da Giorgio Goldoni
C’è in Italia una unica grande azienda industriale con taglio internazionale, che cerca disperatamente di sopravvivere? Diamole addosso. Quando nel 1970 la Fiat aveva un ricco portafoglio di ordini inevasi la Fiom scatenò una ondata feroce di scioperi che permisero ai concorrenti stranieri di entrare sul mercato italiano: prima la Renault , che ha sempre goduto di buona stampa presso i sindacati nostrani. Consiglio ai malconsigliati operai di Melfi (quelli che volevano il pane e il lavoro) di farsi una gita presso gli stabilimenti automobilistici dell’estremo oriente, per vedere come si lavora senza se e senza ma, per conquistare il mercato mondiale dell’auto.
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