di Francesco Caputi, Bari
Caro CSF, apprezzo molto le tue interviste perché hai la capacità rara di trattare argomenti scottanti con bonomia, spesso dimostrando – diciamola tutta – affetto per la vicenda umana dell’intervistato. Qualcosa di simile mi capita di leggere nel Foglio del lunedì, nelle tenere biografie dei giornalisti, anche di quelli meno amici per il resto della settimana (ahi, mi è sfuggito l’accostamento!). Ci sei riuscito, e ci voleva Pelè, anche con lo storico G.B.Guerri, quello che la coca in TV devi prenderla per forza: che se fosse vero, uno potrebbe anche evitare di andarci, in TV.
da Michele Lo Chirco
A sentire Michael Moore, degli oltre 500 membri del Congresso americano, solo 1 ha un figlio in missione in Iraq. E tra i deputati e senatori italiani della cdl? Ecco dunque un altro particolare che non distingue le nostre democrazie dalle dittature.
da Vittorio Grondona
Su Pier Luigi Diaco sono totalmente d’accordo con l’avv. Lina Arena. Sul voto di fiducia che riguarda la riforma in negativo delle pensioni devo purtroppo convenire che la cd CDL ha messo a segno un ottimo colpo. In vista delle prossime elezioni dove tutta la maggioranza partecipa col sistema proporzionale, votare a favore dello sfacelo totale del sistema pensionistico sarebbe stato controproducente. E’ meglio avere la scusa che il voto a favore era dovuto per dimostrare una maggioranza unita. Ridete pure, se volete!
dall’avv. Lina Arena
Il Merlo siculo, trasferendosi armi e bagagli su Repubblica, ha dato libero sfogo ai suoi istinti siculi ed il cavaliere è la sua illustre vittima. Mi sorge un sospetto: che questo Merlo indiano voglia imitare la rossa Lilli Gruber e conquistare un posto nel paradiso degli eletti?
da Pier Franco Schiavone, Milano
La moglie del sindaco di Termoli, primario di ginecologia, si porta nel proprio studio privato un ecografo, appartenente all’ospedale pubblico, del valore di 100.000 Euro. Il maritino, anche parlamentare UDC, in collaborazione con Luca Volonté (quello che si è beccato del “rompicoglioni” da Berlusconi senza reagire), fa un’interrogazione al Ministero della Difesa sul “cattivo funzionamento della stazione dei carabinieri di Termoli”. Inoltre li sfratta per morosità. A chi gli ha chiesto se non si tratta di una vendetta per aver beccato la moglie, ha risposto: “… Non capisco come mai solo perché è mia moglie, deve essere tartassata. E’ come se contestassero a me di portare a casa questa cartella di documenti…(sic). (…)
da Alessandro Ceratti
Barone sostiene che tra le nazioni democratiche dell’Europa occidentale almeno da 100 anni non c’è stata più una guerra. Perché affermare così sfacciatamente il falso? La prima guerra mondiale che cosa sarebbe stata? E non venitemi a dire che le forze austro tedesche erano a guida totalitaria! Volendo essere severi si può rimproverare qualcosa alla Prussia, ma il buon Cecco Beppe non merita la qualifica di tiranno, non più di quanto la meritino i reali di Inghilterra. Ergo l’argomento cade.
da Silvia Palombi
Ma Ciampi ha chiesto davvero o per scherzo a Giampaolo Di Paola e Antonio Martino se la nostra missione in Iraq si puo’ intendere missione di pace? Perche’ se lo ha chiesto seriamente non ci resta che piangere!
da Mirko Bedetti
Ho partecipato al sondaggio proposto sul sito a proposito dei tre principali problemi che il mondo deve fronteggiare e ritengo che tra quelli proposti, l?educazione, fuor di retorica, intesa quindi anche come istruzione e possibilità di dotare ogni individuo di strumenti culturali per un agire consapevole all’interno di una società, rappresenti indubbiamente una assoluta priorità da affrontare. Ovvio che un ragazzo dello Zambia che rischia di morire di fame o di AIDS, prima di educarlo, devo preoccuparmi di tenerlo in vita. In questo senso le ricadute positive di una “buona educazione” si possono immediatamente percepire anche per la risoluzione di tutti gli altri problemi citati (…)
Gentile signor Barone, è vero che le democrazie non si muovono guerra tra di loro, ma è pur vero che sono le democrazie a mandare le armi che costruiscono, o magari i propri eserciti, a combattere in terre più o meno lontane, più che per questioni umanitarie, alla difesa dei propri interessi. Ormai siamo così mollemente avvezzi alle nostre certezze materiali da tenere lontana da noi la vista del sangue e degli orrori delle guerre: però facciamo giocare gli altri con le nostre armi e i nostri soldatini.
da Valerio Manuguerra
Sono contento di poter condividere (oltre alle origini siciliane) almeno un sentimento con l’avvolgente Arena: il disprezzo per Diaco, unico caso di un essere umano che ha infettato il mezzo da lui utilizzato.