da Isabella Guarini
Egregio Sabelli Fioretti, leggo sempre con molto interesse le sue interviste a personaggi famosi che non disdegnamo di raccontare se stessi attraverso le sue capziose domande. Mi piace conoscere la vita quotidiana di coloro che sono riusciti a uscire dalla massa, ovvero dalla palude della gente comune che gli anglosassoni definiscono “ordinary people”. Mi piace rileggere i classici delle biografie, Le Vite dei Grandi di Plutarco o del Vasari, perché mi sembrano più umani. Così penso anche dei contemporanei.
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