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da Peter Freeman
Caro Csf, alle 13.46 di ieri il senatore Schifani ha dettato la seguente dichiarazione alle agenzie: “”Non vedo rischi di una crisi politica che travolga il Governo. Quando le fibrillazioni raggiungono il massimo vuol dire che si è alla vigilia di una soluzione”. Tralascio la prima frase, le crisi sono sempre un evento capriccioso dagli esiti imprevedibili. Ma la seconda mi ha attratto, stuzzicato, persino eccitato. Quest’uomo ha il senso dell’eros: fibrillazioni, apice, soluzioni, polluzioni, berlusconi. Mi piace, lo Schifani, con lui la crisi politica diviene un delirio dei sensi.
TAPPETI ROSSI PER I COMPAGNO SCHULZ
I ds toscani invitato il capogruppo socialdemocratico Martin Schulz alla Festa dell’Unità per il 29 luglio. Mossa tipica della politica spettacolo. Dò atto al compagno Schulz di avere attirato con successo il premier in un trabocchetto. Ma non mi è simpatico e non mi piace. Aveva una platea intrenazionale e si è lasciato andare a facili luoghi comuni. Aveva mille motivazioni conm le quali poteva inchiodare Berlusconi e ha usato le peggiori. Onore al compagno Schulz ma adesso basta. Non è il nostro eroe. Se un nostro nemico pesta una merda possiamo anche essere contenti. Ma non innalziamo la merda su un piedistallo.
PUSSA VIA TEDESCHI
Stefano Stefani, sottosegretario leghista al Turismo, insulta quei turisti tedeschi che sarebbe suo compito lusingare. Diamo atto ai leghisti di avere un’animo libero ed anarchico. Ma logica vorrebbe che Stefani se ne andasse. Invece, dopo aver sistemato le piramidi in pianura padana, dichiara che non capisce dove sia il problema. Che cosa ho detto di male? “Se devo chiedere scusa vorrei sapere di che cosa”, ha detto. Qualcuno corra a spiegarglielo, subito. Non vorrei che la moda si diffondesse. Che Tremaglia cominciasse ad insultare gli italiani all’estero. Che la Prestigiacomo insultasse le donne. Che Pisanu insultasse i poliziotti. Che Martino insultasse i soldati. Che Castelli cominciasse ad insultare i giudici. Come? Ho detto una sciocchezza?
GLI INTERESSI DI FRANCO BATTIATO
All’Arena del Sacher Franco Battiato dibatte con Nanni Moretti. A fil di spada dell’ironia e dell’intelligenza. Oddio. Sentiamo Battiato. “Litigare vuol dire sporcare terribilmente il sentimento”. “Porterei la musica più vicina al cosmo”. E poi, eccelso: “Non ho alcun interesse nel raccontare la stroia della coppia miserabile che non arriva a fine mese”. Le coppie miserabili, sentitamente, ringraziano.
UN CUORE PIENO DI CRAUTI
Detto questo la Bild si è esibita in un’ironia di ritorno che fa pari con quella dei rozzi italiani. Scrive la Bild, commettendo lo stesso errore volgare del sottosegreatrio: “Stefani ha spaghetti nel cervello”. E il mandolino dove ce l’ha? Bild, per favore, evitiamo i luoghi comuni. Che cosa direste se noi affermassimo che voi avete la birra nelle vene, i crauti nel cuore e i wurstel nell’anima?
LE LEGGI RAZZIALI, IN FONDO
Su Pasquale Squitieri, come si dice, non ho parole. L’uomo che porta 24 ore su 24 gli occhiali sul cranio inutilmente spazioso e calvo, ha difeso le leggi razziali dicendo: “Se un ebreo era di nazionalità italiana, in fondo, non veniva perseguitato”. E se era francese? Ebbé ma allora se le cercava. In fondo. Se uno è pirla, in fondo, non è colpa sua.
Claudio Rinaldi sull’Espresso
…Berlusconi ha sempre esibito con orgoglio la sua cultura da Bar Sport. Sa di avere conquistato i soldi e il potere sfruttando abilmente l’ignoranza altrui. E certi dettagli di stile, dal doppiopetto al “Mi consenta”, non hanno mai cancellato il suo fondo di ordinaria cafoneria….
da Claudio Casolaro, Napoli
E se invece di intonare tutti ‘sti lamenti, gli automobilisti provassero semplicemente a seguire il codice della strada?
da Fernanda Sarzi
C’è qualcuno che può seriamente spiegarmi perché si devono tenere i fari accesi durante il giorno? Non riesco a trovare alcuna ragione sensata.
