da Serafino Brighenti
Capisco poco della politica, e i politici, con le loro incoerenze e i giri di valzer, fanno di tutto per confondermi le idee, anche quelli che sento più vicini alla mia visione della vita. Trovo quindi utili e stimolanti quasi tutti i vostri post. Mi servono come orientamento e mi costringono a fare ginnastica mentale, nel tentativo di separare il grano dal loglio. Perciò grazie a tutti e grazie a CSF che vigila perché il blog si mantenga intelligente e corretto.
da Giorgio Trono
Credevo che con l’inno di Forza Italia si fosse toccato il fondo. Invece qualcun altro ha deciso di scavare. Ecco il testo del nuovo inno del centrosinistra.di Bardotti-Bacalov, “Tutti insieme”.
Abbiamo scarpe per camminare / abbiamo sogni da cantare / su questa strada sconquassata e lunga / ma la speranza non finisce mai / Ci vuol pazienza, ce n’è da fare / con tante cose da cambiare / ma testa dura e cuore sulla bocca / senza paura adesso tocca a noi / Tutti insieme nel mondo di domani / e là nessuno indietro resterà / se non è come te / Tutti uniti a fare una canzone / con chi è capace di volare tra pace e libertà / Abbiamo in tanti la sensazione / che sono anni di cartoni / un fritto misto di televisione / e tutto il resto non esiste più / Invece vivi e fai progetti / coi ragazzini e coi vecchietti / a chi promette solo mari e monti / non fare sconti adesso conti tu
da Barbara Melotti
La citazione di Ceratti mi ha riportato alla mente una vecchia battuta, che spero non sia irriverente rispolverare ora:
Chiedersi se si è di destra o di sinistra, è di destra. Se invece sei di sinistra e te lo chiedi, hai sposato Ombretta Colli.
da Alessandro Ceratti
Michele Serra, in un suo intervento in una conferenza, ha fatto questa citazione di Giorgio Gaber: “Non ho paura di Berlusconi in sé, ho paura di Berlusconi in me”.
da Valerio Manuguerra
Apprendo dal Washington Post(http://www.repubblica.it/2004/e/sezioni/esteri/iraqtorture1/svago/svago.html) che alcune delle foto che abbiamo visto non si riferiscono a interrogatori o a intimidazioni, ma si trattava di semplice “svago” di certi commilitoni. Era esattamente quello che avevo immaginato nel mio post del 15/05, ma che era stato sbrigativamente bacchettato da alcuni lobbisti. Questa autorevole rivelazione naturalmente non sminuisce, ma anzi, aggrava il quadro complessivo di una gestione criminale della criminale operazione svolta dalla coalizione dei volenterosi in Iraq.
Per i centri chirurgici in Afghanistan, Iraq, Sierra Leone si ricercano fisioterapisti. Requisiti:– diploma di Terapista della Riabilitazione;– rilevante esperienza ospedaliera (almeno 5 anni) in fisioterapia per pazienti di chirurgia generale e ortopedici;– buona conoscenza dell’inglese;– disposizione ad effettuare attività formativa per lo staff locale;– disponibilità di permanenza all’estero per almeno 6 mesi.
maggiori dettagli sul sito www.emergency.it, nella sezione “attività umanitarie-lavora con noi”.
Gli interessati possono inviare un curriculum dettagliato a: curriculum@emergency.it (specificando nell’oggetto “fisioterapista”) oppure utilizzando l’application form sul sito.
da Fausta Maria Rigo
Non voglio fare demagogia, né tanto meno apologia di reato. E’ vero la pubblicità va pagata alle società preposte e le tasse versate regolarmente allo Stato. Però, però, però, come mai ci propinano gli scandaletti della pubblicità occulta come fossero una tematica interessante? Voglio dire, va bene che la televisione è autoreferenziale e che non sposta le telecamere dal proprio ombelico. Ma scusate, a noi che ci frega se un conduttore fa vedere di sbieco l’etichetta di una salsiccia? Non è qualunquismo il mio. E’ che in verità per me sarebbe una pacchia se la pubblicità fosse occulta, quella manifesta è una gran rottura. Onestamente provo grande simpatia e gratitudine nei confronti di chi prende soldi per pubblicizzare un prodotto che nemmeno noto.A me sembra grave che un signore prenda soldi per pubblicizzare qualcosa su un mezzo senza che quel mezzo sia d’accordo (csf)
da Vincenzo Rocchino, Genova
(*) Con i soldi dello Stato, attacca la senatrice Tina Anselmi, in qualita’ di presidente della Commissione parlamentare d’indagine sulla famigerata loggia in un libro molto discusso. (SEGUE)
da Mirko Morini (http://butirrometro.splinder.it)
Traduco da TIME Europe del 17 maggio 2004, pagina 41:
In un esperimento del 1971 […] lo psicologo di Stanford Philip Zimbardo creò una falsa prigione nel campus e a caso divise gli studenti volontari tra prigionieri e guardie. Quello che doveva essere uno esperimento di due settimane dovette essere interrotto dopo solo 6 giorni perchè le guardie “iniziarono a usare i prigionieri come giocattoli per il loro divertimento”, ricorda Zimbardo. “Loro gli facevano simulare sodomia. Loro spogliavano nudi i prigionieri per molte infrazioni e li mettevano in isolamento per periodi eccessivamente lunghi.”Zimbardo e altri psicologi che hanno studiato torture e sadismo tra guardie carcerarie e soldati credono che la maggior parte degli abusi possono essere ricondotti a dinamiche di gruppo e circostanze più che a individualità. […]In prigione le torture e gli abusi sono garantiti, conclude Zimbardo, se mancano queste tre cose: regole chiare, uno staff ben addestrato e una gestione severa che includa le punizioni per le violazioni. Tutte e tre sembra mancassero ad Abu Ghraib, conclude.
da Vittorio Grondona
Prima di andare ad occupare l’Iraq tutti eravamo a conoscenza delle torture praticate da Sadam Hussein. Basterebbe dare una scorsa ai numerosi filmati presentati dall’imbonitore Bruno Vespa nelle varie puntate di Porta a Porta per rendersi conto della crudezza di certi atti esplicitamente mostrati anche nei minimi particolari. Stessa dovizia di rappresentazione godevano anche le nefandezze compiute dai crudeli Talebani. Eppure, secondo il parere della destra e di alcuni partecipanti di questo Blog, senza democrazia sarebbe stato impossibile venirne a conoscenza. Tutto il mondo è “Paese”, invece! (…)