da Vittorio Grondona Bologna
Qualche mese fa mi è capitato di vedere un episodio di un film comico di cui non ricordo il titolo e nemmeno gli interpreti dove tra la folla di una festa alcuni banditi con evidenti intenti minacciosi stavano cercando un tizio, il comico appunto, del quale sapevano solo che a causa di un incidente quella sera camminava zoppo. Linteressato per puro caso lo venne a sapere ed allora si nascose sotto un tavolo e incominciò a colpire a bottigliate i piedi dei ballerini che arrivavano alla portata della sua bottiglia. Per esigenze di copione il pestaggio andò avanti fino a quando tutti gli uomini presenti alla festa incominciarono a zoppicare vistosamente… E fu così che la ricerca del vero zoppo diventò impossibile…
da Mario Strada
Lo so, c’e’ molta differenza tra un giornalista ed altre professioni, con altri compiti ed altre professionalita’. Pero’, anche i giornalisti hanno le loro responsabilita’. Ho apprezzato molto quasi tutte le tue interviste. Pero’ qui il caso e’ differente. O forse e’ differente il tipo di intervista che io avevo in mente. In casi simili, forse, le tue interviste “in punta di penna” come le ho chiamate sono fuori target. Quelli che amano la Sicilia, forse, dovrebbero tenerne conto.
da Pino Granata
Caro Claudio, tu sai quanto io ti stimi e quanto apprezzi le tueinterviste. Questa con Cuffaro ,questa volta la definirei un’intervistain punta di sdegno. Il tuo distacco dall’intervistatore manifesta il tuosdegno per il personaggio. Volevi dirgli e chiedergli delle cose che nonhai potuto dirgli e che non hai potuto chiedergli.Personaggio d’altritempi questo Cuffaro. Uno che può esistere solo in Sicilia, una Siciliadove il tempo si è fermato . Cuffaro mi fa venire in mente Milazzo,Lima, Mattarella , Gioia, Gullotti e , perchè no, anche Leoluca OrlandoCascio. Ma grazie al cielo ci sono anche le Rita Borsellino in Sicilia esperiamo che ce ne siano sempre di più. Ecco alle Laura Pulejoraccomanderei di non accettare lo status quo e di fare qualcosa percambiare quest’isola addormentata.
da Pier Franco Schiavone
Il linguaggio di Cuffaro è quello dei vecchi democristiani. Pacioso, insinuante, finto ingenuo, simbolico, allusivo, anestetico. Chiunque venga in contatto con un democristiano DOC ne scopre l’effetto anche senza subirlo. I DC-DOC erano e sono apparentemente inattaccabili. Sanfedisti senza fucile. Sempre pronti a issare la bandiera di un malinteso cattolicesimo sia in presenza di vescovi alla Ruffo che alla Roncalli. Cosa vuoi, Strada, fottere un DC-DOC? Impossibile. Io li ho conosciuti. Devono fottersi da soli. Cadere nel ridicolo. Bisogna lasciarli parlare e sperare che la gente colga la malafede. Ha fatto più male a Forlani la bava che i reati. I tempi sono cambiati. Chissà che lasciandolo parlare, non venga fuori dal suo guscio e si scopra. I siciliani prima o poi lo conosceranno (ma la devono piantare con la boria di conoscere gli uomini meglio degli altri, altrimenti non avrebbero sindaci come Scapagnini). Ma deve parlare, Cuffaro. Deve rilasciare interviste in Italiano, in pubblico, perché tutti lo ascoltino. Se lo si lascia lavorare in silenzio e i giornalisti lo attaccano sulla mafia (di questo devono occuparsene i magistrati) consentendogli di chiudersi, non lo si sconfigge. Per questo credo che CSF, al contrario di quello che dice Strada, volente o nolente, ha evidenziato almeno il ridicolo dell’uomo. Vi rendete conto di quello che ha detto sulla sua fede e sull’episodio del letto? Una crepa, senz’altro una crepa.
