“Belpaese” di Alessandra Longo (Repubblica)
C’è il consigliere che vuol farsi le lenti a contatto di colore azzurro, quello che chiede contributi per la lampada abbronzante. La provocazione di Sandro Donati, sindaco diessino di Mulazzo, tremila abitanti in Lunigiana, ha avuto successo. Per chi non lo sapesse, questa piccola amministrazione, certamente non ricca, anzi, ha votato una delibera, valida a tutti gli effetti di legge, con la quale stanzia tremila euro del magro bilancio del 2004 per finanziare le operazioni di chirurgia plastica dei suoi consiglieri e assessori. Il capitolo di bilancio dal quale sono stati attinti i soldi è quello delle «spese di rappresentanza». «E’ stata una provocazione – spiega il sindaco – un modo per far capire al governo la fatica che fanno i piccoli Comuni a mettere assieme un bilancio che risolva i problemi reali di una comunità». Però ormai i tremila euro sono stanziati, con tanto di timbro e firme sotto. Tanto vale usarli. Pensate che giunta ringiovanita a Mulazzo: tutti lisci, senza rughe, abbronzati, palestrati. Un lifting comunale. Addirittura un lifting bipartisan. Donati assicura che i fondi stanziati con la delibera, denominata «Poveri ma belli», sono a disposizione anche degli avversari politici.
da Gianluca Freda
L’argomento definitivo contro chi non è ancora convinto che in Italia ci sia un regime: ogni dittatore ha sempre avuto bisogno di un titolo pseudo-onorifico creato con cura affinchè il popolo possa riferirsi alla sua persona con la dovuta devozione. Il Duce, Il Führer, il piccolo padre, il Grande Timoniere. Quanti presidenti del consiglio repubblicani ricordate che fossero sistematicamente designati, dalla stampa, dagli organi di informazione e dal lessico comune, con l’appellativo “Il Premier”?
da Claudio Trezzani (http://claudiotrezzani.splinder.it)
Le eccezioni, in democrazia, sono perniciose. Ne contraddicono l’essenza. Ma le provocazioni, se percepite come tali, ne costituiscono linfa. Ecco la provocazione : Biagi e Santoro era sacrosanto tenerli, Voltaire approverebbe.. Ma MTV, no. In Iran è proibito vederla e sentirla. Sono tentato di non disapprovare : un macroscopico esempio di corruzione dei costumi, fomentato dalle major discografiche. Berlusconi, al cospetto, quasi impallidisce. Vogliamo parlarne?
Roma, 30 Gennaio 2004
INFORMAZIONE E DEMOCRAZIA Dal dopoguerra, l’Italia non ha mai vissuto una situazione così grave come questa: è la sua stessa democrazia ad esserne minacciata. Una sola persona è oggi in grado di influenzare direttamente il 95% delle televisioni italiane e tramite esse una grande massa di cittadini.
È una situazione talmente preoccupante da essere regolarmente denunciata da autorevoli istituzioni europee come l’OSCE. Non altrettanto da istituzioni italiane. L’attuale governo, tramite la legge Gasparri, vuole imporre nuove disposizioni in materia di televisione, radio ed editoria. Questo aggrava ulteriormente il quadro con la minaccia di un monopolio su tutti i mezzi di comunicazione di massa.
Tutto ciò avviene senza una seria e incalzante opposizione parlamentare. Mai come oggi l’ informazione è stata così censurata, faziosa, unilaterale. Una colossale mistificazione impedisce a milioni di persone ogni seria reazione critica. In queste condizioni un vero dibattito politico e culturale è reso impossibile.
In queste condizioni i cittadini sono vittime di una martellante propaganda mediatica e non possono affrontare e dibattere problemi vitali della società italiana: la guerra, l’immigrazione, i problemi della mafia, delle dipendenze, del carcere, dell’emarginazione, delle povertà, della scuola, della sanità e del lavoro. Ciò significa che il confronto democratico tra i cittadini, prima ancora che tra i partiti, non può avvenire.
