da Dan Galvano, Basilea
Tramite Mantellini leggo che chiude Nannucci, il negozio di musica piu’ antico d’Italia. Che tristezza. Grazie a loro ho scoperto i dischi che hanno segnato i miei primi approcci al jazz (Charles Mingus, Miles Davis, John Coltrane, Dave Brubeck, Charlie Haden). Ricordo l’attesa prima che arrivasse il nuovo catalogo che poi girava tra i soliti 3-4 amici per ordinare dischi insieme e risparmiare sulla spedizione. Il mio amore per la musica passa anche per Nannucci. Addio.
da Gianni Guasto
Propongo l’istituzione di ronde che vadano in giro a controllare quello che fanno le ronde.
da Alessandro Ceratti
Cara Carla, hai una ragione sacrosanta. Forse il PD non dovrebbe proprio essere l’erede diretto del PCI di Berlinguer ma quasi. Il punto però è che i “cattolici devoti” non hanno nessuna colpa. Sono quei pazzi dei dirigenti degli ex-DS che hanno pensato di fare un partito in cui c’è la Binetti e giustamente un elettore laico e di sinistra fa fatica a riconoscersi. Va da sé che poi gli elettori si allontanano.
da Isabella Guarini, Napoli
Caro CSF, vedendo le immagini televisive di Franceschini che giura nella piazza di Ferrara su una vecchia copia della Costituzione conservata da suo padre partigiano, ho pensato a una fiction del dopo guerra. Invece, è la realtà, per cui non posso non preoccuparmi del fatto che un segretario di partito giuri sulla Costituzione come se si trattasse del Presidente della Repubblica. Un transfert di presunzione o che?
da Biagio Coppola, golfo di Napoli
Obama, che non è comunista, ha annunciato che tasserà i redditi superiori ai 250 mila dollari elevando l’aliquota, per costoro, dal 33 al 36 per cento! Se ricordo bene quando la sinistra radicale propose la stessa cosa nell’ultimo compianto governo Prodi gli diedero addosso prima i compagni di brigata! Allora, a questo punto, ci meritiamo davvero il governo del premier a piede libero che sta abolendo i sindacati e che ci farà ritornare al nucleare!
da Vittorio Grondona – Bologna
Oggi mi telefona uno dei miei figli e con ironia mi dice: ho letto su internet che CSF ti ha sgridato… Dice che scrivi delle banalità… E’ vero gli ho risposto… Avere manifestato anzi tempo che Mediaset stava portandosi via gratis il Festival di Sanremo è stata sicuramente una banalità in questo periodo di crisi dove sarebbe meglio occuparsi d’altro, giornalisti e marchingegni politici permettendo. Benvenga sanremo allora per distogliere la gente dai problemi… Il bello è che alcuni giorni dopo dalla mia (ritenuta) stupida considerazione, numerosi giornalisti, sicuramente molto meno banali di me, in notevole ritardo rispetto ai tempi normali richiesti da un’informazione utile, hanno timidamente manifestato in formato multipagina l’identica mia impressione. Ora, come dovevasi immaginare per tempo dagli addetti ai lavori, il programma “Amici” della signora De Filippi su canale 5 ne sfrutta l’immensa popolarità ricavandone introiti ricchissimi derivanti dai televoti ad un euro ciascuno, dagli immancabili spot pubblicitari e dall’immagine straordinaria nei confronti del pubblico giovanile di aspiranti cantanti, unici sicuri attivissimi movimentatori del mercato musicale.
da Carla Bergamo
In quale Italia vive il Sig. Righetti? Io sono cresciuta (in Friuli) in mezzo a gente che lavorava come muli, in fabbrica, nei campi, molti all’estero e tornava per le ferie a lavorare per costruire la sua casa. Qualche bestemmia qua e là. Non sopporto più di leggere e ascoltare luoghi comuni sull’Italia come se l’intera penisola fosse un’allegra accozzaglia di ballerini di tarantella, indolenti, caciaroni e cialtroni. Non se ne può più. E se il 51 percento continua a votare per il cavaliere e la sua corte, c’è sempre un 49 percento che soffre ormai in silenzio (e lavorando).
