Fra qualche settimana arriverà l’estate, la gente si riverserà sugli arenili di tutta Italia e il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint dovrà affrontare di nuovo l’eterno problema: le donne musulmane potranno tuffarsi in acqua e nuotare indossando il bourqa? L’anno scorso, gli ultimi giorni di luglio, fu molto dura. Scrisse: “Chi viene da realtà diverse dalla nostra ha l’obbligo di rispettare le regole e i costumi”. Immagino che le regole fossero quelle che, in Italia, obbligano le donne a spogliarsi il più possibile per non offendere il buon gusto. E per “costumi” penso che la sindaca intendesse dire il bikini, il tangai e il topless.
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C’è una categoria di persone che mi fa impazzire. Sono quei giovanotti che giunti appena appena al di là della pubertà, si trovano a essere osannati dalle folle, con un conto in banca stratosferico. Essendo ancora molto lontani dalla maturità, alcuni di loro sputtanano i milioni guadagnati (parlo di euro, non di vecchie lire) affidandoli a trafficoni che promettono guadagni favolosi e che poi scappano col malloppo. Altri li disperdono in imprese fallimentari. Non pochi si dedicano al gioco d’azzardo che per loro non solo è d’azzardo ma è anche vietato. Quindi giocano, ma di nascosto. Rovinano le loro famiglie ma non lo dicono a nessuno.
L’età del bronzo, poi l’età del ferro, poi l’età della luce. Questa è l’età del falso. Le cose false sono molto più di quelle vere. Le bugie non sono una invenzione moderna. Ci sono sempre state. Dicevano bugie anche gli antichi romani. Ma le fake news sono esplose con l’esplosione dei web, di internet e soprattutto dei social. Ho sempre sostenuto che i social sono la versione digitale del Bar Sport. Dareste mai fiducia ai frequentatori dei Bar Sport?
Avete presente i bugiardini? Sono quei foglietti contenuti nelle scatole dei farmaci sui quali sono stampate le istruzioni per l’uso. Le dosi, le controindicazioni, i rischi, le allergie, insomma tutte quelle cose che dovrebbero aiutarci a guarire e in alternativa impedirci di morire. Voi riuscite a leggerle? Io no. Forse perché sono vecchio e sono, come tutti i vecchi, piuttosto debole di vista. D’altra parte le medicine sono molto spesso destinate ai vecchi quindi le case farmaceutiche dovrebbero prestare attenzione alla “leggibilità” delle istruzioni per l’uso.
A me Sinner è proprio simpatico. E credo che sia simpatico al 99 per cento degli italiani. Con quella parrucca rossa che scompare miracolosamente sotto il berretto quando gioca. Con quel suo sorriso che non lo abbandona mai, neanche quando sarebbe più facile e conveniente piangere. Con quelle sue gambette che non si capisce come facciano a tenerlo in piedi. Con quel suo braccetto e con quel suo pugnetto che sfodera quando gli riesce un punto particolarmente difficile e redditizio. Mi è simpatico perché sento di poter giurare che mai deriderà o insulterà un suo avversario. Che mai protesterà contro l’arbitro. Mai si rivolgerà in maniera sgarbata ai fans del suo avversario.
Mi ero già reso conto che Giorgia Meloni aveva perso l’occasione di passare alla storia. Sarebbe bastato che in un paio di situazioni si fosse comportata diversamente da tutti i premier che l’avevano preceduta. Una per tutte: la gestione della Rai.
Confesso che non conosco la legge elettorale della Sardegna. Né smanio per conoscerla. Ms sono rimasto molto colpito dal fatto che i sardi hanno votato in maggioranza per le liste di centro destra. Quelli di centro destra hanno ottenuto il 49 per cento. Quelli del centro sinistra solo il 42,6%. Insomma i sardi hanno votato a destra. Ma hanno eletto la candidata della sinistra. Noi di sinistra siamo contenti? Boh. Certo saremmo più contenti se le leggi elettorali fossero più chiare e più coerenti. Gli elettori di sinistra votano a sinistra perché vogliono un presidente di sinistra. Gli elettori di destra votano a destra perché vogliono un presidente di destra. Ma allora perché molti elettori di destra votano per le liste di destra ma per il candidato di sinistra? E perché molti elettori di sinistra votano per il candidato di sinistra ma per i partiti di destra? Dicono: per dare un segnale di scontentezza rispetto alla scelta delle candidature. Sarà.
di Giulia Contri
Va pure detto – con i tempi che corrono – che Sinner é venuto fuori così caparbiamente eppur così semplicemente determinato anche a seguito del fatto che i suoi genitori hanno accompagnato la sua libertà (di scelta, di gusti, di campo di vita), cosa che troppi genitori non fanno pensando sia meglio indirizzare i figli sulla strada che ‘loro’ pensano sia adeguata per ‘loro’, disorientandoli e indebolendone così la volontà.
Papa Francesco ha fatto i complimenti a Sinner per la vittoria. Poi ha chiesto la residenza a Montecarlo.
Ma certo che mi piace Sinner. Mi piace da un po’ di tempo. Da prima ancora della Coppa Davis. Mi piace vedere le sue foto da bambino accanto a Djokovic che era già il numero uno. Mi piace il suo sorriso, quelle sue gambette striminzite che ti chiedi come faccia. Mi piace il suo servizio a 200 all’ora. Mi piace che faccia come tutti i suoi colleghi quando prende in mano quelle quattro cinque palline e poi ne scarta una alla volta finché gliene rimangono in mano due, chissà perché proprio quelle due. Mi piace perché non parla male degli altri. Mi piace quando fa quello sguardo incredulo quando si rende contro di aver vinto. Mi piace perché è un italiano della Val Pusteria. Mi piace che sia altoatesino e che parli italiano come me. Mi piace un po’ meno quando penso che è un italiano della Val Pusteria residente a Montecarlo. Ma lo sapete, no, quanto sono belli i campi da tennis del Principato…