da Vittorio Grondona – Bologna
Eccola qui l’estate. Come ogni anno di questi giorni è tempo di aggiornare il listino prezzi dell’uso dell’auto. Impresa non facilissima in quanto ormai le scuse plausibili incominciano a scarseggiare. Mai dire mai, però… Anche quest’anno ce l’hanno fatta. L’idea è venuta al vice ministro dei trasporti Mario Tassone: …l’auto è un’arma e quindi va sorvegliata con la massima cura… Accidenti, che genio!… Il prezzo di questa impensabile pensata, dal sapore tragicamente sadico e prepotente, straordinariamente più idiota addirittura di quella dei fari di giorno, si aggira da 700 a 2500 euro a carico di chi non fornisce i dati anagrafici del guidatore che il giorno x aveva commesso l’infrazione accertata elettronicamente e comminata per corrispondenza al proprietario dell’auto. Questa sì che è finanza creativa!… E poi, chi se ne frega della privacy!… Le trappole, caro vice ministro, sono vietate anche contro gli animali. Faccia i controlli che deve fare e contesti le infrazioni civilmente in contraddittorio e vedrà che nessuno avrà nulla da obiettare. I problemi si risolvono con la ragione, non con il bastone.
da Vincenzo Rocchino, Genova
Dalle mie parti gira un antico detto che recita: Dio prima li fa e poi l’accoppia. Perché meravigliarsi se ritroviamo nella P2 tante “brave” persone?
da Gugliemo Calori, Milano
Vorrei andare un attimo contro corrente in merito all’affaire tra il ns. premier e la presidente finlandese. E se si fosse trattato di un semplice, banale, innocuo complimento? Con tutto il male che si può pensare di Mr B, francamente non me lo vedo a corteggiare quella signora, che, per inciso, non mi sembra Sharon Stone! La signora Di Giallorenzo si dice basita, schifata ed avvilita come cittadina e come donna. Posso capire come cittadina (l’uscita del premier con i giornalisti non mi è parsa geniale), ma perchè anche come donna? Una bella canzone scritta da Enrico Ruggeri e cantata da Fiorella Mannoia dice:”…e dalle macchine per noi i compliemti del playboy, ma non li sentiamo più se c’è chi non ce li fa più…”.Guglielmo, non fare finta di non capire. Il dramma non è che il cav. abbia fatto il filo alla presidentessa finlandese. Il dramma è che se ne vanti e che la definisca primo ministro. (csf)
da Lorenzo Mazzuccato, Padova
Decido di lavare la macchina.Andando verso il garage, vedo che c’è posta sul tavolino dell’ingresso.Decido di dare un’occhiata alle lettere prima di lavare la macchina.Lascio le chiavi della macchina sul tavolino, vado a buttare le buste vuote e la pubblicità nel bidone della spazzatura e mi rendo conto che è pieno.Decido di lasciare le lettere, tra le quali c’è una fattura, sul tavolino e andare a svuotare il bidone nel contenitore. Tiro fuori dalla tasca il libretto di assegni e vedo che ne è rimasto solo uno.Vado nello studio a prenderne un altro e vedo sul tavolo la Coca cola che stavo bevendo e di cui mi ero dimenticato.Prendo la lattina perché non si rovesci sulle carte e noto che si sta scaldan do, perciò decido di portarla in frigo. Andando in cucina osservo che il vaso da fiori sul comò dell’entrata è senza acqua. Lascio la Coca Cola sopra il comò e scopro gli occhiali per leggere che stavo cercando tutta la mattina.Decido di portarli sul mio scrittoio nello studio, e poi mettere acqua ai fiori. Porto gli occhiali in studio, riempio una caraffa d’acqua in cucina e, subito, vedo il telecomando.Qualcuno lo aveva lasciato sul tavolo di cucina.Mi ricordo che ieri sera lo stavamo cercando come matti. Decido di portarlo in salotto, dove deve stare, dopo che avrò messo l’acqua ai fiori.Verso un pochino di acqua ai fiori e la maggior parte finisce per terra.Pertanto, torno in cucina, lascio il telecomando sul tavolo, prendo degli stracci per asciugare l’acqua. Vado in entrata, cercando di ricordare cosa volevo fare con questi stracci…..Alla fine della serata la macchina non è lavata, non ho pagato la fattura, il bidone della spazzatura è pieno, c’è una lattina di Coca Cola calda sul comò, i fiori sono senz’acqua, c’è un solo assegno nel mio libretto, non riesco a trovare il telecomando, né i miei occhiali per vedere da vicino, c’è una brutta macchia sul parquet dell’entrata e non ho la minima idea di dove sono le chiavi della macchina. Mi soffermo a pensare come può essere che senza aver fatto niente in tutta la giornata sia stato continuamente in movimento e mi senta tanto stanco.
