da Ivan Bianco, Vicenza
I gay sono rockil papa è rockZapatero è lentoCelentano è…tonto
da Marco Ferialdi, Padova
Posso andarmene contento. Prima di morire sono riuscito a vedere il segretario politico di un partito italiano di area governativa, l’ineffabile Boselli, ammettere che si può ridiscutere il dispendioso Concordato tra Stato italiano e Chiesa cattolica apostolica romana, mettendo in luce così che la questione non riguarda solo qualche frangia di esagitati. Asciugati i lucciconi per la commozione, mi è scappato pure un sogno: il “virus” che si espande in tutti gli schieramenti e, alla faccia degli immuni Buttiglione e Mastella, i nostri figli che vivono in un Paese un po’ più normale.
da Isabella Guarini
Caro CSF, ho inviato una lettera di consenso al Sindaco di Bologna per le sue iniziative a difesa della legalità e sicurezza dei cittadini. Vivendo a Napoli ho imparato che bisogna essere coerenti con il concetto di legalità. Ma la sinistra pecca in coerenza e ora attacca Cofferati definendolo un questurino. Persino Asor Rosa che sperava di essere il deus ex machina di un utopico nuovo partito di sinistra con a capo Cofferati, ora rilascia interviste contro la linea del sindaco, definendola spregevolmente moderata. Ma l’accademico, chiuso nella sua fortezza teorica, non sa quanto sia difficile la convivenza nelle città in cui prevale il lassismo e la falsa solidarietà di chi non agisce per non avere fastidi e critiche.
da Virgilio Mancini
Sono d’accordo con il Signor Granata quando dice che purtroppo anche la sinistra non è immune dall’antisemitismo ( ma essere filopalestinesi non comporta affatto l’essere antigiudei, questo va sempre ribadito ), però a mio avviso la sua analisi è monca. Infatti, ultimamente, ho avuto modo di notare come a sinistra siano presenti anche molti pregiudizi razziali nei confronti dell’Islam, soprattutto all’interno della cosiddetta area ‘riformista’ ( la parte più filoisraeliana e filoamericana per intenderci ). Personalmente credo che quando ci si indigna, in maniera sacrosanta, di fronte ad un forma di razzismo, si deve fare la stessa cosa con tutte le altre forme. Non nascondiamoci il fatto che attualmente il bersaglio preferito dai razzisti non sono più gli ebrei, bensì i musulmani e più in generale gli immigrati.
da Pier Franco Schiavone, Milano
Oh, ma la polemica la vanno a cercare anche dove non c’è motivo. La signora Borsellino si chiama Rita ed é sorella del giudice Borsellino. Era fondamentale scriverne il nome di battesimo? Boh! Si vede che a Lorenzo (Lorenzuccio, Lorenzino, Lorenzaccio, Lorenzone, Lori, spero di averli messi tutti) le cose devono essere spiegate a puntino.La signora Borsellino è importante per la Sicilia proprio perchè è la prova vivente che della mafia si può non aver paura e, proprio perchè è la sorella del povero giudice, a me fa piacere che si candidi, sarà una candidatura ad alto valore simbolico, lo capisci Lorenzo? Ti dirò sarei stato felice anche se si fosse candidata per il centrodestra, guarda un pò!. Infine, ..zzo c’entra il reality show?
