da Paolo Beretta
Ricci fa un discorso abbastanza fumoso riguardo le presunte responsabilita’ di Togliatti nella prigionia e morte di Gramsci, basandosi principalmente su dicerie di terza mano che su fatti storici. In ogni caso, la sua relazione parla del rapporto tra Gramsci e Togliatti, cosa che centra poco o nulla coi guai giudiziari di questa destra. E’ da notare, comunque, che “la sinistracolpisce il nemico raccogliendo documenti e prove”. Sempre meglio di chi colpiva il nemico col manganello oppure, come oggi, con gli insulti e le menzogne tramite televisioni e giornali.
da Peter Freeman
Caro csf, Berlusconi dovrebbe fare ben altro che chiedere scusa per i dossier sull’Iraq. Ma Macaluso, che sul “Riformista” incensa un giorno si’ e l’altro pure quel bugiardone di Tony Blair, Macaluso a chi chiede scusa?
da Avv. Lina Arena
La magistratura, come i carabinieri, è fedele nei secoli al dettato bolscevico: colpire ripetutamente il nemico e raccogliere documenti e prove. Potranno essere utili. In ogni caso, sono utili per diffondere sospetti e provocare maldicenze. Sono questi i metodi della lotta politica della sinistra comunista. Ho ricavato questa considerazione da un commento dello storico Aldo G.Ricci a proposito del tradimento di Gramsci ad opera di Togliatti.
da Karen Nilson
Non so se fosse peggio, ma ricordo, in ordine crono-illogico:un presidente della Repubblica che svelava i retroscena di Beautiful ma non quelli del caso Moro. Lo stesso presidente che tuonava contro il “giudice ragazzino”, il sempre meno ricordato Rosario Livatino. La svalutazione della lira. Un Ministro degli Esteri che vantava grande amicizia con Siad Barre, dittatore somalo. Lo stesso ministro degli Esteri che arrivava tardi alle riunioni del Parlamento Europeo perché aveva fatto alba in discoteca. I dobloni di Lady Poggiolini e un Ministro della Sanità finito di conseguenza in tribunale, con gran sceneggiatura di malattia grave.Niente di cui consolarsi, comunque.
da Vincenzo Rocchino, Genova
Per quanto di cerchi di riportarmi al ricordo dei governi del passato, non mi riesce di ricordarne uno più incompetente. Quale gioco di questa torrida estate, propongo una piccola indagine tra i lobbisti: chissà se qualcuno tra noi ne ricorda uno più incompetente?
Ho finito di leggere: “Dopo l’11 settembre – Potere e terrore”, di Chomsky, di cui riporto un brano sulla conta dei morti del comunismo: “Se teniamo la contabilità dei crimini, ne risulta un elenco spaventoso; ma il nostro è solo il conteggio dei crimini del nemico […]. I nostri, che potrebbero anche essere peggiori, non rientrano nemmeno nel nostro campo visivo.” Anche l’America ha sulla coscienza un alto numero di morti, ammazzati in nome dell’anticomunismo. E quanto al loro modello di capitalismo, vogliamo parlare di Henron o del coinvolgimento delle aziende petrolifere nell’amministrazione? Il libero mercato è un gioco coi dadi truccati, e basta fare la spesa per rendersene conto. Non sono certo Bertinotti e Diliberto il pericolo.
da Vittorio Grondona
I capitalisti fanno benissimo a fare leggi che li tuteli dalla prigione. S’immagina che casino politico ne risulterebbe se qualcuno di loro, per purissimo issimo issimo caso, venisse riconosciuto colpevole, condannato e messo in prigione per avere “fregato” gli altri allo scopo di fare il fatidico passo da insignificante poveraccio a fantastico capitalista?
di Emanuele Macaluso (per Il Riformista)
Il fascicolo 9520 con riferimento ai processi milanesi per gli affari Imi-Sir e Sme, è diventato famoso, ed è pasteggiato tutti i giorni, mezzibusti Tv. Quel fascicolo fu invocato da Berlusconi nella sua arringa difensiva davanti ai giudici milanesi; e cento volte abbiamo sentito e letto che contiene la prova dell’innocenza di Previti. Ma, se quei documenti sono secretati, come si fa ad affermare, che lì c’è prova che scagionerebbe Previti? Mistero. I Tribunali e la Cassazione hanno considerato legittima la decretazione. Poi sono venuti gli ispettori ministeriali e il Csm: altri contrasti. A questo punto un «Comitato per la giustizia», presieduto da un avvocato di Fi, ha presentato una denuncia contro Boccassini e Colombo. L’atto, a sinistra, è stato giudicato come «inammissibile attacco ai magistrati». Calma. Una cosa sono le leggi ad personam, e l’uso del governo e degli incarichi parlamentari per sottrarsi al giudizio del Tribunale. Altra cosa è l’uso di strumenti, anche cavillosi, consentiti dalla legge, per difendersi e contrattaccare. Su quella denuncia si pronunciarono i magistrati di Brescia che in tante occasioni hanno dimostrato di essere sereni. Può essere un boomerang.
da Gigi Forzese
Oggi dalle parti del Governo se ne segnalano ben due: Vietti e Maroni. Alla fine non succedera’ niente. Nemmeno a Castelli. E Berlusconi che fara’ in questo marasma? Chi difendera’ ? Il suo sottosegretario che gli vuole salvare la faccia come capo della maggioranza o il suo ministro che vuole salvargli il (m)ulo come imputato? Quando si dice il conflitto di interessi…
dall’avvocato Lina Arena
Se si capisce il significato della parola ” comunista” si capiscono le ragioni che stanno alla base della lotta politica di Rifondazione o dei comunisti italici. Non vogliono divorare i bambini: vogliono distruggere la proprietà privata ed il sistema capitalista. Emarginare l’imprenditore attraverso lo strumento subdolo della confisca o dell’esproprio è solo un vero e proprio cavallo di Troia per combattere il capitalismo. Il comunista è il vero nemico del capitalismo e non ha titolo nè poteri per colpire alla radice il profitto, il mercato ed i suoi operatori ivi compreso l’imprenditore che del mercato è una delle fiogure più importanti. Il conflitto si regola come in America: non si sottrae al titolare della proprietà ma si può semmai gestire ad opera di altri esperti capitalisti. I comunisti stiano a governare nelle prigioni, nei lagher e nei bassifondi delle Lubianke. Quello è il loro campo di battaglia.