Ho ricevuto questo messaggio e ve lo inoltro, anche perché non mi ricordo più a chi l’ho già mandato…
di SIlvia Palombi da Roma, per il momento
Dai Granata non fare cosi’ non si puo’ avere tutto. Mio padre sostiene che tutto finisce al mondo tranne le rotture di palle. E mi sa che ha ragione. Nel tutto inserisco la gioventu’, nostra… eehehehehee….
di Domizia Di Giallorenzo, Pescara
Ecco ho aggiunto anche la città, così mi evito un cazziatone. Ma torniamo a noi, l’ennesima figuraccia del peroncino nazionale con la Presidente(ssa? O è troppo brutto?) della Finlandia dimostra una volta di più che il nostro “entertainer” giusto quello avrebbe potuto fare, il pianista sulle navi e magari con divieto di sbarco. Invece eccolo lì a rappresentarci sguazzando, come un papero nell’acqua, tra gli stereotipi più vieti del gallismo itaGliano. Come cittadina (e come donna) sono basita, schifata, avvilita ed in cerca di asilo politico altrove. Avevo pensato proprio alla Finlandia ma ho paura che, ora come ora, la mia richiesta potrebbe risultare inopportuna; mi toccherà ripiegare sull’Islanda.(…)P.S.Ammirando le foto dei lobbisti mi è venuto il maligno sospetto che qualcuno ci tenesse a farci sapere quanto fosse figo. Ok, ok, non fate le facce offese, la mia è tutta invidia, davvero.
da Virgilio Mancini
Ai vertici dell’Unione deve arrivare un chiaro messaggio: dopo tutto quello che è successo, l’unico che può salvare la situazione è lui! Parlo ovviamente del mio sindaco; perché non si candida alle primarie? Sono sicuroche Veltroni le vincerebbe a mani basse.
E’ veramente assurdo mettersi in competizione per le primarie senza presentare un proprio programma. Se il programma è lo stesso di cui parla il professore, che significato hanno le primarie? Vogliamo farci prendere per i fondelli da chi ne ha tutto l’interesse (e l’intenzione)? Ogni giorno di più mi preoccupa l’azione continua e destabilizzante (a mio parere) che va assumendo Rutelli. Ricordiamoci che delle primarie si è tornato a parlare dopo i “numeri” di Rutelli, appunto. Vorrei tanto che qualcuno mi dicesse che sto sbagliando.
da Rocco Ciolfi, Arce
Torno da una breve vacanza e provo a sparare quattro cazzate in ordine sparso così, tanto per riallinearmi con gli amici bloggisti. 1) referendum; percentuale votanti = 25,5 (dato non previsto da nessuno) Non ci sono ruini o cicorioni che tengano: quel numero sta lì a certificare il trionfo del menefreghismo italico. E’ l’apoteosi dell’egoismo. 2) primarie; qui lo dico e qui lo annego: per come stanno le cose le primarie di ottobre, così come sono state pensate, serviranno solo a fare casino. 3) le solite cazzate di Bossi, Berlusconi & Co.; ma ancora ce ne meravigliamo? Chiedere a questi signori di esprimere pensieri sensati, articolati e magari anche condivisibili è un po’ come, che so, pretendere da Rocco Siffredi il senso della misura. 4) foto; vedo con piacere che in tanti hanno aderito: un saluto a tutti e tanto piacere di conobbervi.
Maurizio Crippa a Giuliano Ferrara: lettera pubblicata sul Foglio.
Per castrare Calderoli servirebbe la ghigliottina.