da Vittorio Grondona
Alcune timide riflessioni ad alta voce sui soliloqui del Cavaliere in merito al processo SME. A parte il fatto che nei suoi solitari ed interminabili discorsi non ha minimamente toccato l’oggetto del processo, cioè la presunta corruzione di magistrati, le terribili accuse rivolte a chi con quel processo non ha nulla a che fare, mi hanno fatto lungamente pensare, senza peraltro capirci nulla. A fronte di un’offerta di quasi 500 miliardi per l’acquisto dell’ex azienda alimentare di stato, Bettino Craxi, grande uomo politico di quei tempi, ritenendola non congrua, si rivolge al Cavaliere e lo invita a rilanciare, per il bene della Patria naturalmente, non perchè forse c’era un buon affare da non lasciarsi scappare, come qualche maligno potrebbe sospettare in virtù del famoso detto andreottiano ormai di moda… E il Cavaliere cosa fa? Per il grande amore della Patria che lo ha sempre contraddistinto, rilancia prima con 550 miliardi, poi arriva a 600. Offerte queste che, secondo le affermazioni del premier, sarebbero ancora lontanissime dal valore che alcuni anni dopo l’affare di cui si tratta ha dimostrato: 1200 miliardi o forse più! Perchè non si apre un’inchiesta anche su questo? Così, tanto per capirci finalmente qualcosa!
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