da Alessandro Ceratti
Caro Grondona, io sono così pazzo per la scienza che non ho provo affatto quella paura che molti hanno nei confronti degli “scienziati pazzi”. Anch’io sono convinto che tutto ciò che la scienza consente di fare, l’uomo lo farà. Ma non perché sia giusto e bene, semplicemente perché la razza umana è fatta così. E tanti anni fa il suo capostipite ha mangiato il frutto dell’albero della conoscenza. Per cui si avranno figli in quel modo totalmente innaturale che ricordavo, ci saranno cloni umani, e, dopo qualche periodo di resistenza, uomini OGM appositamente progettati per resistere ai viaggi spaziali o alle alte temperature (o con tre braccia, se dovesse essere utile). La cosa non mi sconvolge, con tutte le cose orribili che accadono già ora sulla terra, non mi inquieto più di tanto di fronte a queste prospettive. Se però vogliamo far entrare in campo la morale, allora dobbiamo riconoscere che sarebbe un atteggiamento più equilibrato e maturo per tante coppie, rinunciare agli ultimi ritrovati medici, e vivere serenamente la loro sterilità.
da Luca Di Ciaccio
Caro Claudio, quest’uomo è troppo fortunato. Nel giro di due giorni: si è rifatto una verginità da Uomo di Stato, ha offerto gelato e champagne in un bar di piazza Navona subito dopo essere tornato dall’aereporto di Ciampino, ha ricompattato quella piccola ala scrupolosa della sua maggioranza che esitava ancora di fronte allo sfascio della Costituzione, l’Ulivo se la canta e se la suona da solo, ha compiuto 68 anni, gli è nato un nipotino con il suo stesso nome. Forse, gli stanno pure riscrescendo i capelli, dopo il trattamento di questa estate.Se c’è un po’ di giustizia a questo mondo, stasera il Milan deve perdere.
da Pier Franco Schiavone, Millano
È proprio vero, Ceratti è cinico e, sull’argomento, anche confuso, inoltre mi ha veramente indignato. Se per una malattia, e la sterilità è una malattia, non vi fosse possibilità di cura, allora hai voglia a fare, tanto non guarisci. Se invece ci rendessimo conto una volta per tutte che la sterilità è una malattia spesso curabile, allora ben vengano tutti i procedimenti artificiali di cui la scienza è capace, purché si sconfigga la malattia e il bebé nasca. Che cosa c’entra la bambina inglese è un mistero. Insomma, come far intendere a chi non ha questa maledetta malattia, di farsi gli stracazzi propri e non interferire sulla vita altrui? E non si venga a dire per favore che pagando l’assistenza sanitaria, avremmo tutti diritto a interloquire, perché i malati, tutti, potrebbero anche incazzarsi.
da Bruno Stucchi, Cuggiono (MI)
La convenzione in oggetto e’ vecchia di anni, prima ancora che Berlusconi diventasse presidente del consiglio.. Ma in che mondo vivete? Basta cosi’ poco per informarsi.
da Peter Freeman
Caro Csf, Pari e Torretta son libere ed io ne sono immensamente felice. Oggi non guardero’ i giornali perche’ penso che sia uno di quei giorni in cui, tra melassa e luoghi comuni, la stampa da’ il peggio di se’. Oppure faro’ una feroce selezione (titoli, firma, ecc.). Tuttavia vorrei, a liberazione avvenuta, fare alcune considerazioni, non sulla vicenda ma sul trattamento mediatico. Alludo al termine “Le due Simone”, coniato non so dove e da chi (un titolista? un caporedattore? un direttore? un politico? un creativo? Klaus Davi?) ma adottato un po’ ovunque ed entrato a far parte della vulgata. Posso dirlo? “Le due Simone” e’ una cagata pazzesca. Perche’ “simone” non e’ il plurale di Simona ma semmai il maschile. E infatti i nomi propri di persona non hanno il plurale. Nessuno dice “i Claudi” o “i Mari” o “i Giorgi” o “le Paole”. Qualche eccezione c’e’: le Marie (le 3 Marie, discreto panettone) ma trattasi appunto di eccezione, certo discutibile. E’ vero, io sono un rompicoglioni, e le cagate giornalistiche per me restano innanzitutto cagate. Pero’ sono disposto a fare un passo indietro, accettando “le Simone”. Ad una condizione: che quando il popolino, sua sponte e con autentico spirito creativo, declina Euro (singolare) in Euri (plurale: “Quanto le devo? Tre euri, grazie”), non salti su il giornalistino economico di turno o lo snob bocconiano per puntualizzare. Euri e’ “pop”, dunque fantastico; “le due simone” al massimo e’ un refuso.P.S. Se KD ha smentito potrei anche riconsiderare la rubrica.
da Valerio Manuguerra
Ieri sera abbiamo assistito al trionfo del nuovo bomber della nazionale italiana Maurizio Scelli, che è riuscito (dalla panchina) a fare gol, a liberare gli ostaggi e a pagare il conto dell’agriturismo, con grande giubilo del ct laccato e del presidente liftato, accorsi sorridenti ad abbracciare la squadra al suo ritorno a Ciampino. Purtroppo si sono perse le tracce di un altro connazionale visto nei giorni scorsi vagabondare tra i centri commerciali del Dubai: a chi lo fermava, rispondeva meccanicamente “sono il ministro degli esteri italiano, il ricatto del terrorismo non può condizionarci”.
da Filippo Petella, Roma
Scelli, fonte corriere.it, dice di aver gia trovato sul posto un operatore televisivo dell’ emittente qatariota Al Jazira che, con una piccola telecamera, ha ripreso la consegna e un quarto d’ora dopo il filmato era già in onda. Ieri notte radio uno ha intervistato il direttore del giornale kuwaitiano che ha sempre smentito i messaggi riguardanti la decapitazione delle ragazze… Tutti ben informati, direi. Ma in mano a chi stiamo ?
da Vittorio Grondona
I consigli moderati sono i migliori consigli. Invitano alla prudenza ed alla riflessione. Sono indubbiamente più opportuni di quelli interessati di parte e quindi particolarmente positivi per il bene concreto di una società. Sfortunatamente nel nostro Paese scarseggiano i veri consiglieri moderati: ormai sono tutti diventati consiglieri a pagamento e per questo veramente inutili e pericolosi. Caro Peter Freeman, questa è la mia convinzione.
da Giorgio Guiotto
Libere. Sono felice, non ho altro da aggiungere. Anzi si. Freda, con il blogghista arabo parli a titolo personale, grazie.
Al termine della sua filippica contro Klaus Davi, Peter Freeman aggiusta meglio la mira accorgendosi che il bersaglio significativo è invece Fassino. E allora io sottopongo questo quesito decisamente fuori tempo: per chi voterà Freeman alle prossime elezioni? Se non sbaglio aveva detto che avrebbe votato per la Lista Di Pietro-Occhetto e credo che lo abbia fatto. Ma dopo gli straordinari insuccessi di quel partito forse tanti hanno perso la voglia persino di prenderlo in considerazione (Anche a me tutto sommato un po’ è scappata). E allora che cosa si fa, Freeman? Si vota DS con i suoi bei KD come consulenti? Mi vien da dire che magari se Di Pietro, pochi anni fa l’uomo più popolare d’Italia e oggi al 2%, si fosse fatto consigliare un po’ di più da gente come KD forse ora starebbe elettoralmente meglio. Ma forse è proprio per questo che le elezioni le vince Berlusconi e il mondo sta andando a rotoli.