Penso che abbia ragione Laura Pulejo. I Siciliani (con tutto il rispetto) sperano sempre in un genitore buono, che li esima dall’esporsi. Franchetti e Sonnino negli anni ’70 del 1800, sgomenti, avevano scoperto la sindrome di Stoccolma, prima che venisse definita: le vittime di mafia non denunciavano, non parlavano, diventavano complici dei loro carnefici. Per questo motivo, l’intervista non mi e’ piaciuta affatto. I metodi in punta di penna del nostro ospite vanno bene per gli italiani, amanti del “tarallucci e vino”. Cuffaro ha avuto ben altri maestri. Per esempio Mannino, quello del Circolo Scontrino, luogo di collegamento tra mafia, massoneria USA e italiana, P2, servizi segreti, che Provenzano al confronto fa tenerezza. Chiedete al Commissario Montalbano (quello vero) i problemi che ha avuto per averlo scoperto. Quindi, Claudio, con tutto il rispetto per le tue doti di intervistatore, mi pare che stavolta hai toppato: sei andato a suonare e sei stato suonato. Ma vorrei avere il tuo parere.
Io non vado mai a suonare. Non sono il giustiziere della notte (csf)
da Laura Pulejo
Affetto? Ma se ai siciliani manca tutto e da sempre…leggi dal 1861, si affezionano solo a chi dà, poco ma dà. Masse di disoccupati siciliani sono stati “sistemati” dalla Dc, molti professinionisti siciliani si sono arricchiti con il Psi, alcuni siciliani – per fortuna non tutti – sperano che “qualcuno” li aiuti, altri vanno via, quelli che restano e lottano sono la forza della Sicilia, non è il sonno che i siciliani vogliono con buona pace di Tomasi di Lampedusa p.s. io ho votato per la Borsellino
da Gianluca Freda
Caro Ceratti, il filmato che ho segnalato sullatruffa delle missioni Apollo non è un qualsiasi“filmato scaricato da internet”. Fa parte di unlungo documentario di Massimo Mazzucco, ancora inpreparazione, ma di cui su internet è giàpossibile trovare diversi “trailers”. Mazzucco,per chi non lo sapesse, è il titolare del sitowww.luogocomune.net , dove si discute di questa ealtre grandi truffe. Tra pochi giorni, alFestival di Venezia, dovrebbe essere proiettatoil suo documentario “Inganno globale”, suquell’inganno americano ben più sanguinoso eterribile che è stato l’11 settembre 2001.Consiglierei a gente come Granata di darglialmeno un’occhiatina prima di persistere,inconsapevole e imperterrito, nella suaislamofobia indotta. Nell’attesa ci si puògustare un’intervista a Giulietto Chiesa sullostesso argomento all’indirizzo www.arcoiris.tv/modules.php?name=Unique&id=5358La verità viene sempre a galla, ma solo percoloro che hanno forza d’animo sufficiente percercarla e, soprattutto, per guardarla negli occhi.
Cuffaro é scaltro. Continua a fare il democristiano puro anche in assenza di DC. Quello che dice non deve stupire, dicevano le stesse cose i DC in Molise, in Abruzzo, in Veneto, ovunque fossero forti. Non è originale e gli credo quando dice che quelli di Publitalia se ne sono andati disorientati, perché quelli di Publitalia sono dei pollastri incompetenti, in politica, anche se sono convinti di essere bravi perché glielo fa credere lesperienza di Berlusconi che però è un talento naturale. Lunica in grado di sconfiggere Cuffaro era la Borsellino solo se i siciliani avessero avuto un rigurgito di affetto per uno dei loro eroi ma Cuffaro non perderà mai le elezioni con i suoi metodi, a perdere è solo la Sicilia.
“È veramente l’uomo più potente e discusso di Sicilia come sostiene il suo biografo Francesco Foresta? Totò Cuffaro, governatore della Sicilia, sospettato di contiguità con la mafia, indagato per favoreggiamento, è di sicuro uomo di tanti voti e di grande consenso. Per allontanare i sospetti ha riempito la Sicilia di poster con su scritto: «La mafia fa schifo». Ed ha vinto le elezioni, sostenuto dal Polo, contro l’icona della lotta antimafia, Rita Borsellino. Detto «vasa-vasa» perché bacia chiunque gli si avvicini, Totò ha fatto del clientelismo una scienza esatta. «La mia politica è ascoltare», dice.” Sul sito. (csf)
da Affari Italiani