da Claudio Urbani, Roma
La Lega, con un colpo di mano, non ha fatto inserire il referendum sull’attuale legge elettorale nell’election day, ma l’ha spostata di una settimana. L’intenzione è chira, non far raggiungere il quorum che sarebbe stato assicurato se fosse nello stesso giorno delle elezione amministrative e d europee. Costo per i contribuenti: circa 400 ml di €.http://www.corriere.it/politica/09_febbraio_25/referendum_stella_12716f0a-0307-11de-a752-00144f02aabc.shtml
di Stefano Benni – Il Manifesto (da Paola Bensi)
Un po’ per chiudere gli occhi su altri disastri, un po’ perché la paura è l’unico collante politico del paese, in Italia è nato un irrefrenabile bisogno di volontari dell’ordine.È un’esigenza comprensibile e brillante ma non deve essere privilegio di pochi. Nel senso che chiunque provi paura nel confronto di altre comunità, gruppi etnici, civiltà aliene, dirimpettai e condomini ostili, ha il diritto di formare la sua ronda, che chiameremo Rog, ronda governativa.Personalmente, però, io ho paura di questo leader paranoico, depresso e aggressivo, e di coloro che sono contagiati dalla sua paranoia e aggressività.Vivendo in stato di emergenza, non mi chiedo se siano la maggioranza o la minoranza dei suoi elettori, come nessuno si chiede più se i delinquenti siano la maggioranza dei romeni, dei meridionali o dei fruttivendoli pakistani.Con un gruppo di amici istituirò quindi da stasera le Rab, ronde antiberlusconi, che passeggeranno per la città impendendo ai silviodipendenti di ripetere i reati del loro capo, anche per proteggerli da se stessi, non godendo essi di immunità parlamentare, prescrizioni o leggi ad personam.Ovviamente prevedo che la creazione delle Rab non piacerà al paranoico e ai suoi fedeli, che vedranno nella Rab la continuazione dello stalinismo, della lotta armata, delle guardie rosse, dei marxisti-eutanasisti e di altri pericoli per la democrazia. Sarà per loro naturale e legale creare le Rarab, ronde anti-ronde-rab, che pattuglieranno il territorio impedendo alle Rab di compiere eccessi contro i poveri berlusconiani, singoli o uniti in Rog.A questo punto nel Pd non potranno stare con le mani in mano. Essi avranno paura sia della possibile squadrismo delle Rog e delle Rarab che dell’estremismo infantile e vetero-populista delle Rab. Essendo in crisi e avendo bisogno di recuperare la fiducia dei cittadini, essi formeranno una capillare rete di Res, ronde equidistanti e solidali, che dovranno impedire gli eccessi delle Rog, delle Rab e delle Rarab.Ma la Lega non si fiderà certo di una situazione in cui le Rog e le Rarab fronteggiano in pari numero le Rab e le Res. Dovrà quindi mobilitare i suoi iscritti formando le Rov, ronde verdi, le Rap, ronde padane e le Rair, ronde anti inciucio tra ronde avversarie. Solo la Lega, infatti può garantire una vera ronda genuina e non centralista.Ma le Rov e le Rap rischiano di dare un immagine troppo rozza del paese, magari esibendo ineleganti randelli e minacciose uniformi. Quindi ecco Casini formare le Rnap, Ronde Nervi a Posto, formate da cittadini eleganti e pronti all’evangelizzazione e alla catechesi più che alle legnate. E sicuramente uomini di grande sensibilità estetica e sociale come Valentino e Armani creeranno le Rav, ronde anti volgarità, formate da modelli e modelle che sfileranno in ondeggianti terzetti, esportando lo stile della moda italiana e non solo torvo militarismo.A questo punto la rondizzazione dilagherà, ed ecco spuntare le Raf, ronde antifarabutti di Mastella, che passeggeranno zig-zagando sulle strade da destra e sinistra, e le Rarf di Brunetta, ronde anti-ronde-fannullone, che dovranno vigilare che le ronde succitate passeggino veramente giorno e notte e non stiano in casa a oziareAbbiamo già davanti agli occhi un paese dove metà della popolazione è formata da semplici cittadini e l’altra metà da ronde che controllano i cittadini, le