Dobbiamo reagire insieme e positivamente. Una società civile organizzata esiste e può affermare i propri diritti. L’emergenza impone che essa si faccia sentire attraverso tutti i mezzi democratici disponibili, purché siano condivisi, trasparenti, partecipati, plurali, capaci di informare la popolazione in modo tempestivo e professionale. Gli operatori dell’informazione possono rivendicare la propria libertà e la propria dignità personale e professionale, se agiscono in maniera coordinata e costante.
Dobbiamo tutti lavorare insieme per costruire un’alternativa concreta al monopolio informativo e ridare forza alla democrazia del nostro paese.
Giulietto Chiesa, Luigi Ciotti, Gino Strada, Alex Zanotelli
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Per informazioni:
Roberto Alessandrini Segreteria Nazionale Megachip
Megachip c/o Fondazione Lelio Basso Via della Dogana Vecchia,5 – Roma
da Alessandro Ceratti
Ieri sera sono andato ad un incontro a Monza con il giudice Davigo. Lì ho incontrato F. Facci.. Speravo in un po’ di scintille tra i due, il giornalista mi aveva detto di essere piuttosto bellicoso. Invece gli fa Una domandina pseudo-tecnica e Davigo gli risponde probabilmente senza neppure accorgersi che si trattava del suo querelato. Insomma ho incontrato un Facci piuttosto dimesso che però si sfregava le mani perché potrà scrivere sul “Giornale” di sabato le feroci critiche che Davigo ha pronunciato anche contro il governo di centro sinistra. In effetti Davigo è stato più che esplicito, ha detto che il governo d’Alema è stato persino più dannoso per la giustizia di quello di Berlusconi perché ha fatto delle leggi che, diversamente da quelle berlusconiani, non si è potuto disinnescare con l’intepretazione giurisprudenziale. Ha detto che la Bicamerale, se fosse arrivata in porto, avrebbe creato un vulnus ancora più terribile dei provvedimenti incostituzionali di Berlusconi. Il tutto fatto per fini altrettanto “ignobili” [SIC] di quelli berlusconiani. Stranamente queste durissime parole passavano sulla platea ulivista, come gocce d’acqua sulle piume di un’anatra.
da Giorgio Goldoni
Una recente indagine tra gli ebrei francesi ha mostrato che circa un terzo della loro folta comunità pensa di lasciare il paese perchè si sente minacciato. Per gli antisemiti francesi il bersaglio non è il sionismo , ma la comunità ebraica tout-court. Dal 2000 si assiste ad una crescita costante della violenza, che va dalla distruzione di sinagoghe e scuole all’attacco portato a negozi , alle molestie ad individui, in particolare in ambiente scolastico. Alcuni rabbini sono stati attaccati e percossi per la strada. Si sono attaccati a pietrate degli autobus scolastici, e in due casi di omicidio si sospetta che il movente fosse un forte odio antiebraico.
da Paolo Beretta
Ultim’ora ADNKronos del 30/1/2004 – 12:12.“Lo Stato americano della Georgia sta provvedendo a cancellare d’ufficio dai programmi liceali qualsiasi riferimento all’evoluzione darwiniana. Una ‘diceria’ che, secondo la responsabile scuole pubbliche dello stato, la repubblicana Kathy Cox, ‘solleva un sacco di reazioni negative’ quando citata nelle classi. Sara’ proibito anche citare il lavoro di Gregor Mendel sull’ereditarieta’ e lo sviluppo della vita sulla terra, allo scopo di rendere piu’ facile, spiega sempre Cox, ‘il lavoro degli insegnanti in prima linea’”E poi parliamo male dei Talebani.
da Giorgio Guiotto
Beretta spera che il popolo europeo assimili per bene il concetto di Israele=Stato pericoloso, prima che il popolo palestinese venga estinto. Beretta scrive tutto ciò il giorno seguente alla mattanza di 11 cittadini, bambini compresi, israeliani. Si, speriamo che la popolazione europea assimili bene il concetto prima che, oltre ai poveri palestinesi, vengano estinti anche gli ebrei… checchè ne pensi Beretta.