Una piccola vecchia signora un giorno si andò alla Banca del Canada portando con se’ una borsa piena di denaro. Insistette che doveva parlare con il presidente della banca per aprire un conto perche’ “E’ un sacco di denaro!”. Dopo un po’ di ripensamenti, gli impiegati la portarono nell’ufficio del presidente (il cliente ha sempre ragione!). Il presidente della banca le chiese quindi quanto voleva versare e lei disse “165.000 dollari” e butto’ la borsa sulla sua scrivania. Il presidente fu chiaramente, curioso di sapere come aveva fatto ad ottenere tutto quel contante, cosi’glielo chiese: “Signora, sono sorpreso di vedere che Lei si porta appresso tutto questo contante. Come ha fatto ad ottenerlo?”. La vecchia signora rispose: “Ho fatto delle scommesse”. Il presidente le chiese ancora: “Scommesse? Che tipo di scommesse?” La vecchia signora rispose: “Per esempio, scommetto 25.000 dollari che le sue palle sono quadrate”. “Ha!” rise il presidente “E’ una scommessa stupida. Lei non potra’ mai vincere una scommessa di questo genere!” La vecchia signora lo sfido’: “Allora, accetta la mia scommessa?” Certo” disse il presidente “Scommetto 25.000 dollari che le mie palle NON sono quadrate!” Allora la vecchia signora disse: “Dato che si tratta di un mucchio di denaro, posso portare con me il mio avvocato domattina alle 10 come testimone?” “Certo!” disse il fiducioso presidente Quella notte, il presidente era veramente nervoso a causa della scommessa e passo’ un sacco di tempodavanti allo specchio a controllare le sue palle, girandosi a destra e a sinistra continuamente. Le controllo’ con attenzione finche’ non fu sicuro che non era assolutamente possibile che le sue palle fossero quadrate e che avrebbe vinto la scommessa.Il mattino dopo alle 10 precise, la vecchia signora fece la sua comparsa con il suo avvocato nell’ufficio del presidente.Presento’ l’avvocato al presidente e ripete’ la scommessa: 25.000 dollari che le palle del presidente sono quadrate!” Il presidente accetto’ di nuovo la scommessa e la vecchia signora gli hiese di abbassare i pantaloni, cosi’ tutti avrebbero potuto vedere. l presidente ccetto’. La vecchia signora scruto’ attentamente le palle e poi gli hiese se poteva toccarle. “Va bene, in fondo 25.000 dollari sono un sacco di soldi, quindi credo he Lei debba essere assolutamente sicura.” n quel momento,egli noto’ che l’avvocato stava silenziosamente battendo la Testa contro il muro. l presidente chiese alla signora: “Che diavolo ha il suo avvocato?” lla disse: “Niente, a parte il fatto che ho scommesso con lui 100.000 dollari che alle 10 di stamattina avrei avuto nelle mie mani le palle el Presidente della Banca del Canada”.
da Susanna Ponzoni
Mi sono letta la diatriba Facci/Travaglio. Il livello raggiunto dalla lite giornalistica è “al malleolo” come si diceva anni fa; minacciare di spaccare la faccia ad uno, scambiarsi reciprocamente epiteti come “cani” mi sembra davvero troppo anche se il tutto è detto benissimo! Mi chiedo: ma Facci, che mi sta sul gozzo, con la sua aria da saccente figlio di mamma ……non potrebbe qualche volta opporre un argomento invece che un’offesa? Quanto a Travaglio, non è che vada tanto per il sottile: ma la sua battuta sui “capelli ossigenati” poteva anche passare, quella sui “cani con i capelli ossigenati” forse meno. Comunque il livello dell’altro non riesce a raggiungerlo: forse perché, anche se a volte è un po’ carogna, resta sostanzialmente una persona civile.
da Vittorio Grondona
Gentile sig. Testa, mi dispiace che se la sia presa. La battuta era solo una provocazione per evidenziare la mia contrarietà all’assurda legge capestro che ci hanno propinato. Di sicuro non ce l’ho con i ciclisti. Peraltro non mi considero nemmeno un pirata della strada, nella mia lunga vita ho preso solo una multa di 5.000 lire per divieto di sosta… E vado anche in bicicletta, con disciplina e buon senso, credo! Ma non sono un santo, semplicemente non mi piace buttare i soldi e tanto meno essere investito da qualche automobilista incosciente.