altre ronde e le ronde controllanti cittadini e ronde.Su questo lo zoccolo duro della sinistra non dovrebbe latitare. Mi auguro quindi che nascano le Rml, ronde marcianti-leniniste, le Rsc, ronde sinistra critica, le Rrc, ronde rifondazione comunista e le Rclrc, ronde di controllo della linea politica delle ronde comuniste. Mi auguro un fertile fiorire di ronde rosse, anche perché dall’altra parte avremo le Rst, ronde storaciane, le ronde segrete Rp2, (che passeggeranno solo nelle catacombe) e ovviamente le Rah, ronde amici di Hitler, evento per cui l’Italia è già matura.Meno pericolose ma necessarie le Rpc, ronde proprietari cani che dovranno unire i loro cani in triplice muta, per difenderli dai rottweiler delle ronde, e le fondamentali Rrr, ronde regola-ronde, atte a dirigere il traffico intensissimo delle ronde, gli orari di passeggio e soprattutto eventuali diverbi per precedenze, stazionamenti e transito delle migliaia di rondisti rondanti.Su tutto questo dovranno ovviamente vigilare le Rcvr, cioè le ronde della commissione vigilanza sulla ronde, che dovranno constatare le par condicio del passeggio, e soprattutto le Rair, ronde per l’adempimento imposte sulle ronde, le quali ronde dovranno avere tutte regolare licenza, nonché pagare una tassa sul pattugliamento e forse un tributo, detto baton-tax di cinquanta euro a manganellata (ma su questo la maggioranza è divisa ).Alla fine di questo necessario processo di democratizzazione, calcoliamo che in ogni città passeggerà, in formazione di ronda, picchetto o drappello, il novanta per cento della popolazione italiana maschia adulta, più diverse ronde femminili e ronde di bambini divise in ronde juniores, allievi e pulcini.Sarà quindi raro, anzi pericoloso e sospetto, vedere gente che cammina da sola, coppiette che si baciano, vecchi pensionati isolati, gruppi di giapponesi non divisi per tre. Senza contare che i camorristi e mafiosi più astuti adotteranno subito lo stile ronda, formando eleganti manipoli e distribuendo avvertimenti, sorrisi e droga.Ci aspetta quindi un destino inevitabile: o ci rondiamo, o non usciamo più di casa.Ma esiste ancora, spero, una minoranza di persone convinte che l’Italia sia un paese pieno di malessere, ma non (come i suoi leader sognano) una sceneggiatura western, o il luna-park di Rambo o un talk-show .Cittadini che si chiedono, ad esempio, perché stanno pagando le tasse per la polizia e i carabinieri. E soprattutto credono ancora che si possa passeggiare per strada e vivere senza militarizzarsi, aiutando chi è in difficoltà e prendendo posizione contro i pettoruti e i prepotenti.Ahimè costoro sono sempre meno e per loro è pronta la Rar, ronda arruolatori nelle ronde.Se questi cittadini e lettori sono davvero interessati a vivere senza considerare ognuno un nemico, sono pregati di mettersi in contatto con la sede della Rqsr, ronda di quelli senza ronda, che li unirà in triplici drappelli . Le spese di manutenzione delle armi e il lavaggio della divisa sono a carico del contribuente.
DARIA BIGNARDI: E’ NATA UNA SCRITTRICE?Un paio di mesi prima del ritorno in televisione, con l’«Era Glaciale», per Rai2, Daria Bignardi, l’intervistatrice migliore che si aggiri nei meandri dell’informazione tv, sorprende tutti con un libro, «Non vi lascerò orfani», storia del suo rapporto con la mamma morta un anno fa. Libro sofferto, quasi una confessione, che potrebbe far pensare al solito volume strappato alla star di turno. E invece arrivano le recensioni, tutte entusiastiche. Goffredo Fofi, critico solitamente insofferente, dice: «E’ nata una scrittrice». Non resta che andare da Daria. Ma siccome non sono un critico, né buono né cattivo, parto dall’attualità. Sarà una chiacchierata tesa, vedrete, per nulla tranquilla, tra due amici che si stimano. Ma entrambi presuntuosi e scostanti. «Il conflitto nutre», sostiene Daria. Non vorrei ingrassare troppo. SEGUE