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da Claudio Urbani
Prendere l’esempio della Danimarca o paesi a nord di noi non è pertinente se non si spiegano le motivazioni che hanno indotto questi ad adottare i fari in pieno giorno: l’alto numero di giornate di cattivo tempo che rendono scarsa la visibilità nelle ore diurne. In Italia è statisticamente provato che le giornate di bel tempo raggiungono il numero variabile di 295-300 l’anno, rendendo assolutamente ridicolo l’uso dei fari. Inoltre è stato provato che l’uso dei fari aumenta il consumo carburante sino al 4% in più, con conseguenze anche sull’inquinameto e sull’aumento dei residui quali le batterie altamente inquinanti, dato il difficile smaltimento. Poi nessuno parla delle luci posteriori accese, che rendono meno evidenti l’accensione degli stop, con una tardiva, ma talvolta fatale reazione alle difficoltà di chi ci precede.Caro Claudio, forse hai ragione tu. Ma usi un linguaccio troppo “affermativo”. E’ statisticamente provato che le giornate di mal tempo… Sei sicuro? E’ provato che l’uso dei fari…Puoi citare la fonte? L’aumento dei residui quali le batterie altamente inquinanti…Chi ti da questa certezza? (csf)
da Andrea Bentivoglio
E’ piacevole constatare come l’Italia si ispiri sempre ai migliori modelli d’Europa per funzionare a dovere. In Grecia, dove risiedo da un anno, il modello della patente a punti vige da anni, e il risultato invidiabile secondo le statistiche è quello di essere fra i paesi europei con la maggiore mortalità percentuale per incidenti automobilistici. Prossime brillanti iniziative del nostro governo l’adozione del modello senegalese per quanto riguarda la politica delle amministrazioni pubbliche e di quello nigeriano per la tutela dei diritti delle donne. Chi non ride è un Kapò nazista
Male. E in 18 hanno cercato di uccidersi. Il racconto di Carlo Bonini per Repubblica
dall’articolo sul matrimonio di Sabrina Ferilli
“Il mondo intero voleva vedere la bella ciociara che dice sì e che spezza un sogno bruno con un seno da favola”. Nuovo.it
Vittorio Emiliani fa le pulci a Clemente Mimun. Paolo Flores D’Arcais coglie in castagna D’Alema e Amato che definiscono “esule” Craxi. Due lettere all’Unità da leggere su Documenti (csf)
da Vittorio Grondona, Bologna
Non solo le luci accese di giorno in Italia sono una grossa idiozia, ma compromettono di fatto il complesso della sicurezza stradale. Chi è di dietro ha l’onere dell’attenzione rispetto a chi lo precede, non viceversa. Se in Danimarca da dieci anni accendono le luci delle auto di giorno, vuol dire che il governo danese ha inserito dieci anni prima di noi la voce “multe per fari spenti nelle ore diurne” nel registro delle entrate facili.
da Alessandro Ceratti
Il TG1 di sabato ha dedicato un servizio piuttosto ampio alla convention internazionale dei progressisti. L’ho notato perché in esso, diversamente dal solito, due leader dell’opposizione (Rutelli e D’Alema) parlavano un po’ più a lungo degli usuali pochi decimi di secondo. Ho notato però anche che le riprese erano particolarmente distorte, i colori totalmente falsati e abbaglianti, l’immagine sgranata e col contrasto sbagliato, il risultato finale era una vaga sensazione di sgradevolezza. Facevano un particolare contrasto con quelle tecnicamente perfette di Umberto Bossi montate nello stesso servizio. Io credo che l’abbiano fatto apposta.
da Franco Barone da Milano
A Cuba “1984” di George Orwell è un libro proibito, è facile capire perchè. Se qualcuno di voi va lì in vacanza, potrebbe comprarne qualche copia prima di partire (meglio se in spagnolo o in inglese) e dimenticarla in albergo prima di partire. Sarebbe un modo concreto di portare solidarietà al popolo cubano: altro che mettersi la maglietta con Che Guevara (che infatti non è proibita a Cuba).
Ottima idea (csf)
da Susanna Pozzoni
Mi permetto di dissentire: Travaglio sembra tranquillo, perché ha un autocontrollo di ferro. Ma da Lerner, in una trasmissione che trattava di giustizia, ha un po’ perso l’aplomb perché l’altro lo punzecchiava non poco, dandogli del giustizialista “bieco”. E qualche volta sbotta, anche per iscritto, come in due (memorabili) lettere di risposta alla giornalista della Stampa Maria Corbi e alla sig. Collicelli di un noto istituo di ricerca. Purtroppo Facci, che è insopportabilmente convinto di interpretare la verità, è l’alter ego di destra di Travaglio: cioè è pane per i suoi denti. Terribilmente volgare, antipatico al massimo, ma avversario di razza e con buona dialettica. Quindi altamente pericoloso, visto che la dialettica si può mettere anche la servizio del… maligno.