“Eravamo poco più che giovanotti quando capitammo nella nuova redazione di Panorama. Più che un settimanale patinato era, allora, un misto fra un giornale di controinformazione, un newsmagazine all’americana e una scuola di giornalismo democratico. Sotto la guida di Lamberto Sechi si formò una generazione di futuri direttori, una ventina o poco meno, sparsi nei più importanti media, da Claudio Rinaldi a Carlo Rossella (compreso il sottoscritto). Tra loro Carlo Rognoni che poi entrò nel Pds e diventò addirittura vicepresidente del Senato. Immaginate quindi il gigantesco conflitto di interesse che sovrasta questa intervista”. Sul sito. (csf)
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