di Mario Rossi – Milano
Estate: stereo a tutto volume, canti, chitarre, bonghi, bottiglie vuote lanciate contro i muri. E la gente che lavora e deve dormire? Tranquilli: è protetta dall’art. 659 del codice penale che prevede l’arresto fino a sei mesi o l’ammenda fino a 310 euro. Avete mai visto qualcuno arrestato o multato? In più la Cassazione stabilisce che gli schiamazzi devono “ledere il riposo di un numero indeterminato di persone” e non basta che “venga interessato un solo soggetto”. Quindi se abitate in una villetta isolata e una banda di teppisti fa l’inferno fuori del vostro cancello non si può fare proprio niente: l’Alta Corte ha detto che non c’è reato.
di Roberto Reali, San Mauro Pascoli
Se la Padania esistesse veramente e Bossi fosse uno dei ministri del governo di questo stato virtuale, non avrei niente da ridire. Ma siccome le cose stanno diversamente, mi sembra assurdo il silenzio assordante che c’è attorno a questa vicenda. Possibile che nessuno abbia da ridire sul fatto che un Ministro della Repubblica Italiana di faccia curare all’estero piuttosto che in Italia? Delle due l’una, o il Ministro Bossi ha certificato che la Sanità Pubblica o Privata in Italia non è all’altezza di curare malattie gravi come quella che lo ha colpito o siamo di fronte ad un esempio di esterofilia sanitaria. Nel primo caso sarebbe auspicabile che la Lega si battesse per migliorare il Servizio Sanitario perlomeno in quell’area che loro definiscono Padania. Nel secondo caso: ?ma ci facciano il piacere??. Tutto questo fermo restante la mia solidarietà al Bossi malato a cui auguro sinceramente una rapida e completa guarigione.
da Peter Freeman
Caro Csf, l’esimio PresDelCons ha sempre detto, e nessuno gli ha mai creduto, che quando la questione Rai veniva sollevata in consiglio dei ministri lui, per garbo, usciva dalla stanza. Adesso le cose si complicano un po’. Come fare quando il MinDell’Ec, azionista unico della Rai, dovra’ riferire sullo stato dell’arte del servizio pubblico al ConsDeiMin presieduto dal PresDelCons? Qui si rischia un pauroso ossimoro: l’ubiquita’ dell’assenza. Ma, diavolo d’uomo, una soluzione la trova di sicuro. Scommettiamo?
da Cesare Bardaro
Caro Claudio, avevo ipotizzato una tua fuga romantica con l’ avvocato Arena.
da Giovanni Maria Mischiati, Torino
Guevara soffriva d’asma e, proprio per non darla vinta alla malattia, si dedicò con fanatismo alla pratica sportiva in molteplici discipline, dal rugby al salto con l’asta: è notorio che Follini, a causa dell’allergia sviluppata nei riguardi del Cav, si sta esercitando in una specialità tipicamente democristiana come il salto della quaglia, per seguire le orme di campioni affermati del calibro di Mastella e Cirino Pomicino.
da Pier Franco Schiavone, Milano
Quel volpone di un CSF a noi lobbisti non la da a bere. La verità è che si è arrapato nel verificare quanto questo luogo libero di discussione di questi tempacci sia importante. Ha sgodicchiato nell’accertarsi della crisi d’astinenza da blog dei lobbisti.. È Esploso in un orgasmo siderale nel constatare la loro sindrome da dipendenza. Infine, dominato da Ipnos, si è acquietato, finalmente satollo di tanta gratificazione.
da Santi Ursu
Il blog risulta fermo al 4 luglio. Secondo Granata sei sotto attacco delle FODRIA. Me pare strano, non sei tu il loro capo? E’ un messaggio in codice (dobbiamo batterci per l’indipendenza)? Ferie forzate (cos’hai combinato)?saluti sartoriodalemiani
da Vincenzo Rocchino, Genova
Caro CSF, tutti hanno diritto alle ferie. Ma è opportuno chiudere, o quasi, in un momento di crisi?
da Lorenzo Neri
Claudio, ma dove sei finito? Sei per caso a Salina con le membra al sole? L’aggiornamento del tuo sito è fermo al giorno 4 luglio. Ci dobbiamo preoccupare e segnalarti a “Chi l’ha visto”? Facci sapere.
Abbiate pazienza. Ho tanto da fare (csf)
da Massimo Puleo
Vorrei Manifestare – è proprio il caso di scriverlo così – la mia solidarietà al giornalista Riccardo Barenghi arbitrariamente detenuto in Iraq e spacciato per l’ex dittatore di Tikrit. Forza Riccardo, prima o poi si chiarirà lo scambio di persona di cui sei rimasto vittima.