare il sinistro all’assicurazione per evitare fastidi ad entrambi. Ottenni il risarcimento. Che dio mi fulmini se capisco perché sto raccontando questa storia e che diavolo ha a che fare con gli stranieri. Misteri del razzismo.
da Silvia Palombi
A proposito ancora di feste ha ragione Schiavone, ha ragione da vendere. E io ogni volta mi chiedo, come farebbe nonna Abelarda: ma non si vergognano?
da Claudio Riolo
Spero d’incontrare Silvia sul Formia Napoli anche con un’ora di ritardo e chiacchierare un po’. Riappropriamoci dei treni, le cose cambiaranno, come in altre Nazioni. Confermo che oggi ho percorso Firenze Pisa e ritorno in perfetto orario. Peccato che mancassero i cessi; alcuni colleghi di viaggio,pur ben vestiti, poggiavano i piedi sul sedile. Nelle stazioni di provincia alla stessa biglietteria ti danno ogni tipo di biglietto; nelle Grandi Stazioni (dove stanno spendendo molto nostro denaro) fai la fila per il biglietto Domestic e un’altra per il biglietto International.
da Isabella Guarini
Caro CSF, ho incominciato a frequentare il blog di CSF grazie alle interviste, un genere giornalistico che gradisco, perché sono incuriosita dalle vicende quotidiane dei personaggi, resi famosi dai media. Non saranno le vite del Vasari, ma necessarie documentazioni del nostro tempo, rappresentato, in genere, solo da avvenimenti rilevanti. Infatti, dalle cronache dello sport o degli affari Sergio Cragnotti apparirebbe un imbroglione qualsiasi, se visto nel suo contesto di vita, dell’Italia post bellica, in cui anche una persona semplice poteva affermarsi, quando le varie lobby di potere politico non si erano ancora marmorizzate, come oggi, Cragnotti appare, non dico un ingenuo, ma più genuino, quasi credibile, persino a me che di cresocalcio non capisco niente.
da Alberto Arienti
Caro Freda, mia moglie è stata tamponata violentemente poco tempo fa da uno straniero (albanese), assicurato. Nella disgrazia, mia moglie ha avuto due fortune: sono usciti i vigili e le due compagnie di assicurazione erano dello stesso gruppo. Infatti, nonostante fosse stato più volte invitato a fare la denucia dell’incidente, l’investitore, dopo cinque giorni non l’aveva ancora fatto. E non parliamo di ritardi postali, ma di una telefonata di apertura sinistro, che la compagnia ha come prassi. Se non ci fosse stato il verbale dei vigili, avremmo avuto qualche problema.
da Pier Franco Schiavone
Nelle more dell’attesa di una tua risposta mi sono documentato e non ho affatto torto. L’apologo è raccontato negli Essayes di Francis Bacon. Si racconta di Maometto a cui fu chiesto di muovere la montagna per dimostrare l’esistenza di Dio. Ma se la montagna si fosse mossa avrebbe travolto le folle. La soluzione fu: non c’è bisogno di muovere la montagna per dimostrare l’esistenza di Dio, è Maometto che va alla montagna. L’apologo dimostra la duttilità dell’intelligenza. La scherzosa querelle con una simpatica redattrice del Veneredì si è così conclusa.
Forse CSF era ironico nel chiedere: preferisci amministratori tristi? Peró, effettivamente, si dice: perché La Russa non dovrebbe andare in discoteca? Lo si diceva anche di De Michelis ai tempi della Milano da bere. Il fatto, parlando seriamente, è che nessuno ha ricevuto l’investitura divina per amministrare la cosa pubblica, se La Russa ama farsi ritrarre abbarbicato a belle signore al Gilda o al Billionaire lo faccia pure, però faccia l’avvocato. Sbattere in faccia a chi non lavora (milioni), che vive sotto la minaccia della Mafia (milioni), che teme il terrorismo (tutti), la spensierata, spendacciona e un po’ cafona allegria di chi deve amministrarlo è irritante. In fondo ci si può divertire anche festeggiando dove non c´è l’obbiettivo del paparazzo. Del resto anche Togliatti, De Gasperi, Moro festeggiavano. Moro, dicono i figli, era addirittura un simpaticone nel privato.
Da Mario Strada
RadioNews24 ha trasmesso un servizio su “Il Broglio” di Deaglio. Orari delle repliche e filmato on line: http://www.rainews24.rai.it/ran24/inchieste/23112006_ilsegretodelleurne.asp
Non capisco proprio le parole usate, “bestiale idiozia”, “rigurgito di anti-americanismo anti-imperialista”, “cialtrona revisione”, per chi espone delle propie idee su avvenimenti, soprattutto se questi riguardano gli Stati Unti, che al massimo potrebbero essere definite fantasie assurde. Soprattutto contrapposte alla affermazione di “molti errori”, quasi benevola e giustificativa, della politica USA attuale. Ieri era il 1302° di “pace” portata in Irak, “festeggiata” con 160 morti….oltre 250.000 circa civili uccisi e feriti, senza contare tanta gioventù americana sono gli effetti collaterali di questi “errori”, ma guai a criticare anche con fantasia gli USA!