da Isabella Guarini
Caro CSF, beato CSF che se ne va in vacanza, per riprendere le forze dopo tante interviste settimanali! Fare interviste stressa molto e riesco anche ad immaginare il perchè. Rincorrere i personaggi , attendere il responso, recarsi sul posto, concordare e quant’altro. In effetti è lo stress di quanti sono quotidianamente a contatto con persone per lavoro. Faccia a faccia è la condizione peggiore che non lascia tregua. Per questo trovo rilassante il blog. Si può partecipare o meno, essere o non essere d’accordo, leggere e rispondere ai post quando si vuole. Ma vi sono blog stressanti per la mole indiscriminata di post e di argomenti come quello di Beppe Grillo. Penso che così si banalizzino questioni molto importanti, che finiscono con l’ apparire una trovata comica.
da Gian Paolo De Tomasi
Riprendo l’intervento di Mauro Mauri (CSF = Wanna Marchi) per porti una domanda su un fatto che – giuro – non riesco a farmi andare giù. Ma perché in più di un’intervista hai giurato di non riportare frasi e passaggi che ti sono stati detti in via confidenziale (“spengo il registratore”) e poi li ritroviamo nero su bianco sul Magazine? Una cosa del genere me l’aspetto dal Lucianone Nazionale, ma da te…. Scusa per il paragone col capostazione. Era solo per far capire….Perché sono giocherellone e spiritoso. E spiritoso, evidentemente, è anche il mio interlocutore intervistato. Però Moggi…questa non la dovevi dire… (csf)
(da Affari Italiani)
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SATIRA PREVENTIVA di Michele Serra (da Paola Bensi)
La sinistra italiana festeggia la sua cinquecentesima scissione, conquistandosi un posto nel Guinness dei primati. Per l’occasione le Poste emetteranno un francobollo che raffigura uno squilibrato intento a mozzarsi un arto con una roncola.
Con la nascita, a Roma, del Partito comunista dei lavoratori, fondato da Marco Ferrando per conquistare una ragazza, la sinistra italiana festeggia la sua cinquecentesima scissione. L’evento, solenne, è già stato inserito nel Guinness dei primati tra le voci ‘l’uomo che ha mangiato più angurie in un’ora’ e ‘il pettine più lungo del mondo’. Verrà ricordato dalle Poste italiane con l’emissione di un francobollo da 10 centesimi diviso in due parti da 5 centesimi l’una, che si potranno acquistare solo in tabaccherie diverse. Il francobollo raffigura uno squilibrato intento a mozzarsi un arto con una roncola, tra gli applausi di una piccola folla entusiasta. Il simbolo scelto dal nuovo partito (una falce e una lente d’ingrandimento incrociate in campo rosso) va ad aggiungersi a quelli di decine e decine di partiti comunisti e socialisti che affollano festosamente il panorama politico nazionale di ieri e di oggi. Tra quelli in attività e quelli inattivi, ma regolarmente depositati all’ufficio brevetti, abbiamo scelto i più rappresentativi. CONTINUA…
da Egidio Morretti
Mi pare che le critiche più insistenti al nuovo governo vengano più da sinistra che da destra. E’ ora che qualcuno osservi come la perdita dell’amato nemico Berlusconi abbia nuociuto molto a coloro che lo criticavano, lui e l’Italia che rappresentava. Un tale zelo antigovernativo fa pensare che molti sentano lo spaesamento di aver perso un ruolo. Spero che le Cassandre anti-Prodi si sbaglino, per una volta
da Feliciano Bechelli
In effetti, considerati i tempi che corrono, le rogne da risolvere e il deficit di bilancio esistente, fare il capogruppo parlamentare – ancorché di senatori litigiosi – sembrerebbe molto più semplice e appagante che fare il ministro.
da Guglielmo Venturi
Oggi sono sceso al ristorante sotto casa ed ero solo e depresso come un cane sciolto. Mi sono rifugiato nella lettura di un settimanale e, saltate le rubriche e le pagine politiche, ho effettuato una full immersion nelle intercettazioni telefoniche di Sua ex Altezza. E mi sono posto una questione generazionale. Ho ripensato alla Contessa, amica di Paolo Pietrangeli. Nel ‘ 68 doveva navigare intorno alla cinquantina per cui, se non ha già lasciato questa Valle, dovrebbe essere comunque mentalmente zoppicante e assistita da qualcuno. Certo non da una badante; almeno da una dama di compagnia .Mi sono chiesto allora come avrebbe reagito alla lettura delle trascrizioni delle telefonate del suo Sire? Peggio “l’ operaio che vuole il figlio dottore” o il colorito linguaggio savoia, rispetto al quale quelli di un tamarro lombardo o di un coatto romano sembrano essere frutto di sudati studi oxfordiani?Cara Contessa, “non c’è più morale”, Ella diceva allora. Sapesse oggi. La ricorderò nelle mie preci.
da Paola Ragone
Se la memoria fa difetto, il web presta soccorso. Stando al sito www.governo.it il governo Prodi è entrato in carica il 17 maggio. Ad oggi, quindi, sono trascorsi 37 giorni. Tanti comunque, ma meno di 70.
da Pier Franco Schiavone
Ahimé, non è più lui. È diventato vittima di se stesso. Siccome ha deciso di denunciare i mali di questo Paese, non manca giorno che non tiri fuori un argomento da cui fa dipendere il nostro futuro. S’improvvisa, alla bisogna, esperto di agricoltura, chimica, infrastrutture, televisione, tressette con e senza morto, medicina, finanza, ecc.. Oggi, il novello Zelig, si è improvvisato: Riformatore dello Stato. Ha detto che bisogna creare tre macroregioni da 19 milioni a regione e, udite udite, 100 comuni dagli 8.102 che abbiamo. Un giorno diremo: Scusi lei dove va in vacanza? Al mare, a Megamilano, e lei? In montagna a Meganapoli.