da Giorgio Goldoni (29 luglio)
Concordo con Ceratti: brasiliano o italiano, sarebbe successo la stessa cosa. Consiglio ai nostri connazionali che vogliono andare all’estero di farsi un corso accelerato di come comportarsi in una società civile, democratica e rispettosa delle leggi, per evitare conseguenze nefaste, là dove le autorità di polizia sono una cosa seria. Nel nostro imperante regime di anarchia vi immaginate un poliziotto che spara ad un presunto terrorista? Con tutti i guai che la magistratura gli farebbe passare in seguito. Molto meglio girare il capo dall’altra parte. Nei paesi democratici seri la polizia c’è, si vede, funziona, fa rispettare la legge e i cittadini la confrontano con il giusto timore: uno degli sport favoriti, in particolare nel periodo estivo, è la caccia al turista italiano motorizzato. E’ un pollo, e si fa spennare: la caccia comincia al Gottardo e finisce a Capo Nord. A suon di multe pesanti gli viene insegnato che non può superare i limiti di velocità, non può usare gli antinebbia se c’è il chiaro di luna e tante altre cose. A differenza del camionista teutonico, che valicando il Brennero direzione sud può finalmente ubriacarsi al volante, tanto (non) c’è la polizia stradale!
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