da Corrado Vigo
Caro Claudio, io ti aspetto qui, alla base del nostro meraviglioso vulcano: l’Etna. La nostra vera mamma.
da Isabella Guarini, Napoli
Caro CSF, ovunque lo sguardo giro immenso CSF ti vedo. Insomma non si fa in tempo a sintonizzarsi sulla mezzanotte di Rai2 che già CSF è volato su altre vette. Le immagini di Ceratti invitano a un duello paesaggistico: il mio Vesevus non è da meno.
da Mario Strada
Non era una battuta (pero’ e’ venuta bene…). A cosa vi servono i tappi per le orecchie in montagna?PS: Non so neanche cosa siano gli “stunden”. Ma non lo chiedero’ mai.
da Santi Urso
Agli 11 punti indicati, relativi alla faticosa escursione (peraltro ben illustrata dalla democratica fotografia e dall’aristocratico pennello di CD Friedrich), mi consenta, sulla falsariga del celebre questionario di Oscar Wilde sugli sport, di chiederLe: ma chi ve lo fa fare? Oltretutto, gli stessi gentili corrispondenti indicano una suggestiva alternativa: la visione, in comoda poltrona, dei film di Paul Newman. Mi consenta di caldeggiare Hombre, L’inferno di cristallo, i film conil detective Harper, Nick Manofredda, Quintet, Exodus, Colpo secco, Mister Hula Hoop, Il verdetto (fatti salvi naturalmente i classicissimi, che già girano nelle reti)
da Mina Welby, Roma
Con grande vergogna ti devo dire, caro Claudio, che il Hoehenweg non l’ho mai fatto. Di questi tempi lì è già freschetto e spesso piovoso. Vi auguro di avere tempo bello. Se vi azzoppate trovate sicuramente dove riposare e al peggio c’è l’ospedale di Merano, meglio visto da fuori che da dentro.
UNA MOSCA NUOVA
Dedicata a Sarkozy e Carlà (csf)
A cosa servono i tappi per le orecchie?
Per quanto caldamente invitato a partecipare penso proprio che purtroppo non avrò modo di aggregarmi visto che contemporaneamente avevo in progetto un altro giro in montagna. In allegato le immagini dei luoghi che visiterò nei prossimi giorni.
Chi siamo noi per ricordare Paul Newman?Dei semplici spettatori, ma spesso con il cuore molto più grande di molti critici con nomi altisonanti.La prima volta che vidi in un film Paul Newman fu tanti anni fa, da ragazzino, quando quell’adorabile di mio padre mi portò al cinema (quelli di un tempo) a vedere il mitico film “LA STANGATA”.Ricordo ancora la colonna sonora, e spero che in questi giorni in sua memoria ed in suo onore ripropongano quel film.
da Pino Granata -Los Angeles
Sono d’accordo con Guasto e voglio il Musichiere di Mario Riva . Su Gronchi sorvolerei. Oddio non eravamo ricchi negli anni 50 ma la societa’ era piu’ sana, c’era meno inquinamento, meno tensione e, soprattutto la droga non si sapeva cosa fosse. Il razzismo c’era ma era all’acqua di rose e le vittime eravamo noi terroni.Berlusconi era ancora un ragazo e non faceva troppi danni. Nostalgia? Si e no. Forse…