da Serafino Brighenti
Il piatto (del blog) piange e CSF sembra sparito nel nulla, senza una riga di spiegazione. L’avevo scritto qualche giorno fa che se uno entra nella rosa dei candidati alla direzione del Corriere, anche se si tratta solo di un’illazione, non trova più il tempo per amministrare il blog. De minimis non curat praetor.
Non è la direzione del Corriere della Sera che mi interessa. E’ la presidenza della Rai. Appena va tutto in porto vi dico. (csf)
da Matteo Tassinari
Vorrei aggiungere una cosa riguardo a Bossi che mi sto chiedendo da un po’ di tempo: come mai non è ancora stato nominato un sostituto per il suo ministero? E’ ormai chiaro che le sue condizioni di salute non gli permetteranno di tornare tanto presto al suo lavoro e chissà se potrà reggere il ritmo di prima. E allora i casi sono due: o il suo era un ministero inutile o l’Italia è una barzelletta. Sono propenso a credere ad entrambi le ipotesi.
da Gianni Guasto
Caro CSF, così non si fa. Lasciarci quattro giorni senza il blog! Non lo sa che ormai abbiamo bisogno della nostra dose quotidiana? Lei è un pusher inaffidabile.
da Gianluca Freda
Compito della satira, si dice, è quello di far incazzare i potenti. Io non sono un potente, però, di sicuro, il pezzo di Lia Celi ripreso da Macchianera mi ha fatto incazzare parecchio, dunque si tratta, almeno per metà, di buona satira. Ancora migliore è la qualitàsatirica del 90% degli interventi che su Macchianera hanno commentato il pezzo in questione, che mi hanno fatto letteralmente infuriare. Gente che spara a zero su Battisti e sul “sito di Wu Ming” (?) senza sapere visibilmente un accidenti né dell’uno né dell’altro. Siamo e rimarremo un paese medievale quanto a sistema giudiziario, però, bisogna ammetterlo, la satira ce l’abbiamo nel sangue.
da Ezio Avaldi
Leggendo la tua intervista a Giovanni Sartori, Claudio, ho pensato che, se esistono ancora personaggi di questa statura, forse non è ancora giunto il momento di buttare questo mondo nella spazzatura. Ma subito dopo il mio dannato scetticismo di vecchio liberale mi ha infastidito con due interrogativi: ” Chi altro c’è? ” e ” Per quanto tempo ancora? “.
da Vincenzo Rocchino, Genova
Il bailamme e le minace di uscire dalla coalizione, per l’astuto Fini, sono serviti solo per intascare le dimissioni di Tremonti. Alla socialità, al mezzogiorno, alla precarietà economica del Paese, non ci pensa proprio. Non gli importa nulla neppure di Follini, col quale pareva che volesse fare la rivoluzione; adesso Follini è rimasto solo. Mi auguro che il suo tentativo di imporsi abbia successo; anche per dare una lezione di stile a chi crede di avergli fatto il “pacco”.
da Renato Causarano, Torino
Ve lo immaginate se gli svizzeri avessero fermato alla frontiera l’ambulanza di quel terun di Bossi.Perche’, come diceva il Prof. Bellavista (Decrescenzo), “Ognuno e’ meridionale a qualcun altro”.
da Cristina Paulon, Padova
Una chiosa alla chiosa: gli Svizzeri sono gli stessi extracomunitari che fino agli anni Settanta segregavano i figli dei nostri emigranti perchè non era permesso loro portare la famiglia oltreconfine (cfr. “L’orda” di Gian Antonio Stella, http://www.orda.it).
da Claudio Urbani
Analisi perfetta da parte di Roberto Reali. Solo una ultima chiosa: gli Svizzeri sono a tutti gli effetti degli extracomunitari!
da Caterina Soffici
Complimenti (non pelosi e giammai lecchini) per l’intervista a Sartori, il più bell’ombelico d’Italia. Tra le ultime è di gran lunga la più divertente.