da Gianluca Freda
Vede Granata, prima delle elezioni, più che una “resa dei conti”, sarebbe opportuno un programma politico. Noi di Rifondazione ce l’abbiamo. Se il centrosinistra vuole che i comunisti facciano parte della coalizione (non lo ordina mica il dottore) le condizioni sono quelle di sempre: vogliamo per gli immigrati accoglienza senza se e senza ma e parità di diritti, non i gulag della Turco-Napolitano; vogliamo posti di lavoro stabili e sicuri, non il precariato introdotto dall’Ulivo; vogliamo per gli studenti e i docenti un’Università che offra prospettive di insegnamento e istruzione, non l’ignobile riforma Berlinguer e i manganelli di Cofferati; vogliamo che le tasse le paghi chi vive di rendite finanziarie, non gli operai; eccetera eccetera. Se queste cose non saranno fatte, nonostante rappresentino le condizioni minime di una nostra partecipazione al governo, non pugnaleremo, non tradiremo e non ricatteremo nessuno, semplicemente usciremo da un governo che non rispetta i patti e con il quale non abbiamo niente a che spartire. (…)
dall’avv. Lina Arena
La polemica su Cofferati è penosa e meriterebbe una risposta adeguata. Il comunismo non lo introduce Cofferati o Bertinotti. Essere comunisti significa abbattere il capitalismo ed introdurre rapporti di produzione diversi. Perché allora dare l’esempio introducendo il comunismo a casetta propria? Perché non chiedete a Sabelli Fioretti di mettere a disposizione la sua casetta a mare per ospitare gli immigrati? Perché non svuotate i vostri castelli per fare largo ai poveri? Fate come S.Francesco ed il popolo vi seguirà. Se non vi soddisfa pane e cicoria dovete optare per un altro sistema economico.
da Vincenzo Rocchino, Genova
Le precisazioni di Freda sono prive delle premesse perché allo sfascio si arrivasse, come poi è successo. Ritengo esauriente la risposta di Ceratti che mi ha preceduto. Prendo atto che Freda si sta incartando da solo. Bene, sappiamo da chi dobbiamo guardarci le spalle; al rivoluzionario in cashmire, neppure il 16 ultimo scorso ha insegnato qualcosa… eppure avrebbe dovuto, data la sua certezza di potere ridimensionare il professore. L’importante per lui è remare sempre. Contro naturalmente.
da Gigi Nocera
“Non c’è dubbio che una delle esigenze fondamentali dei cittadini è la sicurezza. Sicurezza vuol dire che i delinquenti vengono puniti, che chi viola i doveri trova la sua giusta sanzione. In una qualsiasi società, e dunque anche in una società democratica la funzione fondamentale del diritto è quella di stabilire le regole dell’uso della forza. Le regole dell’uso della forza vuol dire: chi deve esercitare l’uso della forza (non chiunque); come (con un giudizio regolato); quando (non in un qualsiasi momento); quanto (non puoi punire un furtarello nello stesso modo in cui punisci un omicidio). In uno Stato di diritto una delle grandi funzioni dlla legge è quella di stabilire come deve essere usato il monopolio della forza legittima che lo Stato detiene. In una società dispotica non c’è nessuna regola; il principe può punire senza misura e senza limiti. Il suo potere di punire è arbitrario. E’ essenziale che la società democratica sappia punire secondo giustizia per impedire che cresca l’esigenza del farsi giusizia da soli o di affidare la giustizia ad agenzie private, o a qualche “redentore”. ” Norberto Bobbio (da la Repubblica del 28/10/2005)
“Che cosa è l’apotropaicità? «È quando si compie una sorta di streganza esorcizzante». Ah beh, volevo ben dire. «Io mi diverto a giocare con le parole». Grasso ha scritto che tu parli un linguaggio coltamente maccheronico. «Sì, è vero. Mi piace parlare semplice, usare il vernacolo, ma è ancor più divertente quando c’è il contrasto con parole complesse. Esempio: “Namo affà ’n rito apotropaico”. Quando leggo un libro e vedo una parola un po’ particolare la sottolineo e la memorizzo». Mica parole qualsiasi. Esoscheletro… saprofita… «Varieganza. Ex abrupto. Polimorfo». Paolo Bonolis, 44 anni, ha monopolizzato polemiche e gossip dell’ultima stagione televisiva: Antonio Ricci che lo accusava di taroccare la sua trasmissione, la risposta violenta in diretta («Vergognati!»), il trionfo di Sanremo, l’abbandono della Rai per Mediaset a suon di milioni di euro…Ex abrupto: il tuo litigio con Ricci era falso?”. Continua sul